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Fixed Income Investment Team

Le banche centrali colpiscono ancora

A quasi due anni dai primi rialzi dei tassi, l'economia mondiale si sta normalizzando. L'impennata dell'inflazione ha superato il picco e continua a tendere in modo più convincente verso l'obiettivo, come dimostra la Figura 1. Questo offre un sollievo necessario ai banchieri centrali di tutto il mondo, sempre più fiduciosi che la stretta monetaria, attuata per la prima volta più di un anno fa, stia avendo effetto sull'inflazione.

Figura 1: Variazione % dell’inflazione CPI su base annua

à Variazione percentuale dell’inflazione CPI negli Stati Uniti, nel Regno Unito e nell’Eurozona,

Il grafico mostra la variazione percentuale dell’inflazione CPI negli Stati Uniti, nel Regno Unito e nell’Eurozona, su base annua, da agosto 2002 ad agosto 2023. Tra il 2020 e il 2022 si è registrato un forte aumento, seguito da un calo nel 2023.

Cosa possiamo aspettarci per il futuro? Con la continua moderazione dell'inflazione, diminuisce la probabilità di ulteriori rialzi dei tassi di riferimento. Sia le previsioni degli economisti che le aspettative del mercato (v. Figura 2) implicano che i tassi di riferimento hanno raggiunto il picco o ci sono molto vicini. Questo cambiamento nell’orientamento della politica monetaria apre un nuovo capitolo per il reddito fisso.

Figura 2: Tassi di riferimento attuali e 6 mesi forward (%)

à Tassi d’interesse di riferimento attuali e previsti su un orizzonte di 6 mesi

Il grafico mostra i tassi d’interesse di riferimento attuali e previsti su un orizzonte di 6 mesi, aiutando il lettore a valutare la direzione della politica monetaria e le sue potenziali implicazioni.

Una nuova speranza per gli investitori a reddito fisso?

L'aumento dei tassi d’interesse di riferimento a livello mondiale ha portato i rendimenti obbligazionari ai massimi degli ultimi dieci anni. Come illustra la Figura 3, nella maggior parte dei settori i rendimenti si collocano ampiamente entro il 9° percentile dei livelli dal 2007. I rendimenti più elevati possono preservare gli investitori dal potenziale impatto negativo di ulteriori aumenti dei tassi o dell'allargamento degli spread creditizi. L'impatto sul rendimento del prezzo dovuto agli ulteriori aumenti dei rendimenti dei titoli governativi registrati quest'anno è stato infatti compensato dai livelli più elevati di reddito, che sono stati il principale driver dei rendimenti.

Rendimento a scadenza (%)

Più recente

Media 15 anni

Massimo storico

Minimo storico

Percentuale attuale*

Aggregati globali

3.8

2.1

4.6

0.8

97%

Governativi globali

3.2

1.5

3.4

0.4

99%

Quasi gov. globali

3.7

2.1

4.1

1.2

97%

Societari globali

5.2

3.3

8.0

1.3

91%

Cartolarizzati globali

4.7

2.8

5.9

0.8

96%

High yield globali

8.9

7.4

21.2

4.1

80%

Figura 3: Rendimenti globali ai massimi decennali

à Rendimenti globali ai massimi da dieci anni

Il grafico illustra con chiarezza il notevole rialzo dei rendimenti.

Sebbene la volatilità dei tassi d'interesse rimanga elevata, è probabile che i rendimenti più elevati continuino a sostenere i ritorni del reddito fisso, soprattutto perché sembra che le banche centrali globali si stiano avvicinando alla fine dell'inasprimento della politica monetaria. Con un potenziale di rialzo interessante, una buona protezione dai ribassi e un punto d’ingresso allettante, si presenta un'opportunità d'oro per gli investitori nel reddito fisso.

Che il rendimento sia con te

L'inversione della curva in molti mercati del reddito fisso significa che i rendimenti sono al massimo livello e quindi più interessanti nel tratto a breve. Tuttavia, dato che i rialzi dei tassi appartengono perlopiù al passato, gli investitori dovrebbero guardare avanti, verso il contesto che verrà dopo il ciclo di rialzo, e quindi diversificare l'esposizione spostandosi ulteriormente lungo la curva, dove le prospettive di guadagni di capitale sono maggiori in caso di diminuzione dei tassi d'interesse. Assumere un’esposizione anticipando i tempi è fondamentale, in quanto i tassi a lungo termine storicamente diminuiscono in modo netto dopo la conclusione dei cicli di rialzo dei tassi, come illustra la Figura 4.

Figura 4: I rendimenti scendono rapidamente quando le banche centrali smettono di aumentare i tassi d’interesse

à I rendimenti scendono rapidamente dopo lo stop ai rialzi dei tassi d'interesse

Il grafico evidenzia il rapido declino dei rendimenti dal 1995 al 2023, dopo che le banche centrali hanno interrotto i rialzi dei tassi d’interesse, dimostrando che i rendimenti tendono rapidamente al ribasso dopo un periodo di aumento dei tassi d'interesse.

La storia indica che il periodo immediatamente successivo alla conclusione dei cicli di rialzo può essere remunerativo per i rendimenti obbligazionari. Come dimostra la Figura 5, questo fenomeno è particolarmente evidente nelle obbligazioni a più lunga scadenza, dove la duration è un driver più forte per i guadagni di capitale. Quando i tassi d'interesse iniziano a scendere, il rendimento totale derivante da un'obbligazione a più lunga scadenza e con duration più lunga, detenuta per un periodo fisso, è nettamente superiore al rendimento totale derivante dal reinvestimento ripetuto in obbligazioni a breve scadenza e con breve duration.

Figura 5: Performance dei Treasury USA a 12 mesi immediatamente dopo l'ultimo rialzo dei tassi del ciclo

à Performance storica dei Treasury USA

Il grafico mostra la performance storica dei Treasury USA nei 12 mesi immediatamente successivi all'ultimo rialzo dei tassi d’interesse all'interno di un determinato ciclo di rialzo dei tassi.

Sebbene il tratto a breve sia interessante dal punto di vista del rendimento, gli investitori devono prestare attenzione ad altre fonti di rendimento totale, ossia la duration e gli spread creditizi: diversificare muovendosi ulteriormente lungo la curva per beneficiare dei guadagni di capitale riconducibili alla duration, data la performance storica dei mercati del reddito fisso al termine dei cicli di rialzo dei tassi.

Attendevo questo giorno da molto tempo

Con le banche centrali vicine a una pausa di riflessione, la proposta di valore del reddito fisso appare convincente. I rendimenti elevati dell’ultimo decennio rappresentano un punto d’ingresso interessante per gli investitori, mentre la prospettiva di un calo dei tassi indica che possiamo aspettarci notevoli guadagni di capitale.

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