Zurigo, 9 marzo 2017 – Da ottobre 2016 a gennaio 2017 il barometro PMI ha registrato una lieve flessione di 0,22 punti, attestandosi a 0,38 punti; il calo è riconducibile in particolare agli ordinativi e ai livelli di produzione più deboli rispetto al mese precedente. Le aspettative ottimistiche per il futuro livello produttivo hanno tuttavia impedito un calo ancor più marcato. Anche per quanto riguarda la seconda categoria di imprese, le grandi imprese, il peggioramento del volume degli ordinativi e il basso livello di produzione hanno contribuito alla flessione. Inoltre le grandi imprese valutano la situazione economica futura decisamente meno rosea. Il valore di gennaio del barometro si attesta al di sotto della media di lungo periodo sia per le PMI
(-0,38 punti) sia per le grandi imprese (-0,56 punti). La valutazione della situazione economica ancora prudente dovrebbe anche essere la ragione per cui le imprese industriali di entrambe le categorie ritengono ancora troppo elevati i livelli dei propri organici.

Note positive nel terziario

Mentre le grandi società di servizi hanno di nuovo espresso un giudizio nettamente migliore circa la propria situazione economica nel primo trimestre rispetto alla metà dello scorso anno, è rimasta invariata la stima della situazione attuale presso le PMI. Il miglioramento della domanda e della situazione reddituale dovrebbe aver contribuito alla valutazione più ottimistica fra le grandi imprese del settore dei servizi. Mentre le imprese industriali di entrambe le categorie giudicano ancora troppo elevato il livello di occupazione, i fornitori di servizi riferiscono di un numero adeguato di occupati a prescindere dalle dimensioni delle imprese.

Moderato ottimismo fra i grandi rivenditori al dettaglio

Sebbene la maggioranza dei rivenditori al dettaglio valuti la propria situazione economica tuttora negativamente , si è riusciti a fermare il trend ribassista sia fra le PMI sia fra le grandi imprese. Soprattutto queste ultime si sono mostrate ottimiste rispetto ai fatturati futuri, ma meno ottimiste riguardo all'andamento dei prezzi. Al contrario, le PMI prevedono prezzi di vendita stabili nel secondo trimestre.

Inversione di tendenza fra le grandi imprese del turismo?

Nel trimestre iniziale le grandi imprese del settore turistico hanno valutato positivamente la propria situazione economica, per la prima volta dall'abbandono del limite di cambio minimo del gennaio 2015. Questo miglioramento è sostenuto dalla maggioranza dei sottoindicatori. Il fatturato è migliorato rispetto allo stesso trimestre di un anno fa, gli utili sono aumentati per la prima volta dalla fine del 2014 e anche la domanda ha registrato una lieve crescita nel primo trimestre. È però ancora presto per parlare di un'inversione di tendenza o di una ripresa duratura per le grandi imprese del turismo, dato che la situazione valutaria rimane tesa. La situazione economica delle PMI del settore turistico è invece tutt'altro che confortevole. Hanno infatti giudicato negativamente la situazione economica dal 2010, l'ultimo incremento dei ricavi risale alla fine del 2014 e anche la domanda si è indebolita nel primo trimestre di quest'anno.

Debolezza reddituale nel settore edilizio

Mentre la situazione degli affari per le PMI dell'edilizia si è di nuovo stabilizzata nel primo trimestre, si è notevolmente migliorata per le grandi imprese. La valutazione leggermente più ottimistica della situazione si basa su un'inversione di tendenza riscontrata in molti sottoindicatori. Il miglioramento dell'umore non è dovuto tuttavia alla situazione reddituale, che ha continuato a peggiorare sia per le grandi imprese che per le PMI dell'edilizia. Anche gli studi di architettura e ingegneria giudicano costante la situazione degli affari; nel primo trimestre entrambe le categorie di imprese hanno riferito un lieve incremento delle commesse. Tuttavia anche in questo settore le PMI devono fare i conti con una debolezza reddituale.

Barometro PMI di UBS

Barometro PMI di UBS

Calcolo del barometro PMI di UBS
Il barometro industriale UBS si basa sul sondaggio mensile condotto dal KOF nel settore industriale (senza il ramo edile). Viene calcolato come primo componente principale tra 17 sottoindicatori per l’intero settore industriale, suddividendo in PMI (fino a 200 collaboratori) e grandi aziende (oltre 200 collaboratori). Viene graduato in modo tale che il suo valore medio sia pari a zero e la sua varianza sia uguale a 1.

Industria

Barometro PMI di UBS - industria

Settore dei servizi

Barometro PMI di UBS - Settore dei servizi

Importante
La valutazione avviene attraverso il cosiddetto indice di diffusione: il risultato corrisponde alla media della quota di aziende con trend 'positivo' o 'negativo'. Pertanto, esso non fornisce tassi di variazione percentuali.

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