Le imprese operano in un mondo sempre più complesso e interdipendente, in continua evoluzione. Questo crea rischi, ma anche opportunità. Il mondo sta inoltre affrontando rischi sistemici che probabilmente avranno un impatto sulle società e sui rendimenti degli investimenti su diversi orizzonti temporali.

In questo scenario, il coinvolgimento attivo degli asset manager per conto dei loro clienti dovrebbe svolgere un ruolo sempre più rilevante, in quanto può contribuire a promuovere risultati negli investimenti e nel mondo reale legati all’attività, ai prodotti o ai servizi e alla catena del valore delle società.

Tuttavia, contributi significativi richiedono un approccio evoluto all'azionariato attivo: un engagement mirato, incentrato sugli investimenti e basato sulla comprensione delle sfide sistemiche che hanno un impatto sulle società partecipate, nonché una comunicazione realmente bidirezionale, con un flusso di informazioni tra l'asset manager e le società partecipate.

Questo approccio può evolvere in un rapporto reciprocamente vantaggioso. Affinché ciò diventi realtà, e per promuovere il cambiamento, gli asset manager dovrebbero mirare a offrire un valore aggiunto quando svolgono attività di engagement con le società, contribuendo a creare un business case per il cambiamento. È quello che chiamiamo “contributo dell’investitore”.

L'importanza della “richiesta" dell'investitore

Tra i diversi fattori che influenzano l’esito più o meno efficace dell’engagement figurano le caratteristiche della società partecipata e i fattori esterni, come il quadro politico e normativo in cui opera l’impresa (v. Riquadri 2 e 3).

Per gli asset manager, i fattori rilevanti comprendono la partecipazione economica, la reputazione e le persone, le capacità di ricerca e le competenze, nonché l'esperienza nell’interagire con il management e i consigli di amministrazione e nel far leva sui diritti degli investitori.

Tuttavia, il fattore decisivo è generalmente il tema dell’engagement e la relativa richiesta alla società. Quanto più chiare sono le motivazioni (di business) della richiesta, tanto più la società può essere ricettiva al cambiamento, aumentando le probabilità di successo dell’engagement.

Si tratta di un compito impegnativo, in particolare quando i rischi o le opportunità sono difficili da quantificare, si concretizzano su orizzonti temporali lunghi o sono influenzati o dipendenti da cambiamenti nelle politiche e nel quadro normativo in cui operano le società.

 Ecco perché l’engagement a livello di società è solo una delle leve per quanto riguarda i rischi sistemici come il cambiamento climatico: dovrebbe essere integrato da una gestione a livello di sistema, comprese le azioni di sensibilizzazione che possono contribuire allo sviluppo di questo quadro.

Gli incentivi o i meccanismi che richiedono alle aziende di internalizzare le esternalità possono ad esempio rafforzare gli investimenti legati alla decarbonizzazione.

Presentare le ragioni del cambiamento all'interno di un quadro delineato ma in via di sviluppo è una parte fondamentale dell’engagement. Ed è questo il motivo per cui l’engagement sui temi della sostenibilità si concentra perlopiù sul potenziamento dell’informativa e degli obiettivi, spesso il primo passo verso il miglioramento di un sistema che è soggetto a cambiamenti.
Le ragioni del cambiamento sono particolarmente importanti per i temi della governance e della sostenibilità.

Ad esempio, l'aggiunta di esperienze e competenze rilevanti al consiglio di amministrazione di una società può portare a un miglioramento della governance e del processo decisionale, il che consente di migliorare la performance e/o contribuire alla gestione dei rischi rilevanti. Allo stesso modo, l’utilizzo di leve di decarbonizzazione “no regret”, ossia appropriate in qualsiasi scenario possibile (riducendo sia le emissioni di carbonio che i costi) è una richiesta diretta alle società, in quanto comporta una soluzione che ha senso sia dal punto di vista economico che ambientale. E sebbene si tratti spesso di sfide significative, la sostituzione di sostanze chimiche potenzialmente dannose con alternative più sicure può non solo portare a risultati positivi nel mondo reale, ma anche creare opportunità commerciali – dal momento che la domanda di prodotti sostenibili è in crescita – e ridurre i rischi normativi e reputazionali dovuti a normative sempre più severe e alla maggiore consapevolezza pubblica.

Una richiesta che sia supportata da una chiara motivazione di valore aggiunto per l’impresa, i suoi stakeholder e la società in generale, e che abbia il potenziale di sbloccare o proteggere il valore nel breve, medio o lungo termine, ha maggiori probabilità di successo. Se gli investitori sono in grado di identificare questi casi vantaggiosi per tutte le parti coinvolte, le società saranno più disposte a prendere in considerazione e successivamente ad attuare il cambiamento. Tuttavia, in linea con il loro dovere fiduciario, gli asset manager dovrebbero anche essere pronti a un’escalation dell’engagement se l'azienda non risponde o non si muove con adeguata urgenza, a condizione che siano state presentate le motivazioni (di business) per il cambiamento.

Per sostenere il cambiamento e contribuire alla riflessione e al processo decisionale delle società partecipate, gli asset manager devono utilizzare un insieme di intuizioni ed esperienze fondamentali e di sostenibilità.

Condividere intuizioni e idee

Gli asset manager si trovano in una posizione privilegiata per condividere con le società partecipate intuizioni e idee, o preoccupazioni, su determinati argomenti, sulla base delle loro ricerche e analisi, sia qualitative che quantitative, e della loro conoscenza complessiva di società e settori, nonché dei trend e dei fattori macroeconomici importanti che influenzano i mercati e le economie.
Oltre alla ricerca proprietaria su temi quali l'impatto del cambiamento climatico, coniugare la ricerca e l’analisi fondamentale e di sostenibilità, fornire prospettive sul benchmarking delle società partecipate rispetto ai peer, condividere le best practice osservate in un settore o le esperienze relative alla comunicazione sul mercato dei capitali sono tutti elementi che possono aiutare i dirigenti e i membri del consiglio di amministrazione a riflettere e a prendere decisioni.

Gli investitori potrebbero fornire utili intuizioni e punti di vista legati al caso d'investimento in relazione a un'ampia gamma di argomenti, tra cui la strategia aziendale, l'allocazione del capitale, il miglioramento della performance operativa, la gestione di questioni rilevanti di sostenibilità e la governance. Tali intuizioni e prospettive possono contribuire a creare il business case per il cambiamento.

L'allocazione del capitale, ad esempio, è fondamentale nella transizione delle aziende energetiche.

 Il viaggio del settore verso lo zero netto richiederà investimenti massicci e noi, in qualità di investitori, abbiamo un interesse diretto nel processo e un approfondito livello di esperienza e competenza da offrire.

Accelerare il cambiamento e abilitare i membri del consiglio di amministrazione e i dipendenti

I membri del consiglio di amministrazione e i dipendenti delle società partecipate possono dare risonanza alle intuizioni, alle idee o alle preoccupazioni che i gestori degli investimenti comunicano durante le attività di engagement, avviando o accelerando la loro riflessione e il loro processo decisionale.

Anche se le proposte non sono nuove, questo tipo di interazione può contribuire ai risultati, dando a questi addetti ai lavori la possibilità di agire e guidare il cambiamento con il sostegno di uno stakeholder chiave. In effetti, in qualità di "amico critico" che porta una prospettiva esterna all'azienda, l’azionariato attivo di un asset manager può contribuire a rendere più convincenti e ad accelerare gli sforzi interni per cambiare le società.

Questo può avvenire sia in modo formale che informale. Ad esempio, siamo stati invitati da una società a presentare il punto di vista degli azionisti sulla sostenibilità al suo consiglio di amministrazione. In questo modo i membri del consiglio di amministrazione hanno avuto l'opportunità di ascoltare le nostre opinioni direttamente, anziché tramite i responsabili di investor relations o la presidenza.

Stabilire contatti e creare connessioni che contribuiscano a trovare soluzioni

Grazie a relazioni di lunga data, i gestori degli investimenti possono stabilire contatti con il management e il consiglio di amministrazione delle società partecipate in tutti i settori e le catene del valore, presentandoli alle proprie reti, ai fornitori di soluzioni, ai consulenti professionali che hanno supportato con successo altre società partecipate e a potenziali fornitori di capitale o fonti di finanziamento. Inoltre, possono contribuire a mettere in contatto le società partecipate con altri investitori, associazioni di investitori e iniziative di engagement collaborativo, informando e accelerando i processi decisionali e di pensiero.
(Gli asset manager possono ad esempio riunire le società di tutta la catena del valore in settori ad alta intensità di carbonio e difficili da riconvertire, come il trasporto marittimo, per discutere le sfide e le soluzioni di decarbonizzazione che richiedono un allineamento tra domanda e offerta. (Per saperne di più).

Sostenere il focus delle società sulla creazione e la protezione del valore

Gli asset manager possono inoltre sostenere la strategia di una società che cerca di creare e proteggere il valore, in privato e/o in pubblico, contribuendo a contrastare le pressioni o le richieste al management da parte degli investitori che perseguono un'agenda che non sembra essere nel migliore interesse della società e dei suoi investitori.

Promuovere le best practice come catalizzatore per il cambiamento del settore

Lavorare con le società che sviluppano le best practice di sostenibilità e poi aiutarle a condividerle con altre aziende del loro ambito di attività può essere un potente catalizzatore per il cambiamento all'interno di un settore. Sfruttando le risorse a loro disposizione, gli investitori possono aiutare le aziende a condividere le best practice attraverso pubblicazioni congiunte o casi di studio condivisi nelle reti pertinenti, mostrando i risultati positivi ottenuti grazie all’engagement.

Questo approccio ha molteplici vantaggi: può contribuire a posizionare l'azienda come leader, migliorando potenzialmente la sua reputazione, ma soprattutto può incoraggiare altre società e dirigenti, innescando un cambiamento in tutti i settori con un effetto a catena.

Criticare in modo costruttivo e responsabilizzare le società

Sebbene la maggior parte dei contributi consista nel collaborare con il management e i consigli di amministrazione e nel sostenere le società partecipate, a volte è necessario avanzare critiche costruttive nei loro confronti e porli di fronte alle proprie responsabilità. Anche se l’engagement pubblico ha il suo posto in questo processo, spesso le pressioni possono essere esercitate in privato.

Le critiche devono essere obiettive, attentamente strutturate e basate su solide motivazioni (di business). I gestori degli investimenti devono definire, comunicare e monitorare i propri obiettivi di engagement e perseguire risultati basati su ricerche e benchmark rigorosi. Dovrebbero essere previste scadenze chiare per la risoluzione dei problemi, e

 Dovrebbero essere previste scadenze chiare per la risoluzione dei problemi, mentre i progressi insufficienti o il mancato raggiungimento degli obiettivi di engagement entro i tempi previsti dovrebbero innescare un'escalation sistematica.

in alcuni casi questo può significare alzare la "voce" o passare dalla "voce" alla "defezione", per usare la lessicografia di Albert Hirschman1

Pitch Perfect

Per fornire risultati rilevanti negli investimenti e nel mondo reale, risultati che contribuiscano a spostare l'ago della bilancia verso alcune delle più grandi sfide del mondo come il cambiamento climatico, l'azionariato attivo deve evolversi. Per farlo in modo efficace, oltre a trovare la nostra voce come asset manager dobbiamo anche sintonizzarla e darle un tono appropriato.

Un engagement adeguatamente strutturato e finanziato dagli asset manager che lavorano in partnership con le società, ove possibile, ma che sono pronti a sfidare in modo costruttivo e a responsabilizzare il management e i consigli di amministrazione quando necessario, è fondamentale per creare e proteggere il valore degli investimenti, contribuendo al contempo ad affrontare le sfide ambientali e sociali. Per noi, è il modo in cui investiamo per contribuire a rendimenti sostenibili per i nostri clienti.

L’azionariato attivo migliora la proposta di investimento e contribuisce ai risultati reali: intuizioni, responsabilità e risultati

  • L'azionariato attivo fornisce intuizioni e spunti di riflessione, consentendo agli investitori di identificare e comprendere meglio i rischi e le opportunità di investimento delle società. Offre inoltre l'opportunità di valutare e costruire relazioni con il management e i consigli di amministrazione.
  • Crea una cultura di responsabilità, offrendo agli investitori l'opportunità di chiedere conto al management e ai consigli di amministrazione di tutti gli aspetti della performance di una società.
  • Consente inoltre agli investitori di contribuire ai risultati lavorando in modo costruttivo con le società ed esercitando la propria influenza, promuovendo il cambiamento e orientando i risultati in termini di governance, attività o comportamenti per aiutare ad affrontare i rischi e le opportunità.

Caratteristiche delle società partecipate che possono influenzare l'efficacia dell’engagement

L'esperienza pratica suggerisce che i seguenti fattori possono influire sulla capacità degli investitori di influenzare i risultati:

  • Dimensioni della società
  • Ubicazione della società
  • Maturità della società in termini di governance e sostenibilità
  • Grado di internalizzazione degli impatti ambientali e sociali dei prodotti e dei servizi, delle operazioni e della catena del valore di un'azienda
  • Livello di priorità assegnato alla sostenibilità nel modello di business della società (strategica/parte integrante)
  • Apertura al cambiamento da parte del management/consiglio di amministrazione
  • Performance finanziaria della società

Fattori esterni che possono influenzare l’efficacia dell’engagement

L'esperienza pratica suggerisce che i seguenti fattori possono influire sulla capacità degli investitori di influenzare i risultati:

  • Condizioni di mercato
  • Policy/quadro normativo di riferimento per l’operatività della società
  • Disponibilità di tecnologie rilevanti o approcci alternativi che possono essere impiegati su vasta scala, ad esempio per quanto riguarda la decarbonizzazione
  • Segnali di mercato che supportano il business case per il cambiamento
  • Percezione pubblica dei temi della sostenibilità, talora definita "caso società” (societal case), che è dinamica e può cambiare rapidamente


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