Gli effetti del COVID-19 sulla vostra previdenza
Nel 2020 l’economia ha sofferto molto e ciò si riflette sulla previdenza. Scopriamo insieme cosa significa per voi e cosa fare.
Se il vostro rapporto di lavoro è invariato
Se il vostro rapporto di lavoro è invariato
Grazie al lavoro a tempo ridotto e ad altri fattori, attualmente il numero di disoccupati è inferiore rispetto a quanto inizialmente previsto. Ciononostante, tale numero è aumentato improvvisamente: alla fine di gennaio 2021, infatti, gli uffici regionali di collocamento contavano 169 753 iscritti, che corrisponde a un tasso di disoccupazione del 3,7% e a un incremento del 40,3% rispetto a gennaio dell’anno scorso.
L’attuale calo dell’occupazione comporta anche redditi dell’assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS, 1° pilastro) più bassi. Inoltre, un tasso di disoccupazione alto implica meno consumi e, di conseguenza, anche le entrate provenienti dall’IVA dell’AVS diminuiscono.
La sfida più grande che il 2° pilastro deve affrontare è l’invecchiamento della popolazione, che implica che i lavoratori più giovani contribuiscono sempre di più alle rendite dei pensionati. Inoltre, i gradi di copertura delle casse pensioni rimangono sotto pressione durante lunghi periodi di bassi tassi di interesse, in quanto questi rendono difficile generare una rendita.
Per le persone occupate con un rapporto di lavoro invariato, questi sviluppi potrebbero comportare un incremento dei contributi dell’AVS e delle casse pensioni, nonché il rischio per il 2° pilastro che l’aliquota di conversione si riduca drasticamente e l’età pensionabile debba essere aumentata. Maggiori informazioni al riguardo sono disponibili nella tabella sottostante.
Se lavorate a tempo ridotto
Se lavorate a tempo ridotto
Il lavoro a tempo ridotto non ha ripercussioni dirette sulle prestazioni previdenziali. Anche se la retribuzione è temporaneamente più bassa, i contributi all’AVS e alla cassa pensioni restano invariati. In questo modo chi lavora a tempo ridotto è soggetto agli stessi effetti che influenzano i lavoratori con un rapporto di lavoro invariato.
COVID-19 e previdenza: possibili effetti e misure raccomandate
COVID-19 e previdenza: possibili effetti e misure raccomandate
1° pilastro - AVS
- Età pensionabile più alta
- Contributi maggiori
- Rendite inferiori per stipendi ridotti
2° pilastro - cassa pensioni
- Basso tasso d’interesse degli averi
- Riduzione dell’aliquota di conversione
- Contributi maggiori
- Età pensionabile più alta
- Impatto oneroso con un margine di manovra limitato
3° pilastro - previdenza privata 3a
- Previdenza ottimale con versamenti fino all’importo massimo.
- Maggiori possibilità di aumentare il patrimonio grazie ai titoli
- Ripartizione dei rischi ottimale grazie a versamenti regolari nel deposito di previdenza
- Misure facoltative per l’ottimizzazione della propria situazione previdenziale
Se siete disoccupati
Se siete disoccupati
Chi perde il lavoro a causa delle conseguenze economiche provocate dal COVID-19 deve fare i conti con un impatto sulle prestazioni previdenziali in base a come procede la ricerca dell’impiego. Ecco sei consigli per mitigare, almeno in parte, le conseguenze.
- A seconda del Cantone, dovreste rivolgervi per tempo al Comune di domicilio o all’ufficio regionale di collocamento competente (URC) per evitare una riduzione del sussidio di disoccupazione in caso di violazioni degli obblighi.
- Finché ricevete un’indennità giornaliera dall’assicurazione contro la disoccupazione, continuate a pagare anche i contributi AVS e siete assicurati contro i rischi di invalidità e decesso. Tuttavia, non siete più assicurati presso la cassa pensioni del vostro ex datore di lavoro e, di conseguenza, non contribuite più ai risparmi nel 2° pilastro.
- Potete trasferire l’avere di vecchiaia risparmiato finora in non più di due conti di libero passaggio presso diversi istituti. Con due conti l’onere fiscale si può ridurre se prelevate gli averi in molteplici anni. Trovate maggiori informazioni sulle soluzioni di libero passaggio di UBS su ubs.com/flp.
- Potete continuare a mantenere volontariamente il 2° pilastro durante la disoccupazione presentando una richiesta all’istituto collettore LPP entro 90 giorni dall’uscita dalla cassa pensione.
- Dal 1° gennaio 2021 le persone di età pari o superiore a 58 anni possono anche rimanere assicurate presso l’attuale cassa pensione.
- Finché percepite l’indennità giornaliera di disoccupazione, potete continuare a versare nel pilastro 3a l’importo annuo massimo consentito (CHF 7056 per il 2024) e a dedurlo dalle tasse.
La previdenza privata è più importante che mai
La previdenza privata è più importante che mai
La crisi causata dal COVID-19 non pone il sistema previdenziale svizzero davanti a sfide del tutto nuove, ma aggrava i suoi punti deboli strutturali, aumentando così la necessità della riforma di cui si sta discutendo. Tuttavia, fino a quando questi provvedimenti non saranno stabiliti e applicati, la previdenza privata vi offre l’opportunità di mantenere il vostro tenore di vita. Il vostro consulente alla clientela sarà lieto di rispondere a tutte le domande sulla vostra situazione previdenziale.