Asian High Yield: messaggi chiave

  • Per i prossimi mesi si prevede un’ulteriore compressione degli spread nell’High Yield asiatico
  • Associata agli interessanti tassi di carry, la compressione degli spread significa che gli investitori potranno ottenere rendimenti accettabili
  • I default potrebbero aumentare nei prossimi mesi, ma è proprio in queste situazioni che gli strategy manager con un approccio attivo possono affrontare al meglio la volatilità

1. Prevedete il continuo restringimento degli spread dell’High Yield asiatico nei prossimi 12 mesi?

In sintesi, sì: ci aspettiamo effettivamente un’ulteriore compressione degli spread e questo dovrebbe sostenere i rendimenti complessivi degli investitori.

Da marzo 2020 a oggi abbiamo osservato una compressione significativa, sulla scorta di un forte rally di mercato sostenuto dagli interventi delle banche centrali e da una decisa risposta fiscale. Allo stato attuale gli spread sono ancora elevati rispetto ai livelli storici e per il 2021 c’è margine per un’ulteriore compressione, inoltre nei prossimi mesi il mercato dell’High Yield asiatico continuerà a offrire un tasso di carry interessante.

Considerato il quadro generale, crediamo che questi due fattori rappresentino un’interessante opportunità per gli investitori.

Figura 1: Mercato del credito asiatico in USD: spread

2. Nello spazio High Yield si nota un progressivo aumento dei default, che cosa state facendo per evitarli?

Anzitutto, teniamo alta l’attenzione sulla gestione del rischio di downside.

Questo è un aspetto chiave del nostro approccio, che ha funzionato bene nel 2018 e 2019. In quei periodi infatti, a fronte di forti tensioni sottovalutate in Asia, il nostro approccio bottom-up basato sulla ricerca ci ha aiutato a navigare attraverso i trend di mercato e, in particolare, a selezionare i titoli di credito.

In secondo luogo, siamo consapevoli che alcuni trend di settore sono attualmente in fase di accelerazione.

Non abbiamo una grande esposizione verso le materie prime e i beni di consumo ciclici, che a nostro parere sono attualmente esposti a continue pressioni. Le posizioni che abbiamo in questi settori continuiamo a mantenerle per una forte conviction bottom-up alle giuste valutazioni.

Infine, per quanto riguarda la liquidità, valutiamo con costante attenzione la nostra gestione delle posizioni di cassa e il modo in cui gestiamo i settori dove la liquidità può prosciugarsi velocemente in un contesto di stress.

Figura 2: Tassi di default nei mercati high yield

3. Come avete affrontato la volatilità causata dal COVID-19 nel primo trimestre 2020?

Quando in Asia sono emerse le prime situazioni di difficoltà a livello locale, siamo intervenuti in tempi rapidi per ridurre sensibilmente il rischio, aumentando il nostro buffer di liquidità tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio. Se i mercati High Yield diventano meno liquidi è fondamentale avere in portafoglio un buffer di liquidità sufficiente, motivo per cui abbiamo dovuto agire in tempi rapidi e con efficacia raccogliendo liquidità per proteggere gli investitori.

Grazie a queste misure tempestive, abbiamo venduto assai poco a marzo quando le condizioni di liquidità sono peggiorate drasticamente, mentre siamo riusciti ad acquistare in alcune aree approfittando delle valutazioni convenienti.

Oltre ad assumere decisioni sul credito, abbiamo gestito anche strategie con duration lunga per sfruttare la compressione dei rendimenti sovrani dopo che la Fed statunitense ha tagliato i tassi a zero.

In termini di gestione FX, abbiamo assunto una posizione short sulle valute asiatiche rispetto al dollaro USA come protezione nell’ambito del più ampio movimento risk-off.

L’integrazione olistica di tutte e tre le leve di alpha – credito, duration e gestione valutaria – ci ha aiutato a superare un contesto di mercato rivelatosi estremamente difficile.

4. Che cosa distingue il vostro approccio all’High Yield asiatico da quello dei competitor?

La tipica strategia sul credito asiatico punta a gestire il credito con un bias di lungo periodo, in qualsiasi fase di mercato. Questo va bene se hai spread molto ampi, rendimenti elevati e una forte convinzione sull’outlook.

Negli ultimi anni, tuttavia, abbiamo visto una volatilità più elevata e una maggiore dispersione sui mercati e – in alcuni casi – condizioni di credito difficili. Attualmente nessuno può sapere con certezza quali saranno gli sviluppi sul fronte del COVID-19 e di altri importanti fattori macroeconomici.

Ci distinguiamo perché adottiamo un approccio attivo verso l’investimento nell’High Yield asiatico usando le leve descritte, ovvero il credito, la duration e la gestione valutaria, che consentono un’elevata capacità di adattamento per aiutare gli investitori ad affrontare i contesti più diversi.

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