Gli Exchange Traded Notes (ETN) sono titoli di debito non garantiti che replicano un indice di titoli sottostante e sono scambiati sulle principali borse valori.
Come funziona un ETN?
Un ETN è generalmente emesso da istituti finanziari e basa il suo rendimento su un indice di mercato. Gli ETN hanno molto in comune con le obbligazioni e alla scadenza pagano il rendimento dell'indice che replicano, tuttavia non corrispondono interessi come le obbligazioni e i loro prezzi oscillano come quelli delle azioni.
Alla scadenza di un ETN, l'istituto finanziario preleva le commissioni e corrisponde quindi all'investitore una somma in contanti in base alla performance dell'indice sottostante. Poiché gli ETN sono negoziati sulle principali borse valori come le azioni, gli investitori possono acquistarli e venderli guadagnando dalla differenza tra i prezzi di acquisto e di vendita, al netto di eventuali commissioni. Gli ETN sono una sottocategoria del gruppo degli ETP (Exchange Traded Products).
Qual è la differenza tra ETF e ETN?
Gli ETFpossiedono i titoli dell'indice che replicano. Per esempio, un ETF che replica l'indice S&P 500 possiede tutti i 500 titoli dell'indice S&P. Gli ETN non forniscono agli investitori la proprietà dei titoli, ma si limitano a corrispondere il rendimento prodotto dall'indice. Di conseguenza, gli ETN sono simili a titoli di debito.
Un'altra caratteristica importante degli ETF (e dei fondi comuni di investimento) è che sono giuridicamente distinti dalla società che li gestisce, essendo strutturati come "società di investimento", "società in accomandita" o "trust" separati. Ciò è importante perché anche se la società capogruppo dietro l'ETF fallisce, le attività dell'ETF stesso sono completamente separate e gli investitori continueranno a possedere le attività detenute dall'ETF. Gli ETN sono diversi: invece di essere un pool indipendente di titoli, un ETN è un'obbligazione emessa da una grande banca o da un altro istituto finanziario che promette di pagare ai detentori il rendimento di un indice per un certo periodo di tempo e di restituire il capitale dell'investimento alla scadenza. Tuttavia, se succede qualcosa alla società emittente e questa non è in grado di mantenere la promessa di pagamento, i detentori di ETN possono subire una perdita totale o ritrovarsi con un ammontare di valore assai inferiore rispetto all’investimento iniziale.
Un'altra differenza importante è che gli ETN (a differenza degli ETF) non sono supervisionati da un consiglio di amministrazione incaricato di tutelare gli investitori. Le decisioni sulla gestione di un ETN sono invece assunte esclusivamente dall’emittente, sulla base delle regole stabilite nel prospetto informativo dell’ETN e nei relativi Pricing Supplement. In alcuni casi, gli emittenti di ETN possono intraprendere attività di trading per conto proprio che sono contrarie agli interessi degli investitori.
Quali sono i vantaggi degli ETN?
Tassazione*
Poiché gli ETN non detengono alcun titolo in portafoglio, non vengono corrisposti dividendi o interessi agli investitori per il periodo in cui possiedono l'ETN. Il valore dei dividendi è incorporato nel rendimento dell'indice, ma non viene distribuito regolarmente all'investitore. Pertanto, a differenza di molti fondi comuni ed ETF che distribuiscono regolarmente dividendi, gli investitori in ETN non sono soggetti a imposte sulle plusvalenze a breve termine. Quando l'investitore vende l'ETN, è soggetto a un'imposta sulle plusvalenze a lungo termine. L'evento imponibile si verifica solo quando l'investitore vende l'ETN. Con gli ETF tradizionali, un detentore a lungo termine sarebbe soggetto ogni anno all'imposta sulle plusvalenze. La possibilità di incrementare significativamente i rendimenti evitando le imposte annuali sui dividendi rappresenta un enorme vantaggio offerto dagli ETN.
Tracking error ridotto
In teoria, un ETF dovrebbe fornire agli investitori l'esatto rendimento dell'indice che replica, al netto del coefficiente di spesa. Ma a volte la differenza tra l'ETF e il suo indice supera il coefficiente di spesa. Questa differenza extra tra il rendimento del portafoglio e il valore dell'indice è chiamata tracking error. Il tracking error può essere un problema significativo per gli ETF che non sono in grado di detenere tutte le componenti di un indice di riferimento, in quanto sono troppe e/o illiquide. Di conseguenza, il valore dell'ETF e quello dell'indice di riferimento possono divergere. Al contrario, l'emittente dell'ETN promette di corrispondere l'intero valore dell'indice, qualunque cosa accada, al netto del coefficiente di spesa.
Accesso al mercato
Gli ETN portano la tecnologia dell’ingegneria finanziaria delle banche d'investimento all'investitore retail, fornendo accesso a mercati e strategie complesse da cui i prodotti d'investimento retail convenzionali rimangono esclusi. Nel 2011, ad esempio, Barclays Bank ha emesso ETN che consentivano agli investitori di trarre profitto dall'aumento della volatilità del mercato azionario.
Quali sono i rischi legati agli ETN?
Rischio di credito
Gli ETN si basano sul merito di credito degli emittenti, proprio come le obbligazioni non garantite. In caso di inadempienza dell'emittente, chi ha investito in ETN potrebbe ricevere una cifra irrisoria o nulla; gli investitori dovrebbero inoltre tenere presente che il rischio di credito può cambiare rapidamente.
Rischio di liquidità
L'attività di trading degli ETN varia notevolmente. Per gli ETN con un'attività di trading molto bassa, gli spread denaro-lettera possono essere eccezionalmente ampi.
Rischio di emissione
A differenza degli ETF, per i quali l'offerta di azioni in circolazione varia in risposta alla domanda degli investitori, gli ETN sono creati solo dai loro emittenti, che di fatto emettono nuovo debito ogni volta che creano quote aggiuntive. Talvolta, gli emittenti potrebbero non essere in grado di creare nuovi titoli senza violare i requisiti patrimoniali stabiliti dalle autorità di regolamentazione bancaria. Gli investitori che acquistano gli ETN a premio (ossia pagano un prezzo superiore al valore del titolo in base alla performance dell'indice o dell'attività sottostante) rischiano di perdere denaro quando l'emissione riprende e il premio si esaurisce, o se il titolo viene richiamato dall'emittente che restituisce solo il valore indicativo.