Teresa Gioffreda
Investment Strategist, UBS Asset Management
  • Secondo Daniela Bianco, Partner di The European House Ambrosetti e Direttrice Merdiano Sanità, sono due i trend che stanno gravando sul sistema sanitario nazionale, ovvero l’invecchiamento della popolazione dovuto all’allungamento della vita media, e la riduzione del tasso di natalità. Questi due trend combinati insieme, fanno sì che la popolazione anziana rappresenti una quota della popolazione totale più ampia rispetto al passato, con conseguenze sul sistema sanitario nazionale italiano.
  • Il sistema sanitario nazionale (SSN) è nato nel 1978, in un momento storico in cui l’aspettativa di vita di un italiano era in media 72 anni, circa 10 anni in meno rispetto all’aspettativa di vita di oggi. Nessuno all’epoca immaginava che l’aspettativa di vita si sarebbe allungata così tanto.
  • Questo ha in parte determinato un problema di sostenibilità economica e di tenuta dell’organizzazione dei servizi della sanità. Basti pensare che le persone anziane hanno un maggior bisogno di cure mediche e assistenza, e in un mondo in cui la percentuale di queste persone aumenta, aumenta anche il bisogno di incrementare servizi di assistenza e di cure, secondo quello che oggi si chiama «long term care» richiedendo pertanto maggiori investimenti.
  • Queste cure in quanto le persone anziane hanno tendenzialmente maggiore bisogno di cure mediche e assistenza e di quella che si chiama «long term care», servizi di assistenza di lunga degenza, continuità di cure e ulteriori servizi che non esistevano in passato.
  • A finanziare il sistema sanitario nazionale sono i contributi, soprattutto quelli che vengono da IRAP e addizionale IRPEF regionale. Pertanto a finanziare la spesa pubblica e il sistema sanitario italiano sono le lavoratrici e i lavoratori. Quando però si riduce la popolazione in età lavorativa attiva, tra i 15 e i 64 anni in proporzione, si riducono anche i contributi che occorrono per finanziare la sanità.
  • Sono diverse le soluzioni applicabili per arginare la riduzione dei finanziamenti nella sanità. La più lampante è aumentare il tasso di natalità del Paese; un’altra soluzione, più combattuta a livello europeo e non solo italiano, è aumentare il tasso di immigrazioni. Entrambe le soluzioni aiuterebbero a contrastare l’inverno demografico, un trend soprattutto presente nelle economie più sviluppate.
  • Una terza soluzione è aumentare l’occupazione dei giovani e delle donne, che ci aiutano a sostenere le attività produttive essenziali per finanziare spesa pubblica e sanità.
  • I trend legati all’invecchiamento della popolazione non pongono un problema solo al sistema sanitario nazionale, ma agli investimenti pubblici in generale.

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