Autori
Evan Brown Ryan Primmer Luke Kawa

Sintesi

  • A nostro avviso, l’attività globale è pronta a riaccelerare dal 3° al 4° trimestre e a rimanere ben al di sopra del trend nel 2022.
  • I problemi della catena di approvvigionamento che stanno contribuendo a rallentare la crescita e a far aumentare l’inflazione si attenueranno anziché peggiorare, in quanto grazie alle vaccinazioni migliorerà il contesto sanitario.
  • Regioni come l’Europa e il Giappone continuano a registrare trend degli utili superiori e beneficiano anche di un relativo aumento dei rendimenti obbligazionari, poiché le banche centrali globali riducono gli stimoli.
  • Tuttavia, sono aumentati i rischi per il commercio pro-ciclico, principalmente derivanti da un’inflazione persistentemente elevata e dal settore immobiliare cinese.

In quest’ultimo trimestre del 2021, è importante focalizzare nuovamente l’attenzione sull’elemento che ha principalmente determinato l’attività economica e la performance dei mercati finanziari nel corso degli ultimi due anni: la pandemia.

Sono stati molti i fattori che hanno contribuito al calo della crescita nel corso del 2021. Si è verificata una decelerazione naturale, mentre diminuiscono gli stimoli senza precedenti. La fase iniziale della domanda repressa è arrivata e se n’è andata. Le continue preoccupazioni per la salute pubblica hanno esacerbato le carenze di approvvigionamento, impedendo al contempo una riapertura dell’attività duratura e completa.

A nostro avviso, quest’ultimo vento contrario dovrebbe spostarsi in direzione stabilmente positiva, con implicazioni concrete per la crescita e la performance del mercato degli asset. Ulteriori progressi sulle vaccinazioni ci stanno avvicinando a una generalizzata normalizzazione dell’attività. Questo è il futuro che i mercati lungimiranti dovrebbero scontare, secondo noi. Il nostro outlook di forte crescita non coincide con la narrativa prevalente che prevede uno scenario di stagflazione.

La variante Delta ha ostacolato l’attività di produzione e spedizione, in particolare per le economie asiatiche, penalizzando anche la ripresa del settore dei servizi nel mondo sviluppato. Le ridotte opportunità di consumo dei servizi, a loro volta, si traducono in una domanda superiore al trend di beni durevoli, aggravando ulteriormente le difficoltà sul fronte dell’offerta. In questo momento, il numero dei contagi è in calo e la percentuale dei vaccinati è in aumento a livello mondiale. Ciò consente che si verifichi un’inversione di tendenza: più produzione, più offerta di lavoro e più consumo di servizi anziché di beni, sviluppo che dovrebbe impedire il deteriorarsi delle condizioni di approvvigionamento.

A nostro avviso, il miglioramento della salute pubblica significa che l’economia globale si gioverà di un secondo ciclo di domanda repressa. Prevediamo una nuova accelerazione dell’attività dal 3° al 4° trimestre, con una performance relativa nei mercati finanziari che riflette sempre più la probabilità che il 2022 sia un altro anno di attività economica superiore al trend.

Grafico 1: il cambiamento nei modelli di spesa, indotto dalla pandemia, inizia a normalizzarsi

Grafico 1: il cambiamento nei modelli di spesa, indotto dalla pandemia, inizia a normalizzarsi. Il grafico illustra i dati sulla spesa per i beni durevoli e sulla spesa per i servizi negli Stati Uniti da gennaio 2020 ad agosto 2021.

Grafico 1: il cambiamento nei modelli di spesa, indotto dalla pandemia, inizia a normalizzarsi. Il grafico illustra i dati sulla spesa per i beni durevoli e sulla spesa per i servizi negli Stati Uniti da gennaio 2020 ad agosto 2021.

Le posizioni pro-cicliche sono ancora quelle preferite

Il nostro outlook positivo per l’attività globale determina la preferenza per le posizioni pro-cicliche relative value, ossia per regioni come l’Europa e il Giappone e settori come quello finanziario ed energetico. I fondamentali sono intatti e in via di miglioramento. Su base geografica, le revisioni degli utili aggregati sono più forti in Europa e Giappone rispetto agli Stati Uniti, così come l’ampiezza dei downgrade e degli upgrade dei profitti. Anche le valorizzazioni, in termini relativi, sono piuttosto convincenti.

Gli asset ciclici hanno registrato buoni risultati dall’inizio di settembre, anche se le banche centrali sono diventate più aggressive e l’outlook per l’attività cinese si è fatto più incerto. Quando gli asset, in questo caso del calibro di finanziari e USA equal weight, non riescono a reagire come ci si aspetterebbe a quelle che sembrano essere cattive notizie, questo è spesso un segnale che è stata scontata troppa negatività.

Grafico 2: le revisioni degli utili a tre mesi favoriscono il Giappone e l’Europa rispetto agli Stati Uniti

Grafico 2: le revisioni degli utili a tre mesi favoriscono il Giappone e l’Europa rispetto agli Stati Uniti. Il grafico illustra le revisioni degli utili per l’indice S&P 500, Topix e Stoxx Europe 600 da novembre 2020 all’8 ottobre 2021.

Grafico 2: le revisioni degli utili a tre mesi favoriscono il Giappone e l’Europa rispetto agli Stati Uniti. Il grafico illustra le revisioni degli utili per l’indice S&P 500, Topix e Stoxx Europe 600 da novembre 2020 all’8 ottobre 2021.

Due dei tre principali rischi per il segmento azionario globale – tassi reali più elevati e aumento delle imposte negli Stati Uniti – rappresentano venti contrari specifici dei titoli azionari statunitensi. L’altro rischio – le continue delusioni sulla crescita globale in un contesto d’inflazione fastidiosamente alta – è il motivo per cui copriamo le nostre espressioni preferite dell’azionario sui mercati sviluppati non statunitensi con una visione positiva nel dollaro USA, in particolare le monete asiatiche cicliche.

Alcune posizioni pro-cicliche relative value sono rimaste indietro da marzo a settembre nonostante le sovraperformance sugli utili. A nostro avviso, ciò è in gran parte dovuto al ribasso dei rendimenti obbligazionari globali. Pertanto, la rinnovata marcia verso il rialzo dei tassi dovrebbe consentire un recupero, in cui un ulteriore aumento di questa crescita superiore degli utili si rifletterà in una migliore performance relativa.

La Federal Reserve continuerà ad attirare un’attenzione smisurata tra le banche centrali globali, e a ragion veduta.

Grafico 3: outlook ciclico globale migliore rispetto a prima della pandemia

Grafico 3: outlook ciclico globale migliore rispetto a prima della pandemia. Il grafico illustra la variazione netta dei rendimenti dalla fine del 2019 per i rendimenti quinquennali fra 5 anni in Regno Unito, Canada, Europa, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Australia e Corea per il periodo da gennaio 2020 all’8 ottobre 2021.

Grafico 3: outlook ciclico globale migliore rispetto a prima della pandemia. Il grafico illustra la variazione netta dei rendimenti dalla fine del 2019 per i rendimenti quinquennali fra 5 anni in Regno Unito, Canada, Europa, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Australia e Corea per il periodo da gennaio 2020 all’8 ottobre 2021.

Grafico 4: anche l’ampiezza della revisione dell’EPS favorisce l’Europa e il Giappone

Grafico 4: anche l’ampiezza della revisione dell’EPS favorisce l’Europa e il Giappone. Il grafico illustra la revisione relativa dell’EPS dell’indice S&P 500, Topix e Stoxx Europe 600 da novembre 2020 all’8 ottobre 2021.

Grafico 4: anche l’ampiezza della revisione dell’EPS favorisce l’Europa e il Giappone. Il grafico illustra la revisione relativa dell’EPS dell’indice S&P 500, Topix e Stoxx Europe 600 da novembre 2020 all’8 ottobre 2021.

Ma ciò che si preannuncia diverso in questo ciclo è che i responsabili delle politiche monetarie statunitensi non saranno i soli a ritirare gli stimoli, in netto contrasto con quanto avvenuto nel periodo 2017-2018.

Un paio di banche centrali dei mercati sviluppati, come in Norvegia e Nuova Zelanda, stanno già rialzando i tassi. E, soprattutto, il rendimento quinquennale atteso fra cinque anni per molte economie avanzate è superiore rispetto a prima dell’inizio della pandemia. A nostro avviso, ciò indica che i mercati stanno iniziando gradualmente a riconoscere che la forza ciclica di questa espansione sarà maggiore in ampiezza e più duratura.

Rischi in aumento per l’outlook
Pur essendo convinti della nostra visione pro-ciclica, riconosciamo che i rischi che la circondano sono aumentati. La minaccia più grande deriva dalla persistenza dell’attuale stato di cose, contrariamente alle nostre aspettative. Se si verificassero in simultanea un sorprendente rialzo dell’inflazione, crescita deludente e stress delle catene di approvvigionamento, a impedire la realizzazione della domanda finale, ciò rappresenterebbe in generale uno sviluppo negativo per gli asset finanziari, sia azionari che obbligazionari. A nostro avviso, la stagione degli utili di 3° trimestre potrebbe segnare un picco nell’impatto sulla guidance e l’operatività di tali preoccupazioni riguardanti la catena di approvvigionamento.

Tuttavia, l’inizio dell’inverno e il conseguente aumento del rischio di diffusione del Covid-19 nel mondo occidentale potrebbero posticipare i tempi di una riapertura economica globale e aumentare le pressioni sui prezzi. La pazienza delle banche centrali nei confronti dell’inflazione potrebbe esaurirsi, spingendo verso un irrigidimento più aggressivo della politica. Anche il graduale ritiro degli stimoli delle banche centrali metterebbe in discussione le valorizzazioni azionarie, in particolare per i segmenti di mercato costosi e orientati alla crescita, e potrebbe limitare il rialzo dei titoli azionari al tasso di crescita degli utili ancora forte. La consapevolezza delle ramificazioni ad ampio raggio del protrarsi di questo contesto d’inflazione elevata e di decelerazione dell’attività, è una delle ragioni principali per cui ci stiamo assumendo quelli che riteniamo essere livelli ragionevoli di rischio in portafoglio e manteniamo un orientamento lungo sul dollaro USA.

Grafico 5: le sorprese sulla crescita dovrebbero migliorare, con il graduale attenuarsi di quelle sull’inflazione

Grafico 5: le sorprese sulla crescita dovrebbero migliorare, con il graduale attenuarsi di quelle sull’inflazione. Il grafico illustra il Global Economic Surprise Index e il Global Inflation Surprise Index da dicembre 2020 al 12 ottobre 2021.

Grafico 5: le sorprese sulla crescita dovrebbero migliorare, con il graduale attenuarsi di quelle sull’inflazione. Il grafico illustra il Global Economic Surprise Index e il Global Inflation Surprise Index da dicembre 2020 al 12 ottobre 2021.

La campagna di regolamentazione della Cina e la prioritizzazione della qualità e della natura della crescita economica, piuttosto che della quantità, è una fonte nota ma difficile da quantificare del rischio di ribasso. I mercati si aspettano che la politica cinese adotti misure corpose per compensare il peggioramento dell’outlook nazionale. Gli investitori potrebbero essere troppo fiduciosi e commettere dei passi falsi nel caso in cui le autorità politiche cinesi siano disposte a sostenere maggiori sofferenze economiche nel breve periodo per perseguire obiettivi di lungo. Una decelerazione prolungata della Cina, sia essa legata al protrarsi del giro di vite normativo oppure a un serio ridimensionamento del settore immobiliare, sarebbe negativa sia per le esposizioni al rischio interno che per le ripercussioni sulle posizioni pro-cicliche globali. Tale rischio è mitigato dal fatto che la Cina di recente non è stata un grande motore del rialzo ciclico o della domanda di materie prime rispetto all’espansione economica iniziale prima della pandemia, a causa di un più forte rimbalzo di natura fiscale nelle economie sviluppate.

Conclusione
Le minacce all’outlook – provenienti sia dalla stretta monetaria che dagli effetti collaterali negativi dell’organizzazione della politica economica cinese – stanno introducendo alcuni rischi al ribasso per la crescita e limitando il rialzo disponibile. Ma, fattore ancora più importante, gli sviluppi della situazione sanitaria offrono motivi di ottimismo riguardo alla solidità di questa nascente espansione. Tale progresso è la chiave per sbloccare un ambiente di crescita nominale più sano in cui si dissipano le carenze di beni e manodopera.

Il passaggio da un contesto d’inflazione elevata/rallentamento della crescita a un regime moderato d’inflazione/crescita robusta dovrebbe sostenere la sovraperformance delle posizioni pro-cicliche. A nostro avviso, l’inflazione rimarrà ancora sufficientemente alta da indurre le banche centrali a ritirare le politiche accomodanti, soprattutto perché prosegue la ripresa dei mercati del lavoro. Ciò dovrebbe sostenere il rialzo dei tassi reali, mentre le misure di compensazione dell’inflazione basate sul mercato rimangono relativamente elevate. L’aumento dei rendimenti, a sua volta, dovrebbe rivelarsi un vantaggio per le regioni cicliche come l’Europa e il Giappone e settori come quello finanziario ed energetico. Il rialzo dei tassi può servire quale prova corroborante del probabile vigore e della durata dell’espansione economica – non come un segno di stagflazione incombente – e ciò dovrebbe consentire alla maggiore crescita degli utili in queste aree del mercato azionario di riflettersi più pienamente nell’andamento dei prezzi.

Appetibilità delle asset class (ACA)

Il grafico seguente mostra le view del nostro team di Asset Allocation sull'attrattività complessiva delle asset class, nonché sull'attrattività relativa ad azioni, reddito fisso e valute, al 1° ottobre 2021.

Il grafico seguente illustra le view del nostro team di asset allocation sull’appetibilità complessiva delle classi di attivi, oltre che sulle loro attrattive relative nell’ambito dei segmenti azionario, obbligazionario e valutario, al 1° ottobre 2021.

Il grafico seguente illustra le view del nostro team di asset allocation sull’appetibilità complessiva delle classi di attivi, oltre che sulle loro attrattive relative nell’ambito dei segmenti azionario, obbligazionario e valutario, al 1° ottobre 2021.

Asset Class

Asset Class

Segnale complessivo

Segnale complessivo

View di UBS AM

View di UBS AM

Asset Class

Azionario globale

 

Segnale complessivo

Verde chiaro

View di UBS AM

  • Le nostre prospettive per il segmento azionario nei prossimi 12 mesi rimangono positive. La ripresa economica dovrebbe continuare quest’anno sulla scia di una robusta crescita globale, di condizioni finanziarie ancora accomodanti e dei progressi nella somministrazione generale di vaccini efficaci contro il Covid-19.
  • È probabile che il miglioramento dell’outlook sugli utili sia alla base dei continui guadagni dell’azionario globale, nonostante le valorizzazioni elevate. Il premio per il rischio azionario è vicino al minimo del ciclo precedente e ciò potrebbe limitare il rialzo con la progressiva bilateralizzazione dei rischi politici e il picco del momentum della crescita.
  • Prevediamo un maggiore rialzo nelle opportunità relative value che offrono un’esposizione con prezzi interessanti sulla riaccelerazione dell’attività nei mercati sviluppati rispetto alle esposizioni beta

Asset Class

Azionario USA

 

Segnale complessivo

Neutrale

 

View di UBS AM

  • L’azionario statunitense continua a comandare le valorizzazioni dei premi. La composizione settoriale guida questa dinamica, con una ponderazione più elevata verso la tecnologia difensiva aciclica rispetto ad altri mercati. Tale caratteristica potrebbe non rivelarsi un vantaggio nel caso in cui gli investitori mirino ad incrementare l’esposizione ciclica. Di conseguenza, preferiamo l’equal weight USA agli indici di capitalizzazione di mercato.
  • Il proseguimento di utili forti, i solidi bilanci e la politica accomodante della Federal Reserve dovrebbero continuare a sostenere il segmento azionario statunitense, ma i rischi di politica fiscale presentano un duplice risvolto.

Asset Class

Azionario dei mercati sviluppati ad eccezione degli USA

 

Segnale complessivo

Verde chiaro

 

View di UBS AM

  • I titoli azionari dei mercati sviluppati non statunitensi sono valutati in modo interessante e hanno un’esposizione significativa alla ripresa economica globale.
  • La crescita degli utili in Europa e in Giappone è destinata a superare quella degli Stati Uniti e tale performance superiore non è adeguatamente rispecchiata dalla performance relativa di queste regioni nel 2021.
  • Sia gli utili che le valorizzazioni hanno margine di rialzo nel segmento azionario dei mercati sviluppati ad eccezione degli Stati Uniti e il miglioramento della somministrazione dei vaccini dovrebbe anche rafforzare il sentiment degli investitori.
  • Le prossime elezioni in Giappone potrebbero fungere da catalizzatore per gli investitori, inducendoli a rafforzare l’esposizione nella regione, sottoponderata su tutti i portafogli globali rispetto al passato.

Asset Class

Azionario dei mercati emergenti (EM ad esclusione della Cina)

Segnale complessivo

Neutrale

View di UBS AM

  • La stabilizzazione della crescita cinese, in un contesto di sostegno politico misurato, rappresenta uno sviluppo positivo per l’asset class, in particolare per i Paesi con cui la Cina intrattiene le relazioni economiche e finanziarie più strette. La resilienza nei metalli industriali continua a indicare una solida base per un’attività reale.
  • Tuttavia, l’azionario dei mercati emergenti continua ad affrontare sfide di breve periodo, tra cui una svolta negativa della crescita degli utili futuri rispetto ai mercati sviluppati, la rinnovata forza del dollaro USA e la somministrazione più lenta dei vaccini.

Asset Class

Azionario cinese

Segnale complessivo

Neutrale

View di UBS AM

  • Gli interventi politici volti a limitare il potere delle principali società di Internet possono continuare ad ostacolare questo segmento di mercato.
  • Il picco della stretta creditizia è passato, a nostro avviso. L’imminente svolta nel sostegno fiscale cinese e nell’impulso al credito durante il quarto trimestre dovrebbero fornire supporto agli asset ciclici globali.
  • La preoccupazione per il mercato immobiliare cinese e l’incertezza sui tempi e l’entità del sostegno politico, tuttavia, costituiscono importanti rischi al ribasso per l’attività e le posizioni pro-cicliche.
  • Preferiamo i titoli azionari internazionali, dove le riprese sono meno mature e le revisioni degli utili più favorevoli.
  • La nuova Amministrazione USA sarà più prevedibile nei rapporti con la Cina, pur continuando il processo di decoupling economico in aree d’importanza strategica

Asset Class

Duration globale

Segnale complessivo

Rosso chiaro

View di UBS AM

  • I rendimenti obbligazionari di lungo periodo sono saliti rispetto ai minimi da inizio anno ad oggi, poiché le maggiori banche centrali iniziano a segnalare il ritiro del sostegno politico.
  • I rischi d’inflazione rimangono orientati al rialzo e l’attività economica globale si manterrà solida anche nel 2022.
  • Prevediamo che i rialzi dei tassi reali in particolare, così come le misure di compensazione dell’inflazione, contribuiranno a questo rinnovato aumento dei rendimenti.
  • I rendimenti globali sono saliti anche con l’aumento dei rischi macroeconomici, segno che in precedenza era stato scontato un eccessivo pessimismo.
  • I titoli obbligazionari governativi continuano a svolgere un importante ruolo di diversificazione nella costruzione del portafoglio e rimangono particolarmente efficaci nel garantire il ribasso delle posizioni azionarie pro-cicliche relative value.

 

Asset Class

Obbligazionario USA

Segnale complessivo

Rosso chiaro

View di UBS AM

  • I Treasury USA rimangono il principale rifugio sicuro al mondo e la prima fonte di rendimento priva di rischio. La reattività della Fed ai rischi d’inflazione ha limitato l’attrattiva dei titoli che irripidiscono la curva, ma il taglio delle politiche accomodanti favorisce rendimenti più elevati lungo tutta la curva.
  • Prevediamo il proseguimento della debolezza del segmento obbligazionario statunitense, mentre l’attività interna si riprenderà dal 3° al 4° trimestre, l’inflazione rallenterà ma resterà ben al di sopra dell’obiettivo della banca centrale e l’attività globale si manterrà solida.
  • La Federal Reserve è pronta a rivelare il programma per ridurre il piano di acquisto degli attivi in occasione del meeting di novembre, con l’idea di concludere il piano degli acquisti obbligazionari entro la metà del 2022. La persistenza delle pressioni inflazionistiche nel 2022 determinerà l’accelerazione o il rallentamento di questo programma.

Asset Class

Obbligazionario dei mercati sviluppati ad eccezione degli USA

Segnale complessivo

Rosso chiaro

 

View di UBS AM

  • Continuiamo a ritenere poco appetibili i rendimenti dei titoli sovrani dei mercati sviluppati, al di fuori degli Stati Uniti. Il dominio della Banca del Giappone sul mercato del debito pubblico giapponese e il successo nel controllo della curva dei rendimenti diminuiscono l’uso dell’asset class al di fuori delle posizioni relative value. Il forte outlook per la crescita europea nel 2022 potrebbe contribuire alla compressione e le prossime discussioni sulla riduzione del potenziale del programma di QE della Banca centrale europea per l’integrazione fiscale europea e il solido impegno a sostenere le economie durante la pandemia sono fattori che possono comprimere gli spread periferici, ma forse anche a scapito dell’aumento dei costi di finanziamento core.

Asset Class

Debito societario Investment Grade (IG) statunitense

Segnale complessivo

Rosso chiaro

View di UBS AM

  • Gli spread si sono ridotti grazie al sostegno delle politiche e al miglioramento delle previsioni economiche, mentre i costi di finanziamento all-in sono ben al di sotto dei livelli pre-pandemici. L’IG statunitense rappresenta una delle poche fonti di rendimento positivo di qualità e, quindi, un probabile destinatario di ampi risparmi globali. Tuttavia, il rischio di duration incorporato nel debito di alta qualità, con la graduale ripresa dell’economia, nonché il possibile ampliamento dello spread in caso di minacce all’espansione, rappresentano un duplice rischio che grava sulle aspettative di rendimento complessivo per questa classe di attivi.

Asset Class

Obbligazionario high yield statunitense

Segnale complessivo

Verde chiaro

View di UBS AM

  • Ci aspettiamo che il carry, anziché la compressione dello spread, guidi i rendimenti complessivi nel segmento dell’HY in futuro. Le cedole disponibili continueranno ad attrarre acquirenti in un contesto di basso rendimento.
  • L’asset class è valutata in modo più interessante e ha meno sensibilità all’aumento dei tassi d’interesse rispetto alle obbligazioni IG. Tuttavia, la forte performance relativa di settembre, a causa del ribasso dell’azionario globale, rende l’high yield statunitense meno appetibile su base tattica.

Asset Class

Debito dei mercati emergenti - Dollaro USA / Valuta locale

Segnale complessivo

Neutro / Verde chiaro

 

View di UBS AM

  • Abbiamo una visione positiva sui titoli obbligazionari denominati in dollari dei mercati emergenti, grazie all’equilibrio tra opportunità di carry e rischio di duration.
  • Il credito asiatico mostra valorizzazioni appetibili ed è pronto a registrare buoni risultati in contesti in cui le aspettative di crescita migliorano o si stabilizzano, a patto che non si concretizzino scenari economici fortemente avversi.
  • Il dollaro statunitense si muove oggi entro una forchetta più ridotta e ciò penalizza l’outlook per i rendimenti complessivi dell’obbligazionario locale dei mercati emergenti.

Asset Class

Titoli sovrani cinesi

Segnale complessivo

Verde scuro

View di UBS AM

  • I titoli governativi cinesi hanno i rendimenti nominali più elevati tra i 10 maggiori mercati obbligazionari a livello globale, nonché proprietà difensive che non sono condivise dalla maggior parte dell’universo dei mercati emergenti. Riteniamo che il raffreddamento della crescita economica interna e l’inclusione negli indici del mercato obbligazionario globale metteranno sotto pressione al ribasso i rendimenti nei prossimi 3-12 mesi.

Asset Class

Valuta

Segnale complessivo

 

View di UBS AM

  • Il tapering incoraggiato dalla Federal Reserve e il numero di funzionari della Fed che segnalano che i rialzi dei tassi potrebbero essere giustificati già dal prossimo anno spingono ad un apprezzamento del dollaro e, nel breve periodo, riducono considerevolmente la prospettiva di nuovi minimi come quelli toccati a fine maggio.
  • Valute dei mercati emergenti come il rublo russo e il real brasiliano, supportate dalla continua stretta monetaria, sono ben posizionate per sovraperformare anche in un contesto di stabilità o di rialzo del dollaro statunitense, mentre le valute asiatiche cicliche e alcuni esportatori di materie prime del G10 dovranno faticare.

Fonte: UBS Asset Management. A partire dal 1° ottobre 2021. Le view, fornite sulla base di un orizzonte d’investimento di 3-12 mesi, non riflettono necessariamente l’effettivo posizionamento del portafoglio e sono soggette a modifiche.

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UBS Asset Management Investment Solutions gestisce 167,9 miliardi di dollari USA (al 30 giugno 2021). I nostri oltre 100 professionisti d’Investment Solutions sfruttano la profondità e l’ampiezza delle risorse d’investimento globali di UBS, in tutte le regioni e le classi di attivi, per sviluppare soluzioni progettate per soddisfare le esigenze d’investimento dei clienti. Le opinioni macroeconomiche e di asset allocation d’Investment Solutions sono sviluppate con il contributo dei gestori di portafoglio a livello globale e per tutte le asset class.

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