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Projit Chatterjee Max Luo Raymond Gui

A conclusione dell’Assemblea nazionale del popolo (NPC nell’acronimo inglese), la Cina ha stabilito con fermezza gli obiettivi di espansione dei consumi interni e di sostegno a una ripresa economica costante e di ampio respiro. Gli obiettivi economici chiave per il 2023, compreso il tanto discusso target di crescita del PIL, sono modesti e in linea con le aspettative del mercato. Questi obiettivi di crescita ben definiti, pur se relativamente prudenti, e la chiara direzione impartita alle politiche dall'NPC contribuiranno a stabilizzare la fiducia del mercato. Riteniamo che gli annunci dell’Assemblea nazionale siano positivi e sostengano il nostro outlook di investimento a lungo termine per i mercati cinesi. I dettagli che emergeranno dalle prossime riunioni del Consiglio di Stato e dalla riunione del Politburo di aprile forniranno maggiori informazioni per valutare le politiche varate dal nuovo governo e i progressi nella loro attuazione.

Coerenza delle politiche

Con l'inizio del terzo mandato presidenziale di Xi Jinping, è stato completato anche il riassetto del gruppo dirigente. La riconferma di diversi alti funzionari economici suggerisce un'enfasi sulla coerenza delle politiche e sulla fiducia del mercato, mentre il Paese si riprende dalla pandemia e torna a concentrarsi sull'economia. Con un tono più pragmatico e favorevole alle imprese, il discorso di migliorare il contesto imprenditoriale e incrementare le opportunità di lavoro si discosta dagli interventi normativi degli ultimi anni e appare promettente per il settore privato.

Raggiungere gli obiettivi

Nel complesso, riteniamo che i principali obiettivi di crescita in termini di occupazione, inflazione, liquidità e credito siano quelli attesi dai mercati. L'obiettivo di una crescita annua del PIL attorno al 5% è relativamente prudente, ma secondo noi rappresenta più il livello minimo che non il valore medio, soprattutto se si considera il basso livello di partenza: il 3% dello scorso anno è stato uno dei peggiori tassi di crescita della storia recente.

Inoltre, l'obiettivo per il rapporto deficit fiscale/PIL è stato fissato al 3%, rispetto al 2,8% del 2022, ma a nostro avviso il deficit fiscale “aumentato”, che tiene conto di tutti gli utilizzi e le fonti dei fondi, sarebbe almeno pari a quello dell'anno scorso.

Anche l'obiettivo di 3.800 miliardi di yuan per la quota di finanziamento netto delle obbligazioni speciali degli enti locali (LGSB) non è un dato completo: è possibile attingere facilmente alle quote non utilizzate (come l'anno scorso) e i finanziamenti delle policy bank diventeranno un importante elemento aggiuntivo.

Segnali di accelerazione della ripresa

La fiducia del governo cinese nel raggiungimento degli obiettivi di crescita è almeno in parte corroborata dai dati ad alta frequenza sulla mobilità e sulle vendite di case e automobili. I dati economici di gennaio e febbraio, tra cui la produzione industriale e le vendite al dettaglio, sono in netto miglioramento e le indagini bottom-up sembrano confermare una crescita sequenziale più forte di trimestre in trimestre.

Niente svolte né stimoli massicci

In un quadro di aumento dell’attività economica, e vista la traiettoria di ripresa, non ci aspettiamo un massiccio pacchetto di stimoli per rilanciare l’economia, né una svolta rispetto all'orientamento accomodante delle politiche definito in occasione della Central Economic Work Conference, la conferenza annuale sulle prospettive dell’economia dello scorso dicembre. Non si tratta di una sorpresa, in quanto i mercati hanno già iniziato a considerare improbabile un ampio programma di stimolo su vasta scala. L'orientamento fiscale rimane invece espansivo in presenza di basse pressioni inflazionistiche. Al centro dell’attenzione ci sono le misure di sostegno ai consumi e agli investimenti; a nostro parere, eventuali stimoli si concentreranno nei primi mesi di quest’anno per mantenere lo slancio della crescita.

Riforma istituzionale per una migliore supervisione

La Cina sta riorganizzando le istituzioni statali per ottenere una supervisione più continua e una maggiore coerenza tra i diversi enti normativi. L'obiettivo di queste "Superagenzie" è quello di dedicare maggiore attenzione all'innovazione tecnologica, gestire il rischio finanziario e garantire la stabilità sociale. La National Financial Regulatory Administration, ad esempio, è una nuova agenzia che dovrebbe ridurre i rischi di arbitraggio normativo derivanti da un quadro di regolamentazione finanziaria meno coordinato. L’obiettivo è anche quello di ridurre i conflitti di interesse attraverso la separazione delle responsabilità, distinguendo per esempio lo sviluppo normativo da quello finanziario. Un'altra agenzia, il National Data Bureau, sarà responsabile della governance dei dati nell'ambito dell'ascesa dei big data, garantendo la coesistenza di sviluppo economico e considerazioni sulla sicurezza. La selezione del nuovo gabinetto rispecchia questi obiettivi e rappresenta una spinta verso la crescita economica: quasi tutti i leader provengono da un solido background industriale e tecnologico e anche ai livelli più alti, compreso il premier Li Qiang, godono di una reputazione favorevole al mondo imprenditoriale.

Il nostro outlook rimane positivo

In definitiva, gli annunci dell’Assemblea nazionale del popolo rafforzano la nostra tesi di investimento a lungo termine a favore della gestione attiva e il nostro outlook per la Cina non è cambiato. Permangono tuttavia alcuni rischi a breve termine.
La volatilità continuerà, con una Fed più falco sullo sfondo e tensioni geopolitiche in costante aumento dalla fine dell'anno scorso. In questo scenario, continuiamo a ritenere che un approccio multi asset rappresenti una soluzione efficace, pur rimanendo diversificati e protetti dal rischio di ribasso. Le azioni cinesi offrono un'opportunità significativa per cogliere alfa dal tema della normalizzazione e della ripresa. Anche le obbligazioni cinesi onshore rimangono interessanti se si tiene conto delle proprietà di copertura, inoltre una combinazione di tassi e credito cinesi potrebbe generare rendimenti interessanti.

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