Guardare al futuro

Proiezioni intermedie relative all'economia e ai mercati dei – Outlook quinquennale dal 2020 al 2025

Investment Solutions di UBS Asset Management

Le nostre aspettative quinquennali (2020-2025) in breve

Il team Investment Solutions di UBS Asset Management svolge una costante ricerca macroeconomica per lo sviluppo delle nostre aspettative di base in materia di rendimenti a cinque e dieci anni. Grazie alle vaste e approfondite competenze di oltre 100 professionisti e a un track record nell’asset management di più di 36 anni, le nostre aspettative sui mercati dei capitali quantificano le aspettative di rischio e rendimento di un'ampia gamma di asset class, tengono conto delle condizioni economiche e di mercato del momento, e forniscono una componente chiave per modellare l'asset allocation strategica di un portafoglio.

La nostra ultima pubblicazione ha illustrato le nostre ipotesi del giugno 2019. Da allora, le azioni hanno chiuso il decennio con un eccezionale record decennale e il momentum è proseguito fino a toccare nuovi massimi a febbraio.

Poi è arrivata la pandemia e i mercati azionari sono crollati di oltre il 30%, prima di registrare una forte ripresa. I rendimenti dei titoli di Stato USA sono scesi su tutte le scadenze, riducendo il rendimento atteso in termini locali. I mercati creditizi hanno avuto alti e bassi eccezionali, attestandosi comunque a livelli ancora relativamente ampi verso la fine di maggio.

I principali aggiornamenti delle nostre ipotesi quinquennali sui mercati dei capitali rispetto al report di metà 2019 sono:

  • In termini nominali, i rendimenti azionari attesi sono più elevati, dato il miglioramento della valutazione.
  • I rendimenti dei titoli di Stato sono ancora più ridotti, quindi i rendimenti attesi sono inferiori. I rendimenti europei non sono scesi tanto quanto quelli USA, ma sono partiti da livelli inferiori.
  • In generale, abbiamo ridotto i rendimenti decennali attesi dei Paesi sviluppati per il 2025 dello 0,4% all'1,1%. Ciò ha in parte compensato il calo dei rendimenti previsti.
  • Gli spread creditizi sono più elevati a causa dell’aumento dei rischi di default, ma i rendimenti sono più interessanti rispetto a quelli dei titoli di Stato. Dopo aver toccato il minimo all'inizio di gennaio 2020, hanno messo a segno un’impennata alla fine del primo trimestre 2020. Il loro livello si è notevolmente ridotto ad aprile e maggio.
  • Il dollaro ha registrato un apprezzamento nei confronti della maggior parte delle valute, ma non di tutte. I mercati emergenti hanno subito svalutazioni molto consistenti (ad esempio nel caso del Brasile il -29,2%). In generale, riteniamo che il dollaro sia sopravvalutato rispetto alle valute dei mercati sviluppati e dei mercati emergenti.

 

Il nostro approccio alle ipotesi sui mercati dei capitali

Le Ipotesi sui mercati dei capitali (CMA) sono input cruciali per la definizione di una strategia d'investimento che aiuti gli investitori a raggiungere obiettivi specifici. Un piano pensionistico, ad esempio, ha passività con determinate ipotesi salariali, di pagamento e di inflazione; un fondo di dotazione può pianificare le distribuzioni sulla base della crescita del budget universitario; oppure un family office può avere obiettivi di reddito e di crescita reale. In ultima analisi, le Aspettative sui mercati dei capitali (CME) devono avere una logica e una coerenza economiche che si colleghino al contesto più generale a cui gli investitori devono far fronte.

Produciamo ipotesi a lungo termine o di “Equilibrio" (rendimento medio di un’asset class nei prossimi 30-40 anni, allo scopo di definire benchmark generali) e aspettative di Base che si riferiscono ai rendimenti a cinque e dieci anni, allo scopo di costruire asset allocation strategiche. Aggiorniamo trimestralmente le ipotesi di Equilibrio e Base. Facciamo affidamento sui catalizzatori a più breve termine – tra cui revisioni degli utili, posizionamento dei gestori, stress del mercato e momentum – per definire le opinioni di asset allocation tattica dei portafogli.

Definiamo le nostre ipotesi di lungo periodo “Equilibrio”, dal momento che ipotizziamo che le variabili economiche e finanziarie ricadano in ultima istanza in un regime internamente coerente costruito intorno agli Equilibri di lungo periodo. Il nostro processo di Base integra le valutazioni attuali, le condizioni di mercato e i principali dati previsionali per generare i rendimenti attesi a cinque e dieci anni in base all’asset class e all’area geografica. È importante sottolineare che le previsioni di Base dovrebbero essere considerate misure di tendenza piuttosto che stime puntuali e possono essere soggette a notevoli oscillazioni nel periodo di cinque anni a causa dell'andamento del ciclo economico e di mercato. Le nostre aspettative di Base sono utilizzate per progettare e valutare le asset allocation strategiche esistenti.

La valutazione è una componente importante del nostro processo di Base. La valutazione si concentra sulla deviazione dei prezzi degli asset dal loro valore intrinseco; si tratta di un fattore chiave dei rendimenti su periodi pluriennali. Quando gli asset sono sottovalutati, tendono a essere destinati a un periodo di ottime performance, mentre quando sono sopravvalutati in genere arrancano, anche se le tempistiche possono variare. Ad esempio, non sarebbe stato opportuno investire in azioni growth di large cap statunitensi alla fine degli anni Novanta o in obbligazioni a lunga scadenza negli anni Settanta. I dati previsionali possono variare a seconda dell’asset class, ma in genere includono l'inflazione, la crescita economica e degli utili, i rendimenti della liquidità, i rendimenti dei titoli di Stato a 10 anni e i tassi di default e di recupero delle obbligazioni investment grade e high yield. Offriamo stime dirette del valore su 11 mercati azionari, 14 mercati obbligazionari e 33 mercati valutari che possiamo utilizzare per determinare alcune misure generali delle aspettative globali.

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