Investire per affrontare le dinamiche inflazionistiche in evoluzione
Il 2022 avrebbe dovuto essere molto diverso: i ripetuti focolai di COVID in Cina e l'invasione russa dell'Ucraina hanno alimentato l'inflazione e i mercati si sono affannati a ridefinire il prezzo del rischio.
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- Cosa sta alimentando l'inflazione nel 2022? Mentre c'erano già significative dinamiche inflazionistiche in gioco, i focolai di COVID in Cina e l'invasione russa dell'Ucraina hanno messo a nudo la fragilità del sistema commerciale globale e alimentato l'inflazione.
- L'S&P 500 è entrato ufficialmente in un mercato ribassista, e per la prima volta da oltre vent’anni obbligazioni e azioni hanno iniziato a evidenziare una correlazione positiva.
- Le banche centrali reagiranno in modo aggressivo e faranno precipitare l'economia globale in recessione?
Il 2022 avrebbe dovuto svolgersi in modo molto diverso: il COVID-19 stava passando dallo stato di pandemia a quello di endemia, consentendo ai Paesi e ai cittadini di tutto il mondo di viaggiare e socializzare più liberamente, mentre alcuni degli effetti ciclici dell'inflazione erano destinati ad attenuarsi con la normalizzazione delle catene di approvvigionamento.
Le aziende avrebbero dovuto essere in grado di pianificare il futuro, dando forse il via a un'ondata di fusioni. Questa combinazione di fattori avrebbe portato a un boom finale di crescita e ottimismo a conclusione del ciclo. Il momento avrebbe dovuto essere positivo per gli asset di rischio, con gli spread del credito ancora ristretti e le azioni che hanno continuato a muoversi al rialzo.
Purtroppo, nulla di tutto ciò si è concretizzato. Le ripetute ondate di COVID-19 in Cina hanno continuato a stravolgere le catene di approvvigionamento, mentre la Russia ha avviato un conflitto armato in Ucraina che ha messo a nudo la fragilità di un sistema commerciale globale generalmente dato per scontato. Questi fattori hanno rafforzato le dinamiche inflazionistiche già in atto, l'ottimismo è stato sostituito dal pessimismo e la chiarezza che iniziava a emergere è stata offuscata da nuova incertezza. La fiducia che i banchieri centrali nutrivano nei confronti della transitorietà dell'inflazione ha lasciato il posto alla sensazione che siano rimasti dietro la curva nel domare il drago dell'inflazione.
Quanto saranno durature queste pressioni inflazionistiche? E i banchieri centrali faranno senza volere finire in una recessione l'economia globale?
I mercati e gli investitori si sono affannati a ridefinire il prezzo del rischio, con un repricing che ha interessato in particolare i settori in forte crescita della disruption tecnologica. L'S&P 500 è entrato ufficialmente in un mercato ribassista, e per la prima volta da oltre vent’anni obbligazioni e azioni hanno iniziato a evidenziare una correlazione positiva. Le domande principali a cui gli investitori stanno cercando di rispondere riguardano la durata delle pressioni inflazionistiche e la possibilità che i banchieri centrali, nel loro zelo, facciano accidentalmente precipitare l'economia globale in recessione.
Questa edizione di Panorama passa in rassegna gli scenari all’orizzonte se l'inflazione diventerà un problema persistente. Apriamo con un’intervista a Manoj Pradhan, capo economista di Talking Heads Macro, incontrato di recente al Forum trimestrale sugli investimenti di UBS. Manoj ha scritto un libro eccellente nel quale sostiene il ritorno dell'inflazione strutturale, con un particolare approfondimento nel contesto dell'asset allocation: che cosa implica l’inflazione strutturale per gli investitori azionari e obbligazionari? E cosa significa per l'adozione degli investimenti sostenibili, vista la recente attenzione verso i rendimenti dei cosiddetti settori “brown” e la loro esclusione da molti mandati ambientali, sociali e di governance (ESG).
Gli strumenti alternativi svolgono chiaramente un ruolo importante come elemento di diversificazione del portafoglio, dato che il beta azionario e obbligazionario sono entrambi in ritiratacalo; i team Hedge Funds Solutions e Real Estate and Private Markets esplorano le opportunità e i vantaggi potenziali di queste allocazioni se l'inflazione dovesse persistere.
Vi auguriamo buona lettura con questa edizione di metà anno di Panorama, invitandovi come sempre a rivolgervi al vostro interlocutore di fiducia in UBS Asset Management per una consulenza più approfondita.
Outlook di metà anno 2022
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Con l'inflazione che raggiunge i massimi pluridecennali in molte paesi, come possono gli investitori posizionare i loro portafogli per questo mutevole panorama degli investimenti?
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