Educazione Finanziaria

Cos'è un ETF e come funziona?

La guida completa

Un ETF è un paniere di titoli che può essere acquistato o venduto in borsa e che detiene diverse attività sottostanti. Gli ETF possono includere molti tipi di investimenti, quali azioni, obbligazioni o materie prime. Cosa significa l’acronimo ETF? Si chiamano Exchange Traded Funds (fondi negoziati in borsa) perché sono negoziati presso una borsa valori proprio come le azioni. Il prezzo delle azioni/quote di un ETF può variare nel corso di un’intera seduta di negoziazione, in base agli acquisti e alle vendite sul mercato.

Cosa significa investire in ETF?

Investire in ETF significa investire in un intero mercato, come si investe nel mercato azionario, obbligazionario o delle materie prime. In genere, gli ETF replicano un particolare indice, ad esempio l'MSCI World Equity Index come proxy delle azioni globali, l'S&P 500 Equity Index che copre i titoli delle maggiori società statunitensi, o il Bloomberg Global Aggregate Bond Index, che rappresenta il mercato obbligazionario globale. Un ETF può possedere centinaia di titoli di vari settori, oppure può essere dedicato a un segmento industriale o a un settore particolare, come quello tecnologico. Gli ETF possono inoltre replicare i mercati di alcune regioni come l'Asia, l'Europa o gli Stati Uniti, o essere strutturati per replicare specifiche strategie d’investimento.

Tipologie di ETF

Gli ETF sono creati e gestiti da società del settore dei servizi finanziari. Cosa sono le azioni/quote di ETF? È una domanda posta di frequente nel settore finanziario. Gli investitori possono acquistare un certo numero di azioni/quote di un ETF, a seconda dell'importo che desiderano investire. Gli ETF possono essere scambiati come le azioni, ma per alcuni aspetti sono più simili ai fondi comuni di investimento, i quali possono variare sostanzialmente in termini di attività sottostanti e obiettivi di investimento.

Gli investitori hanno a disposizione diverse tipologie di ETF, utilizzabili per generare reddito, per la crescita del capitale o per mitigare il rischio in un portafoglio. Ecco una breve descrizione di alcune tipologie di ETF attualmente disponibili:

ETF azionari
Gli ETF azionari comprendono un paniere di azioni per replicare il mercato azionario di una determinata regione o di uno specifico settore. Un ETF può per esempio replicare l'indice MSCI Europe Equity, fornendo un'esposizione verso questo mercato.
ETF obbligazionari
Gli ETF obbligazionari possono essere utilizzati per fornire un reddito regolare agli investitori. Il reddito distribuito dipende dalla performance delle obbligazioni sottostanti, che possono includere titoli di Stato e obbligazioni societarie. A differenza degli strumenti sottostanti, gli ETF obbligazionari non hanno una data di scadenza. 
ETF settoriali
Si concentrano su un settore o un segmento industriale specifico, per esempio un ETF energetico includerà le società che operano nel settore energia. L'idea alla base degli ETF settoriali è quella di ottenere un'esposizione verso il rialzo di un determinato settore. Gli ETF settoriali vengono utilizzati anche per la rotazione degli investimenti tra i settori durante i cicli economici.
ETF su materie prime
Come indica il nome, gli ETF su materie prime investono in materie prime, tra cui il petrolio greggio o l'oro. Offrono diversi vantaggi: in primo luogo consentono di diversificare il portafoglio facilitando la copertura dei ribassi, per esempio possono ammortizzare una flessione del mercato azionario. In secondo luogo, il possesso di azioni/quote di un ETF su materie prime è più conveniente rispetto al possesso fisico della materia prima, perché non comporta costi di assicurazione e di stoccaggio.
  • Un ETF può per esempio replicare l'indice MSCI Europe Equity, fornendo un'esposizione verso questo mercato. 
  • A differenza degli strumenti sottostanti, gli ETF obbligazionari non hanno una data di scadenza.
  • Gli ETF settoriali vengono utilizzati anche per la rotazione degli investimenti tra i settori durante i cicli economici.
  • In secondo luogo, il possesso di azioni/quote di un ETF su materie prime è più conveniente rispetto al possesso fisico della materia prima, perché non comporta costi di assicurazione e di stoccaggio. 
ETF valutari
Gli ETF valutari replicano la performance di coppie di valute, composte da valute nazionali ed estere. Gli ETF valutari hanno molteplici scopi: possono essere utilizzati per speculare sui prezzi delle valute in base agli sviluppi politici ed economici di un Paese, oppure servire a importatori ed esportatori per diversificare un portafoglio o come copertura contro la volatilità dei mercati forex. Alcuni ETF valutari sono inoltre utilizzati come copertura contro la minaccia dell'inflazione. Esistono infine ETF sulle criptovalute.
ETF inversi
Gli ETF inversi cercano di ottenere guadagni dai ribassi dei titoli azionari, vendendo azioni allo scoperto (shorting). Lo shorting consiste nel vendere un’azione in previsione di un suo calo di valore e riacquistarla a un prezzo inferiore, attraverso l’uso di strumenti derivati. In sostanza, si tratta di scommesse sul calo del mercato. Quando il mercato scende, un ETF inverso cresce in misura proporzionale. Gli investitori dovrebbero essere consapevoli che molti ETF inversi sono in realtà Exchange-Traded Notes (ETN) e non veri e propri ETF. Un ETN è un'obbligazione ma viene negoziato come un'azione ed è garantito da un emittente come una banca.
ETF a leva
Un ETF a leva mira a ottenere un rendimento doppio o triplo rispetto a quello degli investimenti sottostanti. Ad esempio, se l'indice MSCI Europe sale dell'1%, un ETF MSCI Europe con doppia leva otterrà un rendimento del 2%, mentre se l'indice scende dell'1% l'ETF perderà il 2%. Per ottenere l’effetto leva, questi prodotti utilizzano strumenti derivati come le opzioni o i future. Esistono inoltre ETF inversi a leva, che mirano a ottenere un rendimento inverso moltiplicato.
  • Alcuni ETF valutari sono inoltre utilizzati come copertura contro la minaccia dell'inflazione. Esistono infine ETF sulle criptovalute.
  • Gli investitori dovrebbero essere consapevoli che molti ETF inversi sono in realtà Exchange-Traded Notes (ETN) e non veri e propri ETF. Un ETN è un'obbligazione ma viene negoziato come un'azione ed è garantito da un emittente come una banca. 
  • Esistono inoltre ETF inversi a leva, che mirano a ottenere un rendimento inverso moltiplicato.

Come funzionano gli ETF?

L'obiettivo di ciascun ETF è replicare il proprio indice nel modo più fedele e conveniente possibile. L'investitore riceve inoltre tutti i proventi dai titoli dell'indice sottostante. Con gli ETF gli investitori partecipano pertanto ai pagamenti di dividendi e interessi.

Replica fisica

La replica fisica è il metodo classico per replicare un indice. Se l'ETF detiene direttamente tutti i titoli dell'indice, si parla di replica completa. Tuttavia la replica completa non è sempre possibile, pertanto nel corso del tempo sono emerse ulteriori procedure per replicare gli indici. Soprattutto per gli indici di mercato molto vasti, illiquidi o internazionali, gli ETF a replica completa incontrano dei limiti. Nella maggior parte dei casi gli indici di mercato sono replicati con metodi di ottimizzazione assistita da computer che richiedono un numero di titoli inferiore a quello dell'indice originale. Questo metodo è chiamato campionamento.

Thus, further procedures for replicating the index have emerged over time. Especially for very large, liquid, or international market indices, fully replicated ETFs reach their limits. Broad market indices are mostly replicated by computer-assisted optimisation methods that require fewer securities than the original index. This method is called sampling.

Replica sintetica

La replica sintetica consente agli investitori in ETF di investire in nuovi mercati e asset class. L'ETF non investe nei mercati sottostanti, ma si limita a mapparli, e l'ETF detiene un paniere diversificato di titoli liquidi. Sono stati i costi, le considerazioni fiscali e la qualità della replica a portare allo sviluppo di questo metodo di replica. Gli ETF sintetici sono in grado di replicare alcuni indici in modo più efficiente e migliore attraverso gli swap. Le asset class quali le materie prime e il mercato monetario sono state rese investibili tramite ETF a swap.

Especially, costs, tax considerations and tracking quality led to the development of this replication method. Synthetic ETFs are able to replicate some indices more efficiently and better through swaps. Asset classes, such as commodities and the money market, were made investable via swap ETFs.

ETF e fondi comuni di investimento: tutte le differenze

Gli ETF sono considerati diversi dai fondi comuni di investimento, che normalmente non sono negoziati in borsa e vengono scambiati solo una volta al giorno dopo la chiusura dei mercati.

Gli ETF sono offerti su diverse asset class, dagli investimenti tradizionali ai cosiddetti asset alternativi come le materie prime o le valute. Inoltre, gli ETF tendono a essere più convenienti e più liquidi rispetto ai fondi comuni. Gli ETF fanno parte degli Exchange Traded Products, o ETP (Prodotti negoziati in borsa).

Quali sono i benefici e i vantaggi degli ETF?

Facilità di negoziazione 

Gli ETF possono essere acquistati e venduti tramite qualsiasi broker online economicamente vantaggioso che tratti azioni.

Elevata liquidità

Gli ETF possono essere scambiati in qualsiasi momento durante il normale orario di mercato, a differenza dei fondi tradizionali che vengono scambiati solo una volta al giorno.

Costi ridotti

I costi di gestione sono bassi rispetto ai fondi attivi.

Semplici da capire 

L'investimento in azioni di singole società è meglio lasciarlo ai professionisti, ma anche i fondi attivi possono richiedere ricerche approfondite e in ogni caso non si è mai sicuri di come il gestore gestisca il denaro investito. Gli ETF, invece, mirano ad allinearsi a un indice, il che li rende investimenti facilmente comprensibili.

Ampia scelta

Ci sono più di 8500 ETF quotati in tutto il mondo, pertanto è possibile ottenere un’esposizione verso un elevato numero di Paesi, regioni, settori e asset class.  

Diversificazione

L'acquisto di un ETF fornisce un'esposizione immediata all’indice replicato, che può contenere decine, centinaia o addirittura migliaia di titoli. È un modo efficiente per ottenere un'esposizione ben diversificata verso diverse asset class.

Generazione di reddito

Molti ETF pagano dividendi derivanti dalle loro partecipazioni in azioni, obbligazioni o proprietà immobiliari, e quindi forniscono un certo reddito. I costi più bassi significano un reddito maggiore per l'investitore.

Prezzo vicino a quello delle attività sottostanti

Il prezzo della maggior parte degli ETF riflette da vicino il valore delle attività che essi detengono. Ciò li differenzia da alcuni prodotti come ad esempio i fondi d'investimento, le cui quote sono spesso scambiate con un premio o uno sconto rispetto alle attività sottostanti e comportano quindi un rischio aggiuntivo.

Facili da trovare

Poiché spesso ci sono più ETF su uno stesso indice, è facile fare un confronto. Gli investitori possono trovare online tutti i dati necessari per confrontare le caratteristiche di costo, rischio e rendimento dei diversi ETF.

Quali sono i rischi legati agli ETF?

Rischi di negoziazione

La mentalità dell’investitore può essere diversa da quella del trader attivo. Quando gli investitori cercano di fare market timing o di selezionare quello che sarà il prossimo settore “caldo”, le negoziazioni frequenti aggiungono costi al portafoglio, eliminando così uno dei vantaggi degli ETF, ovvero le commissioni ridotte.

Rischi di portafoglio

Gli ETF sono spesso utilizzati per diversificare le strategie di portafoglio passive, ma vi sono anche altri casi. Ogni portafoglio presenta diversi tipi di rischio, dal rischio di mercato al rischio politico, fino al rischio d'impresa. Con l'ampia disponibilità di ETF specializzati, è facile aumentare il rischio in tutte le aree e quindi il rischio complessivo di un portafoglio.

Tracking error

La differenza tra i rendimenti dell'ETF e dell'indice target è nota come tracking error. Nella maggior parte dei casi il tracking error è molto ridotto, di solito inferiore all’1%, tuttavia molteplici fattori possono talora determinare un divario di diversi punti percentuali tra l'ETF e il suo indice di riferimento. Per evitare che ciò accada, gli investitori in indici dovrebbero capire come possono svilupparsi questi divari.

Educazione Finanziaria: continua a leggere