A-share cinesi: quattro fattori chiave (in 60 secondi)

  • Il mercato delle azioni cinesi di classe A è dominato dagli investitori retail. Questi ultimi in genere detengono i titoli per periodi più brevi e ciò può contribuire ad alimentare elevati livelli di turnover e volatilità dei mercati;
  • Gli investitori possono individuare maggiori opportunità nelle aziende cinesi sul mercato delle A-share che non sui mercati “offshore” come quello delle azioni di classe H di Hong Kong e degli ADR negli USA – soprattutto nei settori in rapida crescita come l’IT, la Salute e i Consumi;
  • Rispetto ai mercati d’oltremare, le A-share presentano bassi livelli sia di ricerca che di correlazione;
  • Le azioni cinesi di classe A possono rappresentare un valido strumento per integrare le strategie multi-asset in Cina poiché offrono vantaggi di diversificazione, un ampio ventaglio di opportunità e dovrebbero beneficiare di un aumento dei flussi degli investitori grazie all’inclusione delle A-share negli indici globali

Anche se le azioni cinesi di classe A sono il terzo listino del mondo per capitalizzazione di mercato1|2, gli investimenti da parte degli investitori globali restano scarsi e le A-share rappresentano solo il 5,16% dell’MSCI All Cap World Index3.

A-share cinesi sempre più importanti

Ma le cose cambiano.

Il programma Stock Connect ha reso accessibile il mercato delle A-share cinesi e il processo d’inclusione dell’indice ha aggiunto questi titoli per fasi e con fattori d’inclusione differenti.

Oggi gli investitori globali stanno aumentando le partecipazioni nelle A-share della Cina continentale ma, gli investitori nuovi sul mercato delle azioni cinesi di classe A, che cosa devono sapere?

A-share cinesi detenute dagli investitori internazionali, gennaio 2016-giugno 2020 (in migliaia di miliardi di RMB)

Fonte: Banca Popolare Cinese, luglio 2020

Ecco quattro caratteristiche chiave:

1. Il mercato delle A-share cinesi è trainato dagli investitori retail

Partendo dalla base degli investitori, i mercati delle A-share cinesi di Shanghai e Shenzhen sono dominati dagli investitori retail che, secondo le stime, incidono per circa l’80% sul turnover del mercato4.

Confronto fra le basi d’investitori

Borse di Shanghai, Shenzhen e Hong Kong (% di mercato), 2018

Fonte: UBS, settembre 2019

Ciò significa che l’universo delle A-share cinesi differisce da quello di altri mercati più sviluppati, come gli USA e il Regno Unito, in cui dominano grandi investitori istituzionali, in generale trainati dai fondamentali e con orizzonti d’investimento di più lungo periodo.

Rispetto agli investitori istituzionali, gli investitori retail nei mercati delle A-share tendenzialmente detengono i titoli per periodi più brevi, entrando e uscendo con maggiore frequenza dalle posizioni. 

Ciò spiega perché le azioni cinesi di classe A mostrano livelli di volatilità superiori rispetto ad altri mercati nel mondo.

L’elevata volatilità può rappresentare una sfida per gli investitori passivi ma può anche creare un’opportunità per le strategie attive.

Gli investitori attivi possono trarre vantaggio dalle opportunità derivanti dal mispricing che risulta dai periodi di volatilità. Questi investitori, attenti ai fondamentali, alla ricerca sulle aziende e i settori, che beneficiano di fonti d’informazione non convenzionali e puntano a individuare i leader dell’industria nel lungo termine, possono trovare la giusta ricompensa sul mercato delle A-share cinesi.

Gli investitori retail nei mercati delle A-share cinesi tendenzialmente detengono i titoli per periodi più brevi, entrando e uscendo con maggiore frequenza dalle posizioni.

Ciò spiega perché le azioni cinesi di classe A mostrano livelli di volatilità superiori rispetto ad altri mercati nel mondo.

Volatilità azionaria annualizzata: benchmark di mercato a confronto (USD - %), febbraio 2002-novembre 2019

Fonte: Bloomberg, gennaio 2020

2. Il mercato delle A-share cinesi è vasto e offre più opportunità rispetto ai mercati offshore

Nell’universo azionario della Cina, il mercato delle A-share, includendo sia Shenzhen che Shanghai, è chiaramente il più grande per gli investitori.

Ubicazione delle società quotate nell’universo azionario della Cina, luglio 2020

Fonte: HKEx, Top Foreign Stocks, luglio 2020

Oltre alle dimensioni, il mercato delle A-share cinesi offre agli investitori un ventaglio ben più ampio di opportunità.

Ciò è evidente se si confronta il numero decisamente maggiore di titoli nel benchmark MSCI China A con il numero di titoli presenti nel benchmark MSCI China, soprattutto nei settori in rapida crescita come IT, Salute e Consumi.

Anche se il benchmark MSCI China include titoli azionari sia onshore che offshore, la maggior parte è offshore.

Pertanto, gli investitori che ricercano una solida esposizione diversificata sulla Cina potrebbero perdere delle opportunità senza un’allocazione nel mercato delle A-share cinesi.

Mercati onshore/offshore a confronto (n° di titoli)

Fonte: MSCI, Factset, dati a fine aprile 2018

3. Le A-share sono relativamente poco sottoposte a ricerca

Il mercato delle A-share è comparativamente oggetto di scarsa ricerca, con circa il 70% delle aziende coperto da tre analisti o meno, secondo una ricerca condotta da Reuters.

Inoltre, solo una quota ridotta del mercato totale, stimata tra le 300 e le 400 società5, ha una copertura in lingua inglese. Ciò significa che il ventaglio di opportunità visibili per gli investitori globali resta esiguo.

Crediamo che questi fattori creino opportunità per i gestori attivi con capacità in loco nel Paese del Dragone, in grado di scoprire opportunità di investimento sottovalutate nell’universo delle A-share.

E’ proprio in quest’area che la nostra presenza in Cina e il nostro approccio attivo alla selezione titoli, di tipo bottom-up e che si avvale di preziosi insight “in loco”, può fare la differenza. Crediamo che questo approccio attivo possa rivelare opportunità sottovalutate e creare il potenziale per sovraperformare i competitor.

Copertura da parte degli analisti di società con una capitalizzazione di mercato pari a 500mln USD, settembre 2019

Fonte: Reuters Eikon; UBS HFS, al 12 settembre 2019. L’universo si basa su società con capitalizzazione di mercato >=500mln USD e un turnover medio giornaliero >=0,5mln USD. L’universo si basa su titoli quotati in Giappone, Cina, Stati Uniti, Paesi inclusi nell’MSCI AC Asia, Paesi inclusi nell’MSCI AC Europe. La copertura degli analisti si basa su Reuters Eikon.

4. Le A-share cinesi hanno una bassa correlazione con i mercati d’oltremare

Le A-share cinesi hanno dimostrato, nel tempo, una bassa correlazione con i mercati internazionali.

Ciò a causa di svariati fattori, tra cui la bassa titolarità da parte degli investitori esteri, i controlli sull’accesso degli investitori in passato e la composizione della base degli investitori.

Inoltre, le società quotate nei mercati delle A-share cinesi sono più esposte ai trend nazionali che non a quelli esteri. Tale fattore è stato particolarmente rivelatore negli ultimi anni, quando i timori riguardo alle tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e la Cina hanno gravato sulle prospettive delle società con un’elevata esposizione al commercio estero e al mercato statunitense.

È possibile che tali fattori s’indeboliscano nel corso del tempo, soprattutto se – come ci si aspetta- il mercato delle A-share cinesi continuerà ad aprirsi e aumenterà la presenza degli investitori globali.

Tuttavia, servirà del tempo e ci aspettiamo che la bassa correlazione con il mercato delle A-share cinesi continui nel prossimo futuro, offrendo così costanti vantaggi di diversificazione.

Benchmark globali: correlazione con l’MSCI China A e l’MSCI World, febbraio 2002-novembre 2019

Fonte: Bloomberg, dicembre 2019

Fonti:


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