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Donna seduta alla scrivania con computer portatile.

Da anni si discute di una riforma della LPP (legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità), anche in relazione alla riforma AVS 21, ora in vigore. A marzo 2023 il Parlamento ha adottato il pacchetto di riforma LPP 21. È stato indetto un referendum contro la riforma prevista. Il popolo si esprimerà in merito il 22 settembre. Vi spieghiamo di cosa si tratta.

Le modifiche previste per la riforma LPP:

  • L’aliquota di conversione minima sarà ridotta dal 6,8 al 6%.
  • La soglia d’entrata al di sopra della quale si applica l’obbligo assicurativo scenderà da 22 050 franchi (aggiornamento al 2024) a 19 845 franchi.
  • La deduzione di coordinamento deve essere modificata da un valore fisso a uno relativo; una volta detratto il 20%, il restante ammontare del salario deve essere assicurato.
  • Il sistema dei crediti di vecchiaia sarà semplificato; invece di quattro, ci saranno solo due livelli. La percentuale per la fascia di età compresa tra i 25 e i 34 anni sarà leggermente aumentata e sarà leggermente ridotta per le altre classi di età.
  • Alcuni dei beneficiari e beneficiarie che andranno in pensione nei 15 anni successivi all'entrata in vigore della riforma riceveranno un supplemento di pensione.

LPP: la previdenza professionale

Insieme al 1° pilastro anche il 2° pilastro della previdenza per la vecchiaia garantirà a tutti i pensionati e pensionate di mantenere il loro abituale tenore di vita durante la vecchiaia. In teoria, i primi due pilastri sostituiscono circa il 60% dell’ultimo reddito dopo il pensionamento. La previdenza professionale, nota anche come cassa pensione o LPP, svolge un ruolo fondamentale in questo senso.

Le rendite di vecchiaia delle donne sono complessivamente inferiori di circa un terzo rispetto agli uomini, noto anche come divario pensionistico di genere (gender pension gap).

Circa 1,7 milioni di persone in Svizzera hanno ricevuto una rendita di vecchiaia AVS nel 2022. In media, si tratta di 1862 franchi al mese per gli uomini e di 1883 franchi per le donne. Nello stesso anno, quasi 900 000 persone hanno percepito una rendita da una cassa pensione, che ammontava in media a 2353 franchi al mese. Per molti beneficiari e beneficiare, quindi, il 2° pilastro ha di solito un’importanza finanziaria maggiore del primo.

Ciò vale soprattutto per gli uomini, che ricevono più spesso una rendita da una cassa pensione, peraltro più elevata rispetto alle donne. Questo vantaggio è considerato una delle ragioni principali per cui le rendite di vecchiaia delle donne sono complessivamente inferiori di circa un terzo, noto anche come divario pensionistico di genere (gender pension gap). La previdenza professionale è obbligatoria per tutte le persone che esercitano un’attività lucrativa al di sopra della soglia d’entrata. I lavoratori e le lavoratrici indipendenti possono concludere un’assicurazione volontaria. Nel 2° pilastro circa 4,6 milioni di collaboratori e collaboratrici risparmiano attualmente gli averi di vecchiaia. Il denaro viene investito con il processo di copertura del capitale, principalmente in azioni, obbligazioni e immobili.

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La riforma LPP in dettaglio

La riforma LPP adottata dal Parlamento contiene cinque elementi che comporterebbero cambiamenti per le persone assicurate sia nella fase di risparmio che in quella successiva di prelievo. Inoltre, una volta entrata in vigore, il gruppo di persone soggette all’assicurazione obbligatoria sarà ampliato, migliorando la previdenza per le persone con un reddito basso. Tra questi impiegati e impiegate a tempo parziale o con più occupazioni e, in particolare, donne.

 

 

Senza riforma

Senza riforma

Con la riforma

Con la riforma

 

Aliquota di conversione

Senza riforma

6,8%

Con la riforma

6,0%

 

Soglia d’entrata

Senza riforma

22 050 franchi

Con la riforma

19 845 franchi

 

Deduzione di coordinamento

Senza riforma

25 725 franchi

Con la riforma

20% del salario annuo soggetto ai contributi AVS

 

Tassi degli accrediti di vecchiaia

Senza riforma

25–34 anni: 7%
35–44 anni: 10%
45–54 anni: 15%
55–65 anni (donne fino a 64 anni, a partire dal 2024): 18%

Con la riforma

25–45 anni: 9%
45–65 anni: 14%

 

Supplementi di rendita per le prime 15 classi d’età dopo l’entrata in vigore della riforma (generazione transitoria)

Senza riforma

Nessuno

Con la riforma

Per le persone assicurate con un avere inferiore a 220 500 franchi:
Le prime 5 classi d’età, 2400 franchi all’anno
Le successive 5 classi d’età, 1800 franchi all’anno
Le ultime 5 classi d’età, 1200 franchi all’anno
Supplementi ridotti per le persone assicurate da 220 500 franchi a 441 000 franchi (al di sopra: nessuno)

L’aliquota di conversione dovrebbe diminuire

L’aliquota minima di conversione viene utilizzata per convertire in rendita il patrimonio risparmiato nell’ambito della previdenza professionale obbligatoria. L’attuale aliquota del 6,8% significa, ad esempio, che un avere di 100 000 franchi si traduce in una rendita annua di 6800 franchi. Sarà ridotta al 6% con l’entrata in vigore della riforma.

La riduzione dell’aliquota di conversione abbassa le rendite future. Per compensare il calo, altre misure della riforma mirano ad aumentare l’avere di vecchiaia finale delle persone assicurate nel lungo periodo.

Soglia d’entrata inferiore

L’obbligo di versare i contributi alla cassa pensione sussiste solo a partire da un determinato reddito. La soglia d’entrata è attualmente di 22 050 franchi all’anno. Le persone che guadagnano meno non sono assicurate per legge e non ricevono una rendita LPP . Per aumentare il numero di persone assicurate, con la riforma questa soglia verrà abbassata a 19 845 franchi, ossia il 10% in meno. Secondo i calcoli, in questo modo verranno incluse circa 100 000 persone.

Dipendenza dal salario della deduzione di coordinamento

Dal reddito annuo viene effettuata una cosiddetta deduzione di coordinamento. Attualmente, indipendentemente dal livello di occupazione è pari a 25 725 franchi (aggiornamento al 2024), per i quali non sono dovuti contributi del 2° pilastro. La deduzione deve evitare che le stesse componenti salariali siano soggette a deduzioni per il 1° e il 2° pilastro. La deduzione di coordinamento sarà modificata con la riforma in modo da essere pari al 20% del salario soggetto ai contributi AVS. Il salario annuo assicurato LPP, detto anche salario coordinato, è quindi fissato all’80% del salario AVS (fino a 88 200 franchi). L’importo della deduzione concreta dipenderà quindi dal rispettivo salario.

Semplificazione dei tassi degli accrediti di vecchiaia

L’accredito di vecchiaia è l’importo aggiunto annualmente all’avere di vecchiaia. I contributi sono fissati come percentuale del salario annuo coordinato e sono scaglionati in base all’età. Attualmente ci sono quattro livelli (7, 10, 15, 18%). Con ogni livello aumenta la quota di contributo che collaboratori e collaboratrici e datori di lavoro pagano a metà.

In futuro ci saranno solo due livelli, il 9 e il 14%. L’ultimo aumento non avverrà più all’età di 55 anni, bensì già a 45 anni, il che dovrebbe migliorare anche la concorrenzialità sul mercato del lavoro delle persone assicurate più anziane.

Supplemento di rendita per le classi d’età transitorie

Sono previsti supplementi di rendita per le prime 15 classi d’età che andranno in pensione dopo l’entrata in vigore della riforma. Ne hanno diritto le persone assicurate che hanno risparmiato meno di 441 000 franchi in averi previdenziali. Ciò significa che circa il 50% delle persone assicurate potrà beneficiarne.

Fino a un avere pari a 220 500 franchi, i supplementi mensili saranno di 200 franchi (prime cinque classi d’età), 150 franchi (cinque successive classi d’età) e 100 franchi (ultime cinque classi d’età). Per gli averi previdenziali compresi tra 220 500 e 441 000 franchi, vengono erogati supplementi ridotti in base agli averi e alla classe d’età. Non è previsto alcun supplemento per gli averi previdenziali pari o superiori a 441 000 franchi. I supplementi sono garantiti a vita per le persone di questa generazione transitoria.

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Argomenti a favore e contro la riforma LPP

La riforma LPP è controversa. Elenchiamo gli argomenti più comuni addotti da sostenitori e sostenitrici, nonché da oppositori e oppositrici.

Argomenti a favore della riforma:

Argomenti contro la riforma:

Conclusione

Dopo la riforma = prima della riforma? La riforma AVS 21 entrerà in vigore nel 2024, in concomitanza con il referendum sulla seconda grande riforma della previdenza per la vecchiaia. L’entrata in vigore della riforma LPP, decisa dal Consiglio nazionale e dal Consiglio degli Stati, sarà decisa nel settembre 2024. L’imminente referendum offre una buona occasione per esaminare attentamente la propria previdenza per la vecchiaia e verificare eventuali lacune, sia nel 1° che nel 2° o nel 3° pilastro.

Cosa c’è da sapere

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