Zurich, 09 dicembre 2019 – Il sistema sociale svizzero si fonda su tre pilastri, ognuno dei quali presenta insidie e particolarità – soprattutto per gli immigrati. L'entrata nella vita lavorativa in Svizzera e la seguente uscita celano sfide da non sottovalutare. Perché oltre alle particolarità del nostro sistema previdenziale, a causa del rapido invecchiamento della società il suo finanziamento è divenuto difficile.

Inoltre l'attuale contesto degli investimenti non lascia prevedere rendimenti elevati. Pertanto l'attuale livello delle rendite non risulta più sostenibile per le generazioni future. Una pianificazione tempestiva – soprattutto se si entra tardi nel mercato del lavoro svizzero – diviene quindi ancora più importante.

Ogni pilastro ha le sue particolarità

I contributi mancanti nel 1° pilastro possono essere versati retroattivamente al massimo per cinque anni e solo se la persona era assicurata in Svizzera durante questo periodo. Questo non è il caso per la maggior parte degli immigrati, il che di conseguenza riduce i pagamenti della rendita statale. «La rendita nel 2° pilastro, invece, può essere migliorata mediante riscatti volontari fiscalmente agevolati anche con effetto retroattivo», spiega Emmanuel Ullmann, esperto di previdenza presso UBS.

Tuttavia con una limitazione: se qualcuno non è mai stato affiliato a un istituto di previdenza in Svizzera, il riscatto nella previdenza professionale durante i primi cinque anni è limitato al 20 percento all'anno del salario assicurato. Questo impedisce deduzioni fiscali eccessive per le persone che eventualmente rimangono in Svizzera solo per qualche anno.

L'attuale legislazione non consente il riscatto in un secondo momento nel 3° pilastro – né agli svizzeri né agli immigrati. Ma può essere usato allo stesso modo dagli immigrati durante la loro vita lavorativa e offre la possibilità di accumulare privatamente capitale di previdenza grazie ai vantaggi fiscali.

Prestare attenzione alle implicazioni fiscali in caso di trasferimento

Se l'immigrato lascia definitivamente la Svizzera, al momento del pensionamento viene pagata la rendita del 1° pilastro, a condizione che esista una convenzione sulle assicurazioni sociali tra la Svizzera e lo stato in questione. 

Il 2° pilastro, invece, consente di percepire al pensionamento una rendita o di riscuotere il capitale di vecchiaia. In caso di prelevamento anticipato, a seconda del Paese in cui ci si è trasferiti, si può tuttavia percepire solo la parte sovraobbligatoria, mentre la parte obbligatoria rimane presso una fondazione di libero passaggio fino all'età del pensionamento.

Il capitale risparmiato nel pilastro 3a deve essere percepito completamente. In Svizzera ogni versamento di capitale viene tassato con una detrazione dell'imposta alla fonte. «L'onere fiscale degli averi previdenziali può variare in base al Paese nel quale ci si è trasferiti, a seconda che i due Paesi abbiano stipulato o meno una convenzione per evitare la doppia imposizione», spiega l'economista UBS Sibille Duss. In assenza di una tale convenzione, il capitale di previdenza può essere oggetto di doppia tassazione. Per questo motivo coloro che pensano di trasferirsi dovrebbero informarsi in tempo sulla situazione. Come regola generale possiamo dire che: è sempre bene iniziare presto a pensare alla propria situazione finanziaria durante la vecchiaia – a che uno sia svizzero o immigrato.


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Sibille Duss
UBS Chief Investment Office Global Wealth Management
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sibille.duss@ubs.com


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