Per esperienza, la maggior parte delle persone pensa di poter fare a meno di una pianificazione del budget. Tuttavia spesso le prestazioni di AVS e cassa pensione non bastano per mantenere l’abituale standard di vita anche dopo il pensionamento. Per questo motivo, un’accurata pianificazione del budget è di grande importanza.

Calcolare il reddito dopo il pensionamento

La regola di base per una pianificazione precisa del budget è la registrazione di entrate e uscite. Dopo il pensionamento, il reddito diminuisce. Il calcolo della rendita futura dell’AVS, che potete ordinare presso la vostra cassa di compensazione, e il certificato della cassa pensione vi forniscono informazioni sull’ammontare delle previste rendite di vecchiaia.

Attenzione: in pensione, questi costi possono aumentare. L’elenco non è esaustivo:

  • costi della salute
  • costi per il tempo libero
  • costi di ristrutturazione
  • pagamenti straordinari (contributi AVS in caso di pensionamento anticipato, spese per sostituzioni o donazioni)

Si invita a prestare particolare attenzione alla voce «Imposte». Sebbene solitamente dopo il pensionamento si percepisca un reddito inferiore a quello incassato nel periodo di attività lucrativa, la somma di imposte da versare è pressoché identica. Spesso ciò è dovuto al venir meno delle deduzioni fiscali – come le spese professionali o i versamenti nel pilastro 3a.

Punto della situazione per il pensionamento

Se le uscite future potranno essere coperte con le rendite e altre entrate, allora le basi gettate per il pensionamento sono solide. Può addirittura essere preso in considerazione un pensionamento anticipato o un prelevamento (parziale) in capitale dalla cassa pensione. Questo può anche essere utilizzato per ammortizzare una parte dell’ipoteca o essere donato agli eredi. Se la pianificazione del budget mostra un segno negativo, per colmare la lacuna previdenziale potrebbe esservi di aiuto un eventuale patrimonio aggiuntivo (pilastro 3a, assicurazione sulla vita, altro patrimonio).