Megatrends
Soltanto in Cina ci sono 15 megalopoli in cui vivono complessivamente oltre 260 milioni di persone. La tendenza è in crescita. Foto: iStock

Nel film Forrest Gump, il personaggio interpretato da Tom Hanks investe per vie traverse «in una specie di società di frutta». Tramite il suo collega, il Tenente Dan, diventa infatti proprietario della Apple. Se nel 1978 qualcuno avesse effettivamente investito 100'000 dollari in questa ditta di computer e mantenuto fino a oggi le azioni dopo l’entrata in borsa nel 1980, sarebbe attualmente ricco, molto ricco. Il suo investimento avrebbe raggiunto circa i 10 miliardi di dollari! Queste storie di successo purtroppo accadono più al cinema che nella realtà. Tuttavia vale la pena tenere aperti gli occhi e investire in ditte che operano in mercati del futuro. La crescita della popolazione, l’urbanizzazione e l’invecchiamento della società sono le tendenze a lungo termine. Hanno effetti notevoli sullo sviluppo globale nei prossimi decenni e quindi offrono buone opportunità d’investimento. Che cosa si cela dietro le singole mega-tendenze?

1. Crescita della popolazione: non si intravede la fine

La popolazione mondiale continua a crescere. Entro il 2050 si prevede una crescita dagli attuali 7,3 a circa 10 miliardi di persone. Mentre la popolazione nei Paesi industrializzati cresce soltanto di poco, aumenta fortemente in quelli con redditi da bassi a medi. Questo pone numerose sfide all’economia mondiale e alla società globale. Si deve garantire l’alimentazione di tutte queste persone e servono ulteriori risorse come energia, acqua e materie prime, che vanno gestite in modo sostenibile. Inoltre occorre migliorare l’assistenza sanitaria e le opportunità formative. Tutto ciò porta anche nuove opportunità economiche. Perché la popolazione crescente crea clienti potenziali. In correlazione con i redditi maggiori, questo offre ulteriori potenziali di mercato ad aziende che operano nei settori sicurezza, tutela, economia agraria e infrastrutture. Proprio nei Paesi emergenti.  

2. Urbanizzazione: megalopoli come chance

Il mondo è sempre più urbanizzato. Contemporaneamente permane la tendenza della fuga dalle campagne. Complessivamente fino al 2030, circa il 60 % della popolazione mondiale vivrà in città. Ma la tendenza è sempre più verso una maggiore densificazione. Circa il 9 % della popolazione mondiale vivrà entro i prossimi 15 anni in 41 megalopoli da oltre 10 milioni di abitanti ciascuna. Queste metropoli sono allettanti perché rappresentano anche centri economici, culturali e creativi. Le dimensioni immense pongono tuttavia enormi sfide a urbanisti, architetti, economisti e politici. Servono progetti complessi per lo sviluppo e ingenti investimenti in viabilità, infrastrutture nonché percorsi di approvvigionamento e smaltimento di queste megalopoli vecchie e nuove. Le aziende operanti in settori come l’approvvigionamento idrico, il trasporto urbano su rotaia o la gestione dei rifiuti ne ricavano enormi opportunità.  

3. Invecchiamento: gli anziani restano giovani

La popolazione mondiale invecchia. Entro il 2030, nei Paesi industrializzati ci saranno più persone con oltre 60 anni che con meno di 25. Senza la migrazione, la popolazione in Paesi come Svizzera o Germania addirittura si assottiglierebbe nei prossimi anni. Il cambiamento demografico modificherà percettibilmente la società in tutti i Paesi. Poiché ci sono meno giovani, le generazioni più anziane restano più a lungo sul mercato del lavoro. Questi anziani sono attivi e hanno a disposizione più denaro per consumare. Stanno attenti alla propria salute e mantengono la voglia di imparare e la motivazione a tentare qualcosa di nuovo anche con l’avanzare dell’età. Fondano aziende, si impegnano culturalmente e viaggiano nel mondo. Con queste mega-tendenze si offrono all’economia interessanti temi d’investimento a lungo termine, in ambiti come residenze per anziani, pianificazione della pensione, lotta ai tumori (oncologia), viaggi e wellness.  

Puntare semplicemente sulle mega-tendenze

Già oggi le mega-tendenze si delineano chiaramente. Chi punta sulle aziende giuste può trarne benefici. Per non rischiare di puntare sul «cavallo sbagliato», può essere sensato un investimento tramite fondo d’investimento. Con UBS Long Term Themes Equity Fund, ad esempio, si può partecipare comodamente alle mega-tendenze. Il fondo offre accesso ad aziende del futuro, che già oggi offrono soluzioni per le sfide di domani e quindi potrebbero generare presto degli utili. Il fondo si concentra su tre mega-tendenze: crescita della popolazione, urbanizzazione e invecchiamento. A livello mondiale investe in 14 categorie d’investimento e in 40-80 azioni, diversificate per argomento, Paese e settore. Poiché il fondo investe in azioni, si possono verificare oscillazioni di valore. Chi vuole investire nel fondo ha quindi bisogno di un orizzonte temporale di almeno cinque anni.