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ETF Materie primeInvestimento con valore d'uso

In quanto beni naturali, le materie prime sono una categoria d'investimento a sé stante. Consentono di attuare una diversificazione e offrono una potenziale protezione contro l'inflazione. Con gli UBS ETF sulle materie prime si accede in modo liquido ed efficiente in termini di costi ai mercati mondiali delle materie prime.
Come funzionano gli ETF Materie prime?
Gli ETF su commodity vengono negoziati al pari delle azioni e sono quindi uno strumento molto apprezzato dagli investitori che desiderano assumere un’esposizione a un’ampia gamma di materie prime nel mercato globale delle commodity. Ciò può comprendere anche un investimento in produttori di materie prime. Essendo acquistati e venduti in borsa, gli ETF su commodity presentano quotazioni regolari e trasparenti. Una commodity quotata in borsa può essere negoziata in ogni giornata di contrattazione durante l’intero orario di apertura della borsa.
Panoramica dei vantaggi di un investimento in UBS ETF Materie prime
- Replica completa dei mercati delle materie prime con l'investimento sull'intera curva dei future
- Tracking error basso nella replica degli indici delle materie prime sottostanti
- Minimizzazione del contango e conseguente opportunità di realizzare rendimenti complessivi superiori a quelli ottenibili con una formula di indice classica
- La diversificazione sull'intera curva dei future comporta una minore volatilità rispetto a quella generata dalle modalità di replica degli indici tradizionali
- Maggiore rapporto rischio/utili (Sharpe Ratio): rispetto alle formule classiche, le possibilità di rendimento sono più elevate e il rischio assunto (volatilità) è inferiore
- I rinnovi in ogni giorno borsistico consentono di avere periodi «costanti»
Cosa distingue le materie prime dalle altre categorie di attivi?
Le materie prime rappresentano una categoria d'investimento a sé stante e possono rivalutare un deposito titoli. Di solito, infatti, le materie prime, e in particolare i metalli preziosi, presentano una bassa correlazione con le altre classi quali azioni, obbligazioni e valute, ossia l'interazione tra queste categorie d'investimento e i prezzi delle materie prime è modesta.
Per questo, all'interno di un deposito a struttura ampia le materie prime offrono un interessante vantaggio di diversificazione e si ripercuotono positivamente sull'evoluzione di valore dell'intero portafoglio.
Beni naturali a valore aggiunto
Alle materie prime viene generalmente riconosciuta la proprietà di offrire una buona protezione contro l'inflazione – un valido motivo per scegliere questa categoria d'investimento. In quanto beni naturali, infatti le materie prime tendono ad apprezzarsi in un contesto caratterizzato da un aumento dei prezzi al consumo.
Se l'economia mondiale va a gonfie vele, la domanda di materie prime quali greggio, metano e metalli industriali è particolarmente elevata. E in un contesto congiunturale positivo, di solito migliora anche il benessere della popolazione mondiale, con il conseguente aumento delle richieste e dei bisogni, che possono essere soddisfatti meglio.
Scenario di lungo periodo degli ETF Materie prime
Un'esposizione alle materie prime può essere considerato un investimento strategico, giacché a lungo termine le risorse sono disponibili solo limitatamente e quindi si esauriranno. In un'economia di mercato, la concomitanza di un'offerta limitata – e in probabile continua flessione – e una domanda costante porta a un aumento dei prezzi.
A fronte della crescita della popolazione mondiale, nel lungo periodo occorre addirittura prevedere un maggior fabbisogno di materie prime per poter garantire l'approvvigionamento. E gli effetti di questa evoluzione si possono ad esempio vedere in Cina, una nazione economica emergente, che per fronteggiare il suo ritmo di crescita ha sviluppato un'enorme necessità di materie prime.
È possibile investire in modo molto semplice ed efficace nelle commodity tramite prodotti che replicano un indice sulle materie prime, come ad esempio con gli UBS ETF (Exchange Traded Fund).
Partecipare alle quotazioni delle materie prime con i future
Proprio come altri indici sulle materie prime, la famiglia di indici UBS Bloomberg CMCI ricorre a contratti future (operazioni a termine su merci) per replicare l'evoluzione dei prezzi delle materie prime. Il ricorso al mercato dei future concede un differimento temporale dell'obbligo di adempimento (in una data futura). Il commerciante ha quindi solitamente sufficiente tempo per evitare una consegna fisica (ma anche un ritiro) della materia prima. Deve solo «compensare» la posizione prima della data di scadenza del contratto future. La compensazione avviene ad esempio vendendo un contratto equivalente a quello acquistato. In questo modo è possibile partecipare, fino alla scadenza del contratto, all'evoluzione di valore della materia prima sottostante, senza averla effettivamente mai avuta «tra le mani».
Il meccanismo di rinnovo dei future sulle materie prime
Un investimento a lungo termine in materie prime tramite contratti future prevede che prima del termine di consegna i contratti esistenti vengano sostituiti con contratti nuovi per evitare una consegna fisica. Questa sostituzione viene detta «rinnovo» e consente di effettuare investimenti nelle materie prime senza limitazioni in termini di scadenza. A prescindere dall'effettiva evoluzione sul mercato delle commodity, lo scambio dei future influisce sul valore di un investimento, in quanto i contratti con scadenze diverse di solito presentano costi diversi. La differenza tra il prezzo di vendita del contratto future in scadenza e il prezzo di acquisto del contratto future più lungo si ripercuote sull'evoluzione di valore di un indice sulle commodity. Questo è l'effetto del rinnovo, che può comportare perdite o utili.
Utili e perdite da rinnovo
Se i prezzi dei future con data di consegna futura sono inferiori a quelli attuali, il rinnovo nel prossimo contratto in scadenza sarà più conveniente. Di conseguenza, dopo il rinnovo il numero dei contratti sarà superiore a quello iniziale. In questo caso si parla di utile da rinnovo o backwardation. Se per contro i future con data di consegna futura presentano prezzi superiori a quelli attuali, il rinnovo nel prossimo contratto in scadenza sarà più costoso e il numero dei future sarà inferiore. In questo caso si parla di perdita da rinnovo o contango.
L'approccio UBS Bloomberg CMCI
La famiglia di indici UBS Bloomberg CMCI è stata sviluppata da UBS in collaborazione con Bloomberg allo scopo di replicare un'evoluzione di valore possibilmente reale dei prezzi delle materie prime tramite contratti future. Quale primo indice sulle commodity, la famiglia di indici UBS Bloomberg CMCI utilizza fino a cinque periodi costanti. In questo modo, tutte le opinioni del mercato e tutte le considerazioni necessarie per la formazione dei prezzi confluiscono nell'indice. Inoltre, è possibile contenere il contango. Con rinnovi dei contratti future in ogni giorno borsistico è possibile tenere costante la durata residua media dei contratti future replicati nell'UBS Bloomberg CMCI Index – diversamente da quanto accade nella maggior parte delle formule classiche di indice, che effettuano solo una transazione di rinnovo al mese.
Questo è l'UBS Bloomberg CMCI Index, che presenta la massima diversificazione in assoluto e copre l'intero mercato delle materie prime. Nell'UBS Bloomberg CMCI Composite TR Index sono presenti commodity dei cinque settori di:
- energia
- metalli industriali
- metalli preziosi
- materie prime agricole e bestiame vivo
L'UBS Bloomberg CMCI Composite TR Index si presenta quindi come un indice sulle materie prime di pari ampiezza del mercato e «doppia» diversificazione, in quanto non comprende solo una ricca gamma di materie prime, ma considera anche tutte le scadenze liquide dei contratti.
Cos’è l’indice UBS Bloomberg Constant Maturity Commodity ?
L'UBS Bloomberg Constant Maturity Commodity Index non investe unicamente in contratti future di breve termine, ma diversifica i suoi investimenti sull'intera curva delle scadenze. Consentendo all'investitore di accedere a «periodi costanti» non si limita soltanto a offrire un impegno continuo nella categoria d'investimento e a evitare le transazioni che possono insorgere con il rinnovo mensile degli indici tradizionali, ma punta altresì a ridurre al minimo il rischio di un rendimento negativo.
L'energia assume un ruolo essenziale per l'economia mondiale. Sono soprattutto il greggio e i carburanti da esso derivati quali olio combustibile e benzina a trainare la congiuntura. Se il prezzo del petrolio aumenta, il motore dell'economia globale inizia a rallentare.
Anni fa i paesi industrializzati hanno dovuto fare i conti con questa interdipendenza durante le crisi petrolifere degli anni settanta, quando l’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC) tagliò la produzione facendo impennare il prezzo del greggio. Da allora i governi dei paesi industrializzati sono impegnati a diminuire la propria dipendenza dalle importazioni energetiche. Anche dopo quarant’anni dalla prima crisi petrolifera i combustibili fossili restano il principale motore dell’economia globale.
Cos’è l’indice UBS Bloomberg CMCI WTI Crude Oil TR?
L'UBS Bloomberg CMCI WTI Crude Oil TR Index non investe unicamente in contratti future di breve termine, ma diversifica i suoi investimenti sull'intera curva delle scadenze. Consentendo all'investitore di accedere a «periodi costanti» non si limita soltanto a offrire un impegno continuo nella categoria d'investimento e a evitare le transazioni che possono insorgere con il rinnovo mensile degli indici tradizionali, ma punta altresì a ridurre al minimo il rischio di un rendimento negativo.