Sostenibilità Sostituire il riscaldamento: 10 domande e risposte

La revisione della legge sul CO₂, attualmente in fase di consultazione, non prevede (ancora) alcun obbligo legale di sostituire i vecchi sistemi di riscaldamento. In questo caso, però, l'elemento decisivo è rappresentato dalle leggi cantonali sull'energia. Nella maggior parte dei Cantoni si applicano i ben noti "modelli di prescrizioni energetiche dei Cantoni" (MoPEC): se si desidera cambiare l'impianto di riscaldamento a gas o olio 1:1 senza passare a un sistema ecologico, è necessario dimostrare una quota di almeno il 10-20% di energia rinnovabile nell'edificio. In pratica, questo requisito spinge spesso i proprietari a sostituire l'impianto di riscaldamento con uno ecologico. Alcuni singoli Cantoni, come Zurigo o Basilea Città, prevedono nelle proprie leggi cantonali norme più stringenti. In tali casi, la sostituzione di un vecchio sistema di riscaldamento con una nuova caldaia a combustibili fossili è possibile solo in casi eccezionali.

L'acquisto di una nuova caldaia a condensazione è relativamente economico, intorno a 5000-10 000 franchi. Un investimento di questa portata è sufficiente per continuare a utilizzare il sistema di riscaldamento a petrolio o gas esistente. Una riqualificazione più completa, che includa un nuovo serbatoio dell'olio e la ristrutturazione del camino, è più costosa. Il costo del passaggio dal riscaldamento a olio a quello a gas è stimato tra i 10 000 e i 20 000 franchi (tutti i dati si riferiscono sempre a una casa unifamiliare standardizzata). Di solito, a ciò si sommano le spese per applicare le direttive cantonali, vale a dire misure compensative come il fotovoltaico.

Se volete iniziare a riscaldarvi in maniera ecologica, dovete mettere in conto investimenti iniziali maggiori. La conversione a pompa di calore costa almeno 30 000 franchi per una casa unifamiliare media. A seconda della situazione, ad esempio nel caso di perforazioni complesse per sonde geotermiche, l'investimento è più elevato. Si può presumere che, a causa della maggiore domanda di pompe di calore e delle difficoltà di approvvigionamento generali, i costi di investimento aumenteranno, almeno temporaneamente.

La valutazione dei futuri costi operativi dipende molto dall'andamento del prezzo delle fonti di energia. Mancano, tuttavia, stime affidabili sul prezzo a lungo termine di petrolio, gas naturale o elettricità. Nelle nostre valutazioni consideriamo un prezzo medio di 115 franchi per 100 litri di petrolio e di 16 centesimi per kWh di gas. Entrambi i valori sono superiori del 20% rispetto al livello di fine 2021, ma al di sotto dei prezzi di mercato attuali. Anche per l'elettricità ci aspettiamo prezzi futuri più elevati. Con 33 centesimi a kWh nella media di lungo periodo, il costo della corrente elettrica risulterebbe del 50% superiore al livello attuale. In ogni caso, tutti questi valori non rappresentano delle previsioni ufficiali di UBS.

Per esempio, supponiamo che una casa unifamiliare non ristrutturata abbia un consumo energetico annuo di circa 18 000 kWh: le spese annuali o i costi operativi di un impianto di riscaldamento a olio, includendo il combustibile, la manutenzione e la tassa sul CO2, ammontano a circa 4400 franchi. Nel caso di un sistema di riscaldamento a gas si arriva a 4500 franchi. Il passaggio all'energia rinnovabile tramite pompa di calore (alimentate dall'energia elettrica) è nettamente più economico, nonostante gli aumenti previsti del prezzo dell'elettricità. Questo perché i costi annuali, consumo di energia elettrica incluso, ammontano in media a soli 2000 franchi. In più, i proprietari hanno la garanzia di riscaldare la propria casa in maniera del tutto ecologica.

Anche per le case unifamiliari già completamente riqualificate dal punto di vista energetico il passaggio risulta conveniente: con un fabbisogno energetico residuo di circa 10 000 kWh all'anno, il vantaggio in termini di costi di una pompa di calore è ancora considerevole, con un risparmio del 40 per cento circa. Tuttavia, il periodo di ammortamento dell'investimento iniziale risulterà più lungo.

Le economie domestiche senza liquidità sufficiente hanno a disposizione diverse opzioni di finanziamento interessanti. La nuova Ipoteca Energy UBS offre tassi d'interesse particolarmente vantaggiosi per la sostituzione di un sistema di riscaldamento a combustibili fossili con uno ecologico. L'ipoteca è a tasso fisso ed è possibile scegliere una durata da due a dieci anni. L'offerta è rivolta esclusivamente alla clientela privata e presenta vincoli di utilizzo: l'ipoteca a condizioni agevolate viene concessa per finanziare la sostituzione di un impianto di riscaldamento a olio o gas esistente con uno ecologico. L'importo minimo è di CHF 25 000.

Da un punto di vista economico, si tratta investimento redditizio. È probabile che in molti casi l'ipoteca risulti autosufficiente, poiché i risparmi nei costi operativi dell'impianto energetico ripagano le spese per gli interessi e gli ammortamenti.

Le ipotesi sul livello medio dei prezzi delle fonti energetiche tengono già conto di un forte aumento del prezzo dell'elettricità rispetto al valore attuale. Solo con un ulteriore incremento significativo del costo dell'elettricità, da poco meno di 22 a circa 50 centesimi per kWh, verrebbe meno il vantaggio finanziario a lungo termine di una pompa di calore rispetto ai tipi di riscaldamento fossile. Ciò vale per gli edifici ristrutturati: in caso contrario, l'aumento del prezzo dell'elettricità dovrebbe essere ancora maggiore.

I vantaggi economici sono particolarmente evidenti per le case unifamiliari più vecchie, non ristrutturate e con un consumo energetico piuttosto elevato. Nella maggior parte dei casi, la sostituzione di un sistema di riscaldamento a gasolio dovrebbe ripagare in meno di dieci anni.

Gli elevati costi di investimento iniziali di una pompa di calore vengono infatti ammortizzati in breve tempo dai minori costi operativi annuali. Se nel calcolo si tiene conto anche di eventuali sussidi cantonali, pari a 10 000 franchi, e vantaggi fiscali, il periodo di ammortamento varia da 3 a 5 anni. I proprietari beneficiano anche di una maggiore durata dell'impianto di riscaldamento e di costi di manutenzione molto bassi. In confronto, per gli edifici residenziali già ristrutturati si possono presupporre periodi di ammortamento più lunghi. Se i costi d'investimento superano i 40 000 franchi, il passaggio a una pompa di calore verrà ripagato solo dopo 20 anni. Ciò potrebbe far propendere per una riqualificazione dell'impianto a energia fossile. Considerando però i sussidi, i costi d'investimento scendono e il periodo di ammortamento si riduce a meno di 15 anni. 

Fino ad oggi c'è stato un certo consenso sul fatto che i componenti andrebbero sostituiti solo quando il loro ciclo di vita si esaurisce, per ragioni ecologiche ed economiche. Nel caso dei sistemi di riscaldamento o delle facciate, avrebbe quindi senso effettuare una sostituzione al termine della vita utile che, a seconda del componente, arriva dopo circa 15 o 20 anni. Analisi recenti, tuttavia, mostrano che tale valutazione è troppo generica.

Uno studio dell'organizzazione ambientalista WWF afferma che una sostituzione anticipata è giustificata: nel loro bilancio ecologico complessivo, gli autori tengono conto della produzione, del funzionamento e dello smaltimento dei vari sistemi di riscaldamento. Viene altresì considerata l'emissione persistente di CO2, che contribuisce a danneggiare il clima. Da un punto di vista ambientale, chiunque utilizzi ancora il riscaldamento a olio o a gas dovrebbe passare "il prima possibile" a una pompa di calore, pellet o teleriscaldamento, secondo gli autori dello studio.

L'attuale, elevato rincaro dei combustibili fossili rappresenta un ulteriore argomento a favore, insieme ai requisiti legali e tecnici che diventano progressivamente più rigidi. In definitiva, ci sono molti validi motivi per sostituire il prima possibile il sistema di riscaldamento a combustibili fossili. Inoltre, un futuro divieto di tali sistemi di riscaldamento potrebbe causare impasse di capacità nel settore delle costruzioni e rendere più costosa una riqualificazione.

Già attraverso misure piuttosto semplici ed economiche è possibile ridurre drasticamente il consumo di energia negli edifici residenziali più vecchi. Da sola, la sostituzione di porte o finestre è in grado di ridurre il consumo annuo di energia fino al 30%. Ulteriori misure, come un risanamento della facciata e l'isolamento termico, sono in grado di influenzare positivamente il bilancio energetico. Un ulteriore intervento è rappresentato dall'utilizzo di energia solare. Un impianto fotovoltaico può ridurre di oltre due terzi i costi per l'elettricità di un'abitazione unifamiliare. Inoltre, le spese accessorie sono meno dipendenti dai prezzi dell'energia. Il fotovoltaico conviene doppiamente se combinato a una pompa di calore, dato che l'energia prodotta dal primo alimenta la seconda. Tuttavia, i dettagli concreti di fattibilità economica dipendono dal singolo caso e dai sussidi cantonali.

La maggior parte dei Cantoni concede sussidi dell'ordine del 10-15 per cento per ristrutturazioni che migliorano l'efficienza energetica e per la sostituzione dei vecchi impianti di riscaldamento. Tuttavia, gli approcci e i programmi di finanziamento variano notevolmente da Cantone a Cantone. Per l'installazione di pompe di calore salamoia/acqua e acqua/acqua, considerate particolarmente sostenibili, i proprietari possono aspettarsi una somma forfettaria media di circa 10 000 franchi. Cantoni come Basilea Città o Zugo offrono incentivi ancora più generosi. Maggiori dettagli al riguardo possono essere richiesti alle autorità cantonali competenti.

A seconda del reddito e dell'aliquota marginale d'imposta, i vantaggi fiscali aggiuntivi possono essere notevoli. In generale, la riconversione a un sistema di riscaldamento rinnovabile può essere dedotta al 100 per cento dall'imposta sul reddito, indipendentemente dal fatto che si tratti di una quota di manutenzione dell'edificio o di investimenti a valore aggiunto. Inoltre, i proprietari di immobili ad alta efficienza energetica beneficeranno di prezzi di vendita più elevati a medio e lungo termine, in quanto un immobile all'avanguardia dal punto di vista tecnologico ha un valore maggiore rispetto a uno non ristrutturato.