L’orientamento positivo sui mercati emergenti (ME) che avevamo assunto nel 2016 era basato sul crescente divario di crescita economica tra Paesi emergenti e sviluppati e su un ciclo favorevole per i ME, accompagnato dal miglioramento dei fondamentali dei Paesi e delle aziende. Tale scenario era riconducibile in larga misura alla riduzione della spesa in conto capitale registrata negli ultimi anni, che aveva contribuito alla ripresa dei margini e della redditività, al riequilibrio della Cina verso un modello di crescita guidato dai servizi e dai consumi e a valutazioni eque, molto più convenienti rispetto a quelle statunitensi.