Zurigo, 17 novembre 2022 – Nel nuovo Year Ahead, l'outlook di UBS sul 2023, il Chief Investment Office di UBS Global Wealth Management (GWM) illustra ciò che gli investitori dovrebbero aspettarsi in vista della chiusura di uno degli anni più impegnativi della storia per i mercati.

Il contesto dei mercati dovrebbe diventare più positivo nel corso del 2023, con un calo dell'inflazione e la previsione, da parte degli investitori, di tagli dei tassi e di una crescita più sostenuta. Tuttavia, alle soglie del 2023, l'inflazione elevata, l'aumento dei tassi e il deterioramento delle aspettative di crescita suggeriscono un atteggiamento relativamente difensivo nei confronti degli asset rischiosi.

In considerazione di ciò, il rapporto comprende alcune indicazioni di investimento per l'anno a venire, in particolare:

  • Introdurre titoli difensivi e value. I settori difensivi dovrebbero risultare meno sensibili all'indebolimento dell'economia, mentre i titoli value tendono a realizzare una buona performance nelle fasi di inflazione elevata. Nel corso dell'anno, con il rallentamento dell'inflazione e la ripresa della crescita mondiale, potrebbero emergere opportunità più interessanti per acquistare titoli ciclici e growth.
  • Cercare opportunità di rendimento. Ottenere rendimenti più prevedibili attraverso strategie mirate in un contesto di incertezza. La stessa volatilità dei mercati può di per sé rappresentare un modo per generare ritorni. Una volta che i tassi e la crescita si saranno stabilizzati, gli elevati rendimenti offerti dagli emittenti con rating più basso potrebbero rappresentare una opportunità aggiuntiva.
  • Optare per i beni rifugio. I tassi relativamente alti negli Stati Uniti e il rallentamento della crescita mondiale dovrebbero contribuire a preservare la solidità del dollaro USA nei prossimi mesi, mentre il fascino di bene rifugio del franco svizzero dovrebbe attrarre nuovi flussi. Ma a medio termine gli investitori dovranno prepararsi a un indebolimento del dollaro, in vista di un atteggiamento più accomodante della Federal Reserve.
  • Puntare su strategie di hedge fund non correlate. I fondi macro, azionari long-short a basso rendimento e multi-strategia possono contribuire a diversificare i portafogli in un contesto di correlazioni azionarie-obbligazionarie elevate, che potrebbero durare in quanto perchè la politica monetaria continuerà a influenzare i mercati.

Mark Haefele, Chief Investment Officer di UBS GWM, ha dichiarato: "Prevediamo un anno di inflessioni e gli investitori che si stanno proteggendo dal rischio di volatilità devono pianificare quando e come riorientarsi verso una ripresa nel 2023. Nel lungo termine, vediamo i mercati privati come un canale privilegiato per aumentare l'esposizione alle tendenze secolari del prossimo decennio, in particolare nei settori della digitalizzazione e della sicurezza energetica."

Prosegue il decennio di trasformazione

Questo decennio caratterizzato da forti trasformazioni ha già determinato cambiamenti significativi nel quadro economico, politico, sociale e ambientale mondiale. Con le banche centrali intenzionate a riportare l'inflazione sotto controllo, una transizione verso l'energia verde che richiede investimenti, l'era della sicurezza che incentiva la spesa pubblica per infrastrutture e R&S e la digitalizzazione dei modelli di business che prende sempre più piede, il tutto in un contesto di valutazioni ridotte sui mercati finanziari, è ancora possibile ipotizzare uno scenario secolare più roseo.

Le opportunità di investimento in grado di offrire valore e crescita nel decennio a venire sono le seguenti:

  • Posizionarsi per l'"era della sicurezza". La priorità che governi e imprese daranno alla sicurezza energetica, alimentare e tecnologica sarà un fattore determinante per molti settorinei prossimi anni. Gli interventi volti a migliorare l'efficienza su tutta la filiera alimentare, ad esempio, dovrebbero creare opportunità in diversi settori. Secondo le previsioni, il mercato dell'agricoltura innovativa dovrebbe registrare un'espansione complessiva dell'11% all'anno entro il 2030, rispetto all'attuale stima di 13 miliardi di dollari USA.
  • Investire in modo sostenibile. Nonostante la sottoperformance dello scorso anno, la performance a lungo termine degli investimenti sostenibili rimane solida, sia assoluta che relativa. La sostenibilità può rivelarsi un motore trainante per la performance aziendale. In ogni caso, gli investitori devono prestare particolare attenzione alla diversificazione per settore, stile e asset class.
  • Cercare valore nei mercati privati. Non solo gli investimenti nei mercati privati contribuiscono alla diversificazione del portafoglio, ma l'impiego di nuovi capitali nei mercati privati negli anni successivi ai ribassi dei mercati quotati si è storicamente rivelato una strategia fruttuosa sul lungo periodo. Le strategie in grado di sfruttare lìattuale dislocazione dei prezzi di mercato rappresentano un'opzione interessante per gli investitori che desiderano aumentare la propria esposizione all'asset class.

Analisi degli scenari

 

Scenario rialzista

Scenario di base

Scenario ribassista

Fattori chiave

Banche centrali

L'inflazione scende più velocemente del previsto, portando a tagli dei tassi anticipati. L'effetto differito della politica monetaria potrebbe far sì che l'inflazione sorprenda al ribasso.

Il calo dell'inflazione dovrebbe consentire alla Fed, alla BCE, alla BNS e alla BoE di completare i cicli di rialzo dei tassi nel 1° o al massimo nel 2° trimestre del 2023.

È probabile che l'inflazione negli Stati Uniti e in Europa si avvicini all'obiettivo del 2% annuo verso la fine del 2023 permettendo di valutare eventuali tagli dei tassi.

L'inflazione non riesce a rientrare nei parametri,  i tagli dei tassi si allontanano o, anzi, le banche centrali procedono con ulteriori rialzi.

Le banche centrali sospendono troppo presto i rialzi dei tassi, stimolando la crescita a breve termine e facendo riaccelerare l’inflazione e portando così a nuovi rialzi.

Crescita economica

La crescita economica torna ad accelerare, grazie, ad esempio:

a una distensione dei rapporti tra Europa e Russia e/o a un inverno più caldo che allevia la crisi energetica, favorendo la crescita economica;

alla Cina che rivede la sua politica zero-COVID e/o introduce ulteriori stimoli, favorendo la crescita economica;

all'inflazione in rapido calo e ai minori costi di finanziamento che sostengono la crescita statunitense.

Gli Stati Uniti sono ancora in espansione, ma a rilento, mentre l'Eurozona e il Regno Unito sono probabilmente già in recessione. La ripresa della Cina continua a subire ritardi.

La crescita in Europa dovrebbe migliorare a metà del 2023 con l'attenuarsi della crisi energetica dopo l'inverno. In Cina, la crescita economica dovrebbe aumentare, a condizione che le politiche zero-COVID vengano almeno parzialmente allentate entro la metà dell'anno. Negli Stati Uniti è probabile che un rallentamento economico si verifichi più tardi, dato il vigore dell'economia e l'impatto differito della politica monetaria.

La crescita scende al di sotto delle attese a causa dell'eccessivo inasprimento delle banche centrali e/o della contrazione dei consumi dei paesi sviluppati, perchè l'inflazione rimane superiore alla crescita dei salari nominali.

In Europa, un inverno più freddo del previsto causa interruzioni delle forniture di materie prime energetiche, aggravando la fase recessiva.

La riapertura della Cina è rimandata al 2024.

Una prolungata recessione economica provoca una contrazione degli utili societari, un aumento dei tassi di insolvenza e un calo dei prezzi delle materie prime.

Geopolitica e altro

De-escalatino in Ucraina si placa o fine della guerra.

La guerra in Ucraina sembra destinata a protrarsi, incrementando la volatilità.

L'inasprimento delle condizioni finanziarie potrebbe accrescere la vulnerabilità del mercato agli shock esterni.

Escalation della guerra in Ucraina e/o aumento delle tensioni tra Stati Uniti e Cina.

Le condizioni finanziarie si inaspriscono ulteriormente, causando tensioni nel sistema finanziario.

Percorso di mercato

 

Scenario più favorevole per gli asset più rischiosi, in quanto gli investitori intravedono tagli dei tassi e un rallentamento della crescita economica.

La fragilità economica non è del tutto scontata, in quanto i ribassi sono stati in gran parte determinati dall'aumento dei tassi di interesse.

Il rapporto rischio/rendimento nei prossimi 3-6 mesi rimane sfavorevole, con le azioni destinate a chiudere la prima metà del 2023 su livelli analoghi se non addirittura inferiori agli attuali.

Contrazione, con le asset class più rischiose, come le azioni, che registrano perdite a due cifre. Gli spread di credito si allargano, mentre i beni rifugio ne traggono beneficio.

Principali obiettivi degli scenari per giugno 2023

Asset class

Scenario rialzista

Scenario di base

Scenario ribassista

MSCI AC World

820

720

590

S&P 500

4.400

3.700

3.300

EURO STOXX 50

4.400

3.550

3.100

Rendimento Treasury USA a 10 anni

1,50%

3,50%

4,50%

Rendimento tasso di breakeven USA a 10 anni

1,50%

2,25%

3,00%

Spread HY USA*

300bp

600bp

850bp

Spread IG USA*

60bp

150bp

200bp

EURUSD

1,05

0,98

0,92

Materie prime (CMCI Composite)

2.200

2.000

1.600

Oro

USD 1.400-1.500/oncia

USD 1.600/oncia

USD 1.800-2.100 /oncia

* Nei periodi di tensioni sui mercati, gli spread denaro-lettera dei titoli di credito tendono ad aumentare e pertanto i relativi intervalli risultano più ampi.
Nota: gli obiettivi delle asset class sopra indicate si riferiscono ai rispettivi scenari macro. I prezzi dei singoli asset possono essere influenzati da fattori non illustrati negli scenari macro.
Fonte: UBS, dati a novembre 2022
 

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