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Previdenza professionale: 2° pilastro
A chi svolge più attività lavorative si applicano norme speciali per la previdenza del 2° pilastro. Ecco a cosa bisogna prestare attenzione.
Contenuto:
Il lavoro a tempo parziale è sempre più diffuso tra la popolazione svizzera. Nel 1990 la quota era del 25 percento, nel 2023 del 38 percento. Il lavoro a tempo parziale è spesso preferito dalle donne per conciliare professione e vita familiare. Nel 2023, il 72 percento di tutte le persone occupate a tempo parziale in Svizzera erano donne. Tuttavia, lavorare a tempo parziale non significa sempre essere occupati meno ore. Molte persone dividono le ore di un’occupazione a tempo pieno tra più lavori.
Il lavoro a tempo parziale spesso causa la cosiddetta lacuna previdenziale, in quanto il salario è relativamente basso. Questo può accadere soprattutto nel 2° pilastro perché i contributi versati nella cassa pensione sono pochi o inesistenti. Infatti, si è assicurati obbligatoriamente e tenuti a pagare i contributi solo se il proprio reddito annuo da lavoro supera i 22 680 franchi (nel 2025). Per tutti gli importi inferiori, dipende dall’offerta o meno di una prestazione sovraobbligatoria da parte del datore di lavoro. Se avete diversi piccoli carichi di lavoro che superano questo importo, potete scegliere di stipulare un’assicurazione. Se non lo fate, ciò si rifletterà sulla vostra pensione futura.
Avere un’occupazione a tempo parziale presso diversi datori di lavoro significa inevitabilmente rimanere indietro dal punto di vista finanziario? Non necessariamente. Esistono infatti numerose norme che consentono di versare nel 2° pilastro anche se si lavora a tempo parziale.
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Avete due rapporti di lavoro e guadagnate complessivamente più del minimo LPP di 22 680 franchi all’anno? In questo caso, non siete assicurati obbligatoriamente, poiché viene preso come parametro di riferimento solo il salario di un singolo datore di lavoro. A questo punto avete a disposizione due opzioni che vi consentono di ottenere la previdenza attraverso la cassa pensione.
In primo luogo, è possibile stipulare un’assicurazione volontaria presso la Fondazione istituto collettore LPP. Questa organizzazione è supervisionata dal Governo federale (Ufficio federale delle assicurazioni sociali) e ha il compito di integrare il 2° pilastro in modo significativo.
In alternativa, in accordo con i vostri datori di lavoro, potete assicurare volontariamente entrambi gli stipendi presso una delle due casse pensione del datore di lavoro. Questa possibilità deve essere verificata caso per caso. Tuttavia, se avete questa opportunità, dovreste coglierla per ridurre al minimo la lacuna previdenziale. È molto probabile che questa si verifichi comunque se si percepiscono due stipendi bassi. In ogni caso, dovreste coinvolgere i vostri datori di lavoro e informarli delle misure che intendete adottare, perché solo in questo caso sono obbligati a versare la loro parte di contributi.
La studentessa Anna lavora come tutor all’università e guadagna 18 000 franchi all’anno. In più, lavora anche come barista in un piccolo caffè e guadagna altri 20 500 franchi.
Poiché entrambi gli stipendi annuali non superano la soglia LPP di 22 680 franchi, Anna non rientra nell’assicurazione obbligatoria. Anna ha ora la possibilità di scegliere
Il suo stipendio annuo cumulativo sarà quindi di 38 500 franchi svizzeri. A questo importo viene applicata una deduzione di coordinamento pari a 26 460 franchi. Ad Anna restano quindi ancora 12 040 franchi da poter assicurare tramite la cassa pensione.
Non appena uno dei vostri salari supera il minimo LPP, ossia la soglia d’ingresso di 22 680 franchi, siete obbligatoriamente assicurati presso la cassa pensione di riferimento. A questo punto dovete semplicemente decidere se e come volete assicurare il salario dell’altro datore di lavoro. Questo conviene in ogni caso, in quanto un basso livello di contributi può portare rapidamente a una lacuna previdenziale da colmare altrove.
Anche in questo caso è possibile assicurare l’importo residuo tramite la Fondazione istituto collettore LPP o, se il regolamento lo permette, attraverso la cassa pensione già competente.
Naturalmente, ci sono anche dipendenti il cui stipendio a tempo parziale supera i 22 680 franchi. In pratica, sono assicurati in due casse pensione, il che può essere svantaggioso. Questo perché per entrambi gli stipendi viene considerata la deduzione di coordinamento fissa. A volte, dopo la deduzione, non rimane molto da assicurare e quindi si profila un’altra lacuna pensionistica.
Tuttavia, anche in questo caso avete la possibilità di assicurarvi solo presso l’istituto previdenziale di un datore di lavoro e di cumulare entrambi i salari. In questo caso, la deduzione di coordinamento è dovuta solo una volta. A seconda del regolamento delle casse pensione, potete anche scegliere presso quale dei due istituti previdenziali volete essere assicurati.
Sarah lavora al 50 percento come consulente alla clientela e riceve uno stipendio annuale di oltre 60 000 franchi. Lavora anche come grafica in una start-up, guadagnando altri 30 000 franchi all’anno. Poiché entrambi gli stipendi sono superiori alla soglia d’ingresso LPP, Sarah è anche assicurata presso due casse pensione. Ciò significa anche che la deduzione di coordinamento di 26 460 franchi viene presa in considerazione due volte, il che è finanziariamente svantaggioso per lei.
Tuttavia, ha la possibilità di avere entrambi gli stipendi assicurati tramite una delle due casse pensione. La deduzione di coordinamento è quindi dovuta una sola volta.
La deduzione di coordinamento corrisponde alla parte di salario generalmente già coperta dall’AVS/AI. La deduzione di coordinamento garantisce quindi che le componenti salariali non siano assicurate due volte. Ammonta a ⅞ della rendita annua massima dell’AVS e attualmente è pari a 26 460 franchi. Le casse pensione hanno già la possibilità di ridurre la deduzione di coordinamento nell’ambito di una prestazione sovraobbligatoria e di adeguarla all’occupazione. Tuttavia, non tutte le casse pensione hanno già messo in pratica questa opzione.
Lavorare per più datori di lavoro comporta facilmente il rischio di una lacuna previdenziale, in quanto mancano importanti contributi destinati alla previdenza per la vecchiaia, in particolare alla cassa pensione. Le esperte e gli esperti parlano di lacuna previdenziale quando le prestazioni dell’AVS e della cassa pensione non sono sufficienti a mantenere il consueto tenore di vita nella vecchiaia.
Per verificare la presenza di una simile lacuna, è possibile consultare il proprio certificato di previdenza o richiedere una consulenza. In determinate circostanze è possibile compensare una possibile perdita finanziaria in età avanzata attraverso i cosiddetti riscatti nella cassa pensione. Con i riscatti potete colmare le vostre lacune previdenziali e beneficiare di vantaggi fiscali. La possibilità di effettuare riscatti volontari è indicata anche sul certificato di previdenza o può essere richiesta alla cassa pensione.
I contributi volontari alla cassa pensione non sono ugualmente interessanti per tutti.
Di norma, i riscatti nella cassa pensione sono particolarmente vantaggiosi per voi se guadagnate molto, perché in questo caso anche i vantaggi fiscali sono particolarmente elevati. Si consiglia inoltre di non effettuare riscatti prima di aver versato l’importo massimo nel pilastro 3a. Questo perché tramite il 3° pilastro, solitamente, è possibile avere opportunità di rendimento migliori grazie ai titoli. L’importo massimo per le persone fisiche nel 2025 è di 7258 franchi e per chi svolge un’attività lucrativa autonoma di 36 288 franchi o del 20 percento del reddito netto da lavoro.
I versamenti nel pilastro 3a sono doppiamente utili: migliorano la previdenza e riducono il carico fiscale. Calcolate quanto potete risparmiare
Ricorrete ai riscatti solo se il cosiddetto grado di copertura della cassa pensione è almeno del 100 percento. Ciò dimostra quanto sia stabile finanziariamente la vostra cassa pensione. In caso d’insufficienza di copertura, ossia di un grado di copertura inferiore al 100 percento, la cassa pensione è tenuta ad adottare misure di risanamento e, nel peggiore dei casi, potreste addirittura perdere parte del denaro risparmiato. È inoltre importante notare che i riscatti volontari non convengono se si desidera prelevare nuovamente il capitale entro tre anni dal versamento. Durante questo periodo di blocco, dovrete pagare nuovamente le imposte risparmiate e inoltre l’importo del riscatto viene bloccato per i prelievi di capitale.
Nel marzo del 2023, il Parlamento ha approvato il pacchetto di riforma della LPP 21. Contro la riforma prevista è stato indetto un referendum e la proposta è stata respinta dal Popolo svizzero alle urne il 22 settembre 2024.
Con la riforma LPP, la previdenza dovrebbe cambiare anche nel 2° pilastro per chi lavora a tempo parziale:
A causa dell’abrogazione della proposta da parte del Popolo e della persistente necessità di una riforma, il Governo federale ora ha la responsabilità di elaborare una nuova proposta. Al momento non cambia nulla per le assicurate e gli assicurati in regime obbligatorio LPP. Nel regime sovraobbligatorio, le casse pensione possono offrire volontariamente prestazioni al di sopra del minimo legale.
Il sistema previdenziale svizzero offre alla maggior parte delle persone una buona sicurezza in età avanzata. Tuttavia, se avete più di un lavoro, dovreste esaminare più da vicino le opzioni previdenziali del 2° pilastro. Molte persone che lavorano a tempo parziale non sono assicurate e non si iscrivono volontariamente o non assicurano i loro diversi salari in modo cumulativo attraverso una cassa pensione.
Questo può portare rapidamente a una lacuna previdenziale in vecchiaia, difficile da colmare all’inizio del pensionamento. Vale quindi la pena di pianificare bene la previdenza del 2° pilastro, soprattutto se si ha più di un datore di lavoro. È l’unico modo per riconoscere una potenziale lacuna finanziaria in età avanzata e avere ancora la possibilità di compensarla attraverso i riscatti in una cassa pensione o il risparmio nel pilastro 3a.
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