Commento flash sulla Cina
I dati economici e di mercato cinesi sono deboli da qualche tempo, visto che l'impennata economica guidata dalle riaperture non si è materializzata. Ma la debolezza della Cina rappresenta una sfida, non una crisi.
Cosa sta accadendo?
Cosa sta accadendo?
Dal mese di aprile, la ripresa delle riaperture ha iniziato a vacillare in Cina. La decelerazione è evidente su tutti i fronti dell'economia: produzione industriale, investimenti fissi, crescita del credito, spesa al consumo e settore immobiliare. A causa di questa significativa perdita di slancio, l'obiettivo ufficiale di crescita del 5% per il 2023 è quindi a rischio. Inoltre è sempre più diffuso il timore che questo rallentamento sia indice di problemi strutturali più radicati nell'economia, in grado di provocare un netto calo della crescita tendenziale. I recenti default di un importante operatore immobiliare e di un asset manager sottolineano le difficoltà che continuano ad affliggere il mercato immobiliare nonostante l'anno scorso siano state introdotte 16 misure politiche a sostegno di questo settore.
I mercati finanziari hanno reagito in maniera brusca ai deludenti dati economici e a questi default di società di alto profilo. L'indice MSCI China è sceso del 20% rispetto al picco raggiunto dall'inizio del periodo delle riaperture e il JACI China High Yield ha ceduto il 25% da inizio anno. Il renminbi cinese ha subito un deprezzamento che lo ha portato vicino ai minimi del 2022 nel cambio con il dollaro USA. Nel frattempo, la debolezza dell'attività, il calo assoluto dell'inflazione su base annua a luglio e gli incentivi monetari hanno favorito un rialzo del 2,5% per i future sui titoli di Stato cinesi a 10 anni nel 2023.
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