Obbligazioni e inflazione, belli e dannati
In questa edizione di Bond Bites, Jonathan Gregory, Head of Fixed Income UK, analizza il potenziale impatto dell’aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse sui mercati del reddito fisso.
In sintesi
In sintesi
- Lo status di porto sicuro solitamente riconosciuto ai titoli di stato in momenti di crisi non è risultato molto evidente nei primi giorni della guerra in Ucraina.
- La Federal Reserve statunitense ha dichiarato apertamente che la sua priorità è riportare l’inflazione sotto controllo.
- Realizzare un “soft landing” (ovvero bassa disoccupazione e inflazione nuovamente allineata al target) in un quadro di inflazione elevata e crescita economica vivace non sarà facile e richiederà tassi più elevati di quelli attualmente attesi.
- Ma sono all’opera anche forze deflazionistiche. E questo potrebbe significare che la Fed sta iniziando a inasprire la sua politica proprio mentre l’economia inizia ad affrontare i primi venti contrari. Questo comporta il rischio di un crollo deflazionistico in seguito?
- Nel complesso riteniamo che il rischio per il mercato obbligazionario sia orientato verso rendimenti superiori, pertanto abbiamo mantenuto il sottopeso sulle obbligazioni.
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