Zurigo, 14 giugno 2016 – L’Indice Previdenza UBS Svizzera calcolato su base trimestrale (cfr. grafico 1) illustra la condizione del sistema di previdenza svizzero. Con i suoi quattro sottoindici sviluppo economico, demografia, finanze e riforme, l’indice comprende gli elementi più importanti per la stabilità del sistema di previdenza svizzero. Un valore negativo dell’Indice Previdenza UBS Svizzera indica un deterioramento dell’evoluzione rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, un valore positivo, invece, un miglioramento. Questo valore è riferito di volta in volta allo sviluppo della serie nel periodo di riferimento (utilizzato per la standardizzazione) 2005-2015.

Grafico 1: Indice Previdenza UBS Svizzera e contributi dei sottoindici

Grafico 1: Indice Previdenza UBS Svizzera e contributi dei sottoindici

Fonte: UBS

Evoluzione stabilizzata a basso livello

Il calo notevole dell’Indice Previdenza UBS Svizzera alla fine del 2015 era da ricondurre principalmente a due fattori. Da un lato, il sottoindice demografia è peggiorato significativamente in seguito al forte aumento del rapporto di dipendenza degli anziani: il 2015 segna un punto di svolta dello sviluppo demografico in Svizzera, dato che per la prima volta il numero di persone giunte all’età di pensionamento ha superato quello di coloro che hanno compiuto vent’anni. E, dall’altro, il sottoindice sviluppo economico ha fornito un contributo molto negativo. Questa flessione rispecchia il cedimento congiunturale di ampia portata registrata dopo la rinuncia da parte della Banca nazionale svizzera (BNS) a sostenere il cambio minimo EURCHF all’inizio del 2015. Anche se nel primo trimestre 2016 si delinea una leggera stabilizzazione dell’Indice Previdenza UBS Svizzera, la dinamica dell'andamento del sistema di previdenza resta nettamente sfavorevole.

Nessun cantone è immune all’invecchiamento demografico

In futuro, il calo della quota della popolazione attiva e l’aumento significativo delle spese per la sanità incideranno pesantemente sulle finanze dei cantoni e dei comuni. Quanto più anziana la popolazione locale e quanto più limitato il margine di manovra dello Stato e delle economie domestiche, tanto più grandi saranno le sfide da affrontare (cfr. grafico 2). Mentre nella Svizzera romanda una popolazione giovane riduce i futuri oneri supplementari, i cantoni della Svizzera centrale dispongono di un cuscinetto finanziario più nutrito. Per il Ticino e il Giura, nei prossimi trent'anni si profileranno le sfide più grandi dovute all’invecchiamento demografico. Le prospettive sono decisamente migliori per Zugo, Svitto e Zurigo. Tuttavia, senza adeguamenti della ripartizione delle spese, anche qui incombe la minaccia di nuovi indebitamenti considerevoli. Sono assolutamente necessarie riforme volte a sgravare le finanze cantonali e comunali. 

Grafico 2: stima bidimensionale delle sfide poste dall’invecchiamento demografico per i cantoni fino al 2045

Grafico 2: stima bidimensionale delle sfide poste dall’invecchiamento demografico per i cantoni fino al 2045

Fonte: UBS

Tutti e due gli studi sono disponibili in tedesco e francese su internet al seguente link: www.ubs.com/vorsorgeforum


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