Autori
Evan Brown Louis Finney

Temi in focus

  • Il 2022 si preannuncia come uno dei peggiori anni mai registrati per i portafogli 60/40.
  • Il lato positivo è che i rendimenti attesi per il futuro sono migliorati sostanzialmente rispetto a metà anno 2021.
  • Da luglio 2021, il nostro rendimento atteso annuo a cinque anni per un portafoglio 60/40 è aumentato dal 3,3% al 7,2% in termini nominali e dall'1,2% al 4,4% in termini reali.
  • Le migliori valutazioni dei titoli azionari, le cedole più elevate del reddito fisso e l’attesa regressione verso la media del dollaro nel tempo sono le principali cause del miglioramento delle nostre proiezioni di rendimento.

Partiamo dalle cattive notizie: la performance delle attività finanziarie è stata estremamente negativa nel 2022, con un rendimento totale dell’azionario globale pari a -25% nei primi nove mesi dell'anno. Anche le obbligazioni sovrane e il credito non sono andati molto meglio a livello globale, con rendimenti totali del -21% nello stesso periodo.

La correlazione negativa tra azioni e obbligazioni che ha prevalso per gran parte degli ultimi 25 anni, contribuendo a semplificare la costruzione dei portafogli, si è invertita di fronte al persistere di un'inflazione elevata e alle aggressive campagne di inasprimento delle banche centrali. A metà ottobre, il rendimento da inizio anno di un portafoglio con una ponderazione del 60% in azioni statunitensi e del 40% in Treasury USA sfiora quota -20% (v. Grafico 1). Solo in tre occasioni la performance annuale di questa struttura di portafoglio tradizionale è risultata peggiore, e risalgono tutte a più di ottant’anni fa.

Siamo consapevoli che le prospettive macroeconomiche a breve termine sono insolitamente incerte, con un'inclinazione negativa dell'attività economica, tuttavia riteniamo che i fattori inflazionistici, di crescita e geopolitici che hanno provocato problemi di mercato nel 2022 stiano aumentando la potenziale remunerazione per gli investitori di medio e lungo termine disposti a sopportare questi rischi. È questa la notizia positiva sui mercati negativi.

Sviluppiamo le aspettative sul mercato dei capitali, che sono proiezioni sull'andamento delle diverse asset class nell'arco di cinque anni, in base alle nostre ipotesi di crescita, inflazione, politica monetaria e ad altri fattori macro fondamentali. Queste stime indicano che oggi il contesto d’investimento è molto più interessante rispetto a 12-15 mesi fa. Nel nostro scenario di base, i rendimenti annuali a cinque anni attesi per un portafoglio globale 60/40 sono ora del 7,2%, contro il 3,3% del luglio 2021, mentre i rendimenti reali (cioè corretti per l'inflazione) si attestano al 4,4% rispetto all'1,2% (Figura 2).

Si tratta dell’outlook più favorevole per i rendimenti almeno dal quarto trimestre del 2018.

Figura 1: Il 2022 è stato uno dei peggiori anni mai registrati per i portafogli 60/40.

Grafico con percentuale su asse y e anni (intervalli di 5) da 1901 a 2021 su asse x
Fonte: UBS-AM, Goldman Sachs Investment Research Division, al 18 ottobre 2022. Basato sulla performance dell’S&P 500 e del Treasury USA a 10 anni, ribilanciata giornalmente.

Il grafico mostra che il 2022 è stato uno dei peggiori anni mai registrati per la performance dei portafogli 60/40.

Figura 2: Storico dei rendimenti annuali attesi a cinque anni per un portafoglio globale 60/40

Grafico con ritorni geometrici a 5 anni sull’asse y e semestri da dicembre 2018 a giugno 2022
Fonte: UBS-AM, al 18 ottobre 2022. Nota: l'asse delle ordinate mostra il rendimento geometrico annuale a 5 anni (%) in termini di USD. I rendimenti nominali sono in dollari correnti, mentre quelli reali sono corretti per l'inflazione. Gli indici di riferimento sono MSCI All Country World Index (USD senza copertura) e Bloomberg Global Agg (USD con copertura).

Il grafico mostra lo storico dei rendimenti annuali attesi a cinque anni per un portafoglio globale 60/40.

Principali modifiche alle nostre ipotesi

La causa principale dell’aumento dei rendimenti attesi in tutte le asset class è il miglioramento delle valutazioni rispetto a quelle espresse nelle nostre ipotesi sul mercato dei capitali a partire dalla metà del 2021. Valutazioni più favorevoli, pur mantenendo un outlook simile per l'attività reale, comportano naturalmente aspettative di rendimento più elevate, a parità di condizioni. Il nostro rendimento atteso sulla liquidità è aumentato notevolmente, da meno dell'1% al 3,7%, a seguito dei consistenti aumenti dei tassi di interesse da parte delle banche centrali. L'entità dell'inasprimento monetario è collegata a un’altra variazione nelle nostre stime: l’outlook di inflazione medio su questo orizzonte, passato dal 2% circa a quasi il 3%. È importante notare che se da un lato le pressioni più forti sui prezzi contribuiscono a migliorare i rendimenti nominali attesi, dall'altro anche i rendimenti reali attesi (corretti per l'inflazione) delle varie asset class sono migliorati in modo significativo.

Come formuliamo le nostre aspettative sul mercato dei capitali?

UBS-AM mantiene una serie di ipotesi di equilibrio a lungo termine per la crescita economica e l'inflazione e una matrice di covarianza relativa alla performance attesa di 108 diverse asset class, considerate singolarmente e in relazione tra loro, dato questo mix di crescita e inflazione.

Questi risultati ci permettono di sviluppare un portafoglio di equilibrio a lungo termine ideale. Per il processo di asset allocation su un orizzonte più intermedio, la costruzione del portafoglio può essere ulteriormente affinata sviluppando una serie di aspettative cicliche a breve termine (in questo caso, a cinque anni) sulle prospettive di importanti variabili macroeconomiche, quali i tassi ufficiali delle banche centrali, l'inflazione, la crescita reale e le oscillazioni valutarie. Queste stime sono messe a punto attraverso una combinazione di prezzi di mercato correnti, dati storici su performance e correlazione e giudizio di esperti.

Il nostro modello di valutazione proprietario (ValMod) utilizza un approccio basato sull’attualizzazione dei flussi di cassa per determinare un "valore equo" per le diverse classi e i vari sottogruppi di attività.

I valori attesi in termini di cash rate, rendimento del capitale, valore contabile e premi per il rischio sono gli input chiave utilizzati per determinare il valore equo. Stabiliamo quindi una timeline relativa al tempo necessario affinché un determinato asset converga verso questo valore equo. La sovrapposizione tra questo processo di regressione verso la media e le nostre ipotesi cicliche di crescita e inflazione porta alla definizione delle aspettative di rendimento a cinque anni.

Figura 3: Rendimenti attesi a cinque anni: allora e adesso

Sensibile miglioramento dei rendimenti attesi da metà 2021

Grafico a barre con su asse y percentuali e asse x i rendimenti mostrati in termini di USD. Gli indici di riferimento per queste asset class sono l’MSCI All-Country World Index (unhedged USD), Bloomberg Global Treasuries (hedged USD), Bloomberg Global Credit (hedged USD), 3-Month Treasury Bill, e US Consumer Price Index
Fonte: UBS-AM, al 30 settembre 2022. Nota: i rendimenti sono espressi in USD. Gli indici di riferimento per queste asset class sono l'MSCI All Country World Index (USD senza copertura), il Bloomberg Global Treasuries (USD con copertura), il Bloomberg Global Credit (USD con copertura), il Treasury Bill a 3 mesi e l'indice dei prezzi al consumo degli Stati Uniti.

Il grafico mostra il confronto dei rendimenti attesi a cinque anni a luglio 2021 e a settembre 2022. Si nota un sensibile miglioramento dei rendimenti attesi da metà 2021.

Le valute rappresentano un altro aspetto fondamentale. Il dollaro statunitense è diventato ancora più costoso nell'ultimo anno, il che, secondo le nostre proiezioni, aumenta il deprezzamento atteso nel tempo con il suo progressivo ritorno al valore equo. Riteniamo che questo processo sia destinato a incrementare i rendimenti per gli investitori in dollari che detengono asset internazionali su un orizzonte di cinque anni.

Aspettative di rendimento

Per quanto riguarda le principali asset class liquide (azioni, titoli governativi e credito), le nostre previsioni di base per i rendimenti attesi sono sensibilmente più alte a settembre 2022 in confronto a luglio 2021 (Grafico 3). Il miglioramento del profilo di rendimento è più evidente negli asset che pagano una cedola, ossia titoli governativi e credito, in funzione del punto di partenza più elevato per i tassi privi di rischio.

La fine dell'era TINA (“There Is No Alternative”, non ci sono alternative oltre alle azioni) non è tanto una cattiva notizia per le azioni, quanto una buona notizia per le prospettive dei portafogli multi asset. Adesso è possibile ottenere una diversificazione e al tempo stesso aspettarsi rendimenti positivi dalle varie asset class. Il fatto che siamo entrati in un regime in cui si può guadagnare in molti modi diversi è uno sviluppo forse meglio illustrato dalla diminuzione dello stock di debito a rendimento negativo a livello globale (Figura 4).

Analisi di scenario

Il nostro approccio prevede inoltre l’analisi della sensibilità delle nostre aspettative di rendimento a diversi mix di crescita e inflazione su un orizzonte temporale di due e cinque anni:

  • Recessione profonda: inflazione più bassa, crescita inferiore (o negativa).
  • Stagflazione: periodo prolungato di inflazione superiore al trend e crescita inferiore al trend.
  • Goldilocks: attenuazione dell'inflazione e crescita superiore al trend.
  • Reflazione: inflazione superiore al trend e crescita superiore al trend.

Come illustrato nella sezione precedente, per il portafoglio globale 60/40 la nostra proiezione di base prevede un rendimento nominale atteso annuo del 7,2% e un rendimento reale atteso annuo del 4,4% per i prossimi cinque anni. Su un orizzonte a due anni, tuttavia, la gamma dei possibili esiti rimane ampia. Negli scenari goldilocks e reflazione, i rendimenti reali attesi dovrebbero attestarsi su valori elevati a una cifra (a doppia cifra in termini nominali), ma in caso di recessione profonda o stagflazione i rendimenti reali attesi sono negativi.

Su un orizzonte temporale di cinque anni, la stagflazione è l'unico scenario in cui i rendimenti reali attesi sono negativi (-5,8%), con una prolungata correlazione positiva tra azioni e obbligazioni che mette a dura prova la performance di tutte le componenti del portafoglio. I rendimenti annuali reali attesi a cinque anni sono lievemente positivi anche in caso di recessione profonda (0,2%), mentre i rendimenti reali annui si attestano rispettivamente al 5% e al 7% negli scenari goldilocks e reflazione.

Figura 4: La scomparsa del debito globale a rendimento negativo

Grafico con trilioni di dollari sull’asse y e anni da 2017 a 2022 su asse x
Fonte: UBS AM, Bloomberg. Dati al 24 ottobre 2022

Il grafico mostra il confronto dei rendimenti attesi a cinque anni a luglio 2021 e a settembre 2022. Si nota un sensibile miglioramento dei rendimenti attesi da metà 2021.

Rendimenti attesi a 2 anni per scenario in termini di USD: 30 settembre 2022

Valori nominali

Rendimenti attesi a 2 anni in termini di USD: 30 settembre 2022

-

Rendimento iniziale

Recessione profonda

Stagflazione

Goldilocks

Reflazione

Inflazione

-

1,2%

6,0%

2,7%

5,0%

Crescita economica

-

0,5%

0,7%

3,0%

3,0%

Crescita nominale

-

1,8%

6,8%

5,8%

8,2%

Liquidità

3,3%

2,3%

3,8%

3,2%

3,8%

Obbligazioni gov. globali

2,9%

9,8%

-0,1%

2,9%

-0,9%

Obbligazioni soc. globali

5,4%

6,8%

2,6%

5,9%

5,6%

Azionario globale

-

-15,4%

-15,0%

18,1%

19,6%

Portafoglio 60/40

-

-4,9%

-8,2%

12,6%

12,5%

Valori reali

Rendimenti attesi a 2 anni in termini di USD: 30 settembre 2022

-

Recessione profonda

Stagflazione

Goldilocks

Reflazione

Inflazione

-

-

-

-

Crescita economica

-

-

-

-

Crescita nominale

-

-

-

-

Liquidità

1,0%

-2,1%

0,4%

-1,1%

Obbligazioni gov. globali

8,5%

-5,8%

0,1%

-5,6%

Obbligazioni soc. globali

5,5%

-3,2%

3,1%

0,6%

Azionario globale

-16,5%

-19,8%

15,0%

13,9%

Portafoglio 60/40

-7,1%

-13,7%

9,6%

7,3%

Rendimenti attesi a 5 anni per scenario in termini di USD: 30 settembre 2022

Valori nominali

Rendimenti attesi a 5 anni in termini di USD: 30 settembre 2022

-

Rendimento iniziale

Recessione profonda

Stagflazione

Goldilocks

Reflazione

Inflazione

-

1,3%

6,0%

2,0%

5,0%

Crescita economica

-

1,1%

1,2%

3,0%

3,0%

Crescita nominale

-

2,5%

7,3%

5,1%

8,2%

Liquidità

3,3%

1,3%

4,6%

3,0%

4,8%

Obbligazioni gov. globali

2,9%

4,0%

1,0%

2,5%

0,5%

Obbligazioni soc. globali

5,4%

5,4%

4,0%

5,3%

4,6%

Azionario globale

-

-1,7%

-1,6%

12,4%

15,1%

Rendimento portafoglio 60/40

-

1,6%

0,4%

9,0%

10,0%

Valori reali

Rendimenti attesi a 5 anni in termini di USD: 30 settembre 2022

-

Recessione profonda

Stagflazione

Goldilocks

Reflazione

Inflazione

-

-

-

-

Crescita economica

-

-

-

-

Crescita nominale

-

-

-

-

Liquidità

0,0%

-1,3%

1,0%

-0,2%

Obbligazioni gov. globali

2,7%

-4,7%

0,5%

-4,3%

Obbligazioni soc. globali

5,3%

-1,8%

3,2%

-0,4%

Azionario globale

-3,0%

-7,2%

10.2%

 

9,6%

Rendimento portafoglio 60/40

0,2%

-5,8%

7,0%

5,0%

Implicazioni per l'asset allocation tattica

Le nostre aspettative a cinque anni sul mercato dei capitali inviano un messaggio chiaro: le difficoltà del 2022 potrebbero gettare le basi per guadagni migliori in futuro. Lo scenario d’investimento a medio e lungo termine è molto più interessante oggi rispetto alla metà del 2021, tuttavia il nostro orizzonte temporale di asset allocation tattica, da 3 a 12 mesi, ci impone di utilizzare un filtro a più breve termine per valutare le potenziali opportunità.

Il nostro obiettivo è quello di utilizzare un mix di analisi quantitativa e qualitativa, bilanciando le tradizionali dinamiche del ciclo economico con le caratteristiche uniche del contesto attuale, per aggiungere alfa attraverso il posizionamento tattico all'interno delle singole classi d’investimento e tra le diverse asset class. Come già evidenziato, la gamma di aspettative di rendimento delle varie asset class in diversi scenari macroeconomici rimane ampia, in particolare su orizzonti di breve termine. Manteniamo un posizionamento relativamente cauto, con una posizione neutrale su azioni, credito e duration, e preferiamo settori e regioni del mercato azionario più difensivi e aciclici.

E sebbene quest'anno sia stato impossibile trovare un posto in cui nascondersi in settori quali le azioni globali, le obbligazioni sovrane e il credito, manteniamo un'esposizione verso il dollaro -USA e le materie prime. Questi due segmenti hanno registrato una buona performance nei primi nove mesi dell’anno, guadagnando il 14% ciascuno, e dovrebbero continuare a offrire proprietà di diversificazione, in particolare in regimi potenzialmente dirompenti per gli asset di rischio.

Attrattività delle asset class (ACA)

Il grafico seguente illustra le view del nostro team di asset allocation sull’attrattività complessiva delle asset class al 25 ottobre 2022. I riquadri colorati a sinistra indicano il nostro segnale complessivo per le azioni, i tassi e il credito a livello globale. Gli altri rating si riferiscono all’attrattività relativa di alcune regioni nell’ambito dei segmenti azioni, tassi, credito e valute. Poiché il grafico non comprende tutte le asset class, il segnale complessivo netto può essere parzialmente negativo o positivo.

Fonte: UBS Asset Management Investment Solutions Macro Asset Allocation Strategy team, al 25 ottobre 2022. Le view, fornite sulla base di un orizzonte di investimento di 3-12 mesi, non riflettono necessariamente l’effettivo posizionamento del portafoglio e sono soggette a variazione.

Asset Class

Asset Class

Segnale complessivo/
relativo

Segnale complessivo/
relativo

La view di UBS Asset Management

La view di UBS Asset Management

Asset Class

Azionario globale

 

Segnale complessivo/
relativo

Grigio

La view di UBS Asset Management

  • Secondo la nostra view, i titoli azionari rimarranno probabilmente in un range di volatilità. Sulla base del premio al rischio azionario, le azioni si confermano costose rispetto alle obbligazioni e le stime su utili e ricavi iniziano a evidenziare un orientamento al ribasso. D’altro canto, il sentiment e il posizionamento appaiono estremamente depressi e la possibilità che le condizioni economiche non siano peggiorate tanto rapidamente come si temeva può essere un catalizzatore sufficiente per una stretta al rialzo nell’azionario globale.
  • In ambito azionario manteniamo un posizionamento prudente, data la probabilità che l’attività economica continui a decelerare, preferendo settori quali l’healthcare e i beni di consumo di base e regioni come gli Stati Uniti e il Regno Unito, che hanno una composizione più difensiva/aciclica. Abbiamo inoltre selezionate posizioni long sulla ciclicità attraverso titoli energetici.

Asset Class

Azionario USA

Segnale complessivo/
relativo

Verde chiaro

La view di UBS Asset Management

  • Le azioni americane sono più acicliche e tendono a sovraperformare quando la crescita globale rallenta.
  • Rispetto agli altri principali mercati sviluppati, riteniamo che negli Stati Uniti la crescita dovrebbe evidenziare una migliore tenuta.
  • Le azioni statunitensi continuano tuttavia a presentare valutazioni a premio, il che potrebbe penalizzare la performance relativa qualora aumentassero ulteriormente le aspettative circa il tasso terminale della Fed per questo ciclo.
  • Per questo motivo, preferiamo esprimere le posizioni di valore relativo in azioni statunitensi senza copertura valutaria.

Asset Class

Azionario dei mercati sviluppati (escl. USA)

Segnale complessivo/
relativo

Rosso chiaro

La view di UBS Asset Management

  • Le azioni dei mercati sviluppati non statunitensi presentano valutazioni interessanti ma sono anche altamente cicliche, inoltre tendono a sottoperfomare in un contesto di decelerazione della crescita globale.
  • Ai titoli giapponesi mancano i catalizzatori che contribuirebbero a ridurre questo divario di valutazione.
  • Le azioni europee sono ancora vulnerabili per il protrarsi della guerra russa all’Ucraina. A nostro parere, il probabile contraccolpo sugli utili dovuto a una flessione dell’economia causata dalle carenze energetiche non è stato ancora pienamente scontato.

Asset Class

Azionario dei mercati emergenti (ME) (escl. Cina)

Segnale complessivo/
relativo

Grigio

La view di UBS Asset Management

  • Preferiamo i mercati emergenti più strettamente legati alle materie prime, in quanto ci aspettiamo che la stabilizzazione della crescita in Cina stimolerà la domanda di commodity.
  • Il Brasile è il nostro mercato preferito nei ME: le valutazioni sono interessanti, la performance relativa ha spazio per recuperare il forte apprezzamento delle materie prime degli ultimi due anni e la banca centrale brasiliana ha inasprito la politica monetaria a sufficienza per controllare l'inflazione, il che le consente maggiore flessibilità per rispondere a un eventuale rallentamento della crescita tagliando i tassi d'interesse.

Asset Class

Azionario cinese

Segnale complessivo/
relativo

Grigio

La view di UBS Asset Management

  • La ripresa economica cinese rimane frenata dalle politiche zero-COVID e dalla persistente debolezza del mercato immobiliare. Non ci aspettiamo grandi inversioni di tendenza su nessuno di questi due fronti nel breve periodo, 
  • tuttavia l’orientamento delle politiche sostiene la crescita, in particolare attraverso la spesa per le infrastrutture che sta aiutando l'attività a stabilizzarsi. Nonostante il marginale miglioramento, è improbabile che la crescita cinese produca importanti ricadute positive sui livelli di attività reale di altri Paesi.
  • Stiamo monitorando attentamente le tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Cina, che comportano rischi di coda sinistra sia per la performance operativa, sia per le valutazioni.

Asset Class

Duration globale

Segnale complessivo/
relativo

Grigio

La view di UBS Asset Management

  • I rendimenti obbligazionari a lungo termine dovrebbero rimanere all’interno di un range di negoziazione a causa dei continui rischi di recessione, associati a pressioni inflazionistiche costantemente elevate e alla tenuta del mercato del lavoro statunitense.
  • L'impegno delle banche centrali verso l’inasprimento dovrebbe portare a un ulteriore appiattimento delle curve dei rendimenti.

Asset Class

Obbligazionario USA

Segnale complessivo/
relativo

Grigio

La view di UBS Asset Management

  • I Treasury USA si confermano il principale bene rifugio a livello mondiale e la prima fonte di rendimento risk-free. La Federal Reserve è pronta a portare i tassi in territorio restrittivo per sedare le pressioni inflazionistiche, anche se questo danneggia il mercato del lavoro e mette a rischio l’espansione. A nostro avviso, la Fed rallenterà a breve il ritmo dell’inasprimento a fronte di segnali di un picco dell'inflazione di fondo, ma l'asticella per tagliare i tassi rimarrà molto alta finché l'inflazione non sarà molto più vicina all'obiettivo.
  • Per i Treasury, il principale rischio di ribasso incentrato sugli Stati Uniti è rappresentato dalla perdurante solidità del mercato del lavoro interno. La mancata diminuzione di molte metriche del mercato del lavoro, nonostante l'aggressivo inasprimento, i prezzi elevati dell'energia e la contrazione dell'attività industriale globale, sta portando a nostro avviso la Federal Reserve a mantenere i tassi d'interesse più alti più a lungo.

Asset Class

Obbligazionario dei mercati sviluppati (escl. USA)

Segnale complessivo/
relativo

Rosso chiaro

La view di UBS Asset Management

  • Al di fuori degli Stati Uniti, le minacce di stagflazione e recessione sono più pronunciate. La Banca centrale europea è uscita rapidamente dalla politica dei tassi d'interesse negativi e ha annunciato ulteriori rialzi nel primo trimestre 2023. Il nuovo strumento di protezione della trasmissione della politica monetaria (Transmission Protection Instrument) mira a comprimere l’ampliamento ingiustificato degli spread periferici rispetto a quelli dei Paesi core attraverso acquisti di asset finalizzati ad aumentare il margine per l’aumento dei tassi.
  • L'intervento della Bank of England sui mercati dei gilt, insieme al cambiamento dei vertici politici, ha sensibilmente ridotto i rischi di coda sinistra per il debito del Regno Unito. Tuttavia, la BOE è già tornata alla vendita di asset e i mercati ritengono che il prossimo anno sarà la banca centrale più restrittiva tra quelle dei mercati sviluppati.
  • Per il momento la politica di controllo della curva dei rendimenti della Bank of Japan compromette l’utilità di buona parte di questo mercato. Le scadenze oltre i 10 anni potrebbero essere vulnerabili se la persistenza dell’inflazione o il necessario inasprimento delle banche centrali dovessero determinare un ulteriore repricing della duration globale.

Asset Class

Debito corporate investment grade (IG) USA

Segnale complessivo/
relativo

Grigio

La view di UBS Asset Management

  • I rendimenti complessivi del debito IG USA sono diventati molto più interessanti dato l’aumento da inizio anno dei tassi risk-free e l’ampliamento degli spread.
  • Tuttavia, la performance convessa tipicamente negativa del credito all’aumentare dei rischi di recessione scontati dal mercato giustifica una certa cautela in termini tattici.

Asset Class

Debito corporate high yield USA

Segnale complessivo/
relativo

Grigio

La view di UBS Asset Management

  • Gli spread high yield si sono notevolmente ampliati da inizio anno, tuttavia non sono prossimi ai livelli osservati al picco dei timori per la crescita nel 2011 e all’inizio del 2016. Rispetto a quei periodi, attualmente i rischi di una recessione globale sono quantomeno altrettanto elevati a nostro parere.

Asset Class

Debito mercati emergenti
Dollaro USA
Valuta locale

Segnale complessivo/
relativo

Grigio

La view di UBS Asset Management

  • Abbiamo una view neutrale sulle obbligazioni dei mercati emergenti denominate in dollari, riconducibile all’equilibrio tra opportunità di carry e rischio di duration, fattori controbilanciati dai rischi di ribasso per la crescita.
  • Un contesto più positivo del carry per le obbligazioni dei mercati emergenti in valuta locale, a seguito dei rialzi dei tassi realizzati nel 2021, ha aumentato la resilienza di questa asset class anche mentre si manifesta l’inasprimento aggressivo della Fed.

Asset Class

Titoli sovrani cinesi

Segnale complessivo/
relativo

Grigio

La view di UBS Asset Management

  • Se prima le obbligazioni cinesi erano considerate titoli ad alto rendimento nel panorama delle principali economie, adesso figurano tra i titoli a basso rendimento, il che riduce in qualche modo l'attrattiva dei titoli governativi. L’appeal delle obbligazioni sovrane cinesi è sostenuto tuttavia dalle loro caratteristiche difensive, non condivise da buona parte dell’universo ME, nonché dal basso beta rispetto agli indici obbligazionari globali. Riteniamo che l’allentamento monetario e l’inflazione interna contenuta dovrebbero evitare forti pressioni al rialzo sui rendimenti nei prossimi 3-12 mesi.

Asset Class

Valuta

Segnale complessivo/
relativo

 

La view di UBS Asset Management

  • Crediamo che il dollaro USA sia ben posizionato per rimanere a livelli elevati, se non rafforzarsi ulteriormente. Nell’immediato non dovrebbero emergere catalizzatori positivi per il resto del mondo, in particolare non è prevista la fine della politica cinese dello zero-COVID. È inoltre improbabile che il mercato del lavoro o l'inflazione statunitense si indeboliscano a tal punto da indurre la Federal Reserve a invertire la rotta rispetto ai suoi piani di mantenimento dei tassi in territorio restrittivo.
  • Alcune valute dei mercati emergenti, come il BRL, potrebbero sovraperformare le valute asiatiche cicliche e selezionati esportatori di materie prime del G10, dato il carry interessante.

 

Fonte: UBS Asset Management. Al 25 ottobre 2022. Le view, fornite sulla base di un orizzonte di investimento di 3-12 mesi, non riflettono necessariamente l’effettivo posizionamento del portafoglio e sono soggette a variazione.

1MSCI ACWI Index, Bloomberg Global Aggregate Treasuries Total Return Index, Bloomberg Global Agg Credit Total Return Index

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