L’impegno delle aziende internazionali in Cina

A margine della Greater China Conference (GCC), una chiacchierata con le Camere di commercio di Stati Uniti ed Europa sugli investimenti delle aziende internazionali Cina

China 22 feb 2023 11 minuti di lettura
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Hayden Briscoe Raymond Yin

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  • Secondo le nostre stime, il 75% delle aziende statunitensi che operano in Cina ha continuato a conseguire utili durante la pandemia, con risultati migliori per le società che vendono i propri prodotti in Cina rispetto a quelle che operano nella supply chain e vendono i loro prodotti all'estero.
  • Le aziende europee sono in Cina per restarci, e grazie alla riapertura sono pronte ad avviare nuovi affari, nuove collaborazioni e nuovi partenariati nel Paese.
  • Localizzare l’attività può essere impegnativo e dispendioso. Le società europee e americane che hanno le dimensioni e i vantaggi di scala per assorbire i costi stanno seguendo questa strada, mentre le aziende più piccole preferiscono adottare un approccio più attendista.
  • Per affermarsi in Cina, un’azienda dev’essere pronta a operare in condizioni di incertezza. Molte normative cinesi sono ancora in fase di definizione ed è importante comprendere sia la lettera che lo spirito della legge.
  • È difficile prevedere i tempi esatti della ripresa economica cinese, ma è chiaro che lo scenario peggiore è stato evitato. Le misure adottate dalla People's Bank of China hanno ridotto in modo significativo il rischio di coda, aumentando le probabilità che il sistema bancario cinese si mantenga forte e solido, pronto a fornire ulteriore sostegno all'economia.
  • È nell'interesse della Cina e degli Stati Uniti trovare le modalità per collaborare gestendo le differenze che li separano; ci auguriamo che i due governi cerchino di migliorare le relazioni tra i rispettivi Paesi.

A margine della Greater China Conference (GCC), Hayden Briscoe e i suoi ospiti hanno parlato degli investimenti delle aziende internazionali in Cina e dei loro piani per il 2023 e oltre. Le multinazionali riconoscono le dimensioni e le potenzialità del mercato cinese e sono consapevoli dell'importanza di essere presenti in Cina, ma i costi d’impresa sono indubbiamente aumentati negli ultimi anni. Bruno Weill, vicepresidente nazionale della Camera di commercio dell'Unione europea in Cina, ed Eric Zheng, presidente della Camera di commercio americana a Shanghai, hanno condiviso i punti di vista delle aziende americane ed europee e le loro esperienze sul campo a Shanghai e Pechino, in un momento in cui la Cina sta accelerando la riapertura per tornare a concentrarsi sull'economia.

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