Luca Rossi è un chimico di 60 anni che, con soddisfazione può archiviare il suo dossier «Pensionamento». I calcoli in innumerevoli tabelle Excel sulla questione «rendita o capitale» non sono stati vani. Insieme alla moglie Claudia ha trovato una buona formula per il loro pensionamento, che avverrà tra circa quattro anni. Inoltre, in qualità di membro della famiglia con il reddito maggiore e quindi di «responsabile finanziario », ha fatto un’esperienza del tutto inedita: per la prima volta ha parlato concretamente di denaro e di pianificazione finanziaria con sua moglie.

Claudia Rossi ha 58 anni, da otto ha ripreso l’attività come aiuto medico e già da un po’chiede a suo marito: «I nostri risparmi saranno sufficienti per arrivare alla fine del mese durante la vecchiaia? » Sinora, non si era veramente occupata di questioni di denaro, ma aveva condiviso con lui un desiderio che le stava particolarmente a cuore: voleva essere sicura che entrambi, a prescindere da cosa sarebbe accaduto, avrebbero ricevuto una rendita sufficiente per coprire le spese ordinarie, in modo da non dover dipendere dai propri risparmi ma poterli usare per altri desideri e per le emergenze.

Sfruttare una buona situazione di partenza

A causa di questa insolita determinazione della moglie, quando Luca Rossi è giunto in banca per il suo primo colloquio di consulenza, era un po’ nervoso. Alla fine, tuttavia, entrambi erano positivamente sorpresi dalla buona situazione finanziaria in cui si trovavano. Luca Rossi ha infatti un reddito annuo di 170 000 franchi lordi, nonché un piano di partecipazione azionaria del valore di 200 000 franchi e un capitale previdenziale 3a dello stesso importo ripartito su più conti. La loro casa unifamiliare, del valore venale di 800 000 franchi, è gravata da un’ipoteca di 650 000 franchi. Claudia Rossi ha un reddito di 50 000 franchi lordi e un capitale previdenziale 3a di 50 000 franchi. Insieme hanno la prospettiva di ottenere una rendita AVS per coniugi massima di 42 300 franchi l’anno. «È importante cogliere lo stato emotivo della coppia e conciliare le esigenze materiali di entrambi », consiglia Diana De Luca Ferrari, esperta di pianificazione previdenziale di UBS Wealth Management Svizzera. Le donne esprimono i loro timori più apertamente degli uomini. Spesso, come in questo caso, gli uomini desiderano una conferma delle proprie considerazioni e dei propri calcoli. La visualizzazione dell’andamento del reddito e del patrimonio nel corso degli anni ha avuto un effetto molto rassicurante sulle paure e sulle preoccupazioni di entrambi i coniugi.

Come per i Rossi, nella maggior parte dei casi non si tratta di scegliere tra rendita o capitale, ma di trovare la giusta combinazione tra i due. Soprattutto quando entrambi i partner esercitano un’attività lucrativa il margine di manovra è interessante poiché le casse pensioni prevedono spesso prestazioni diverse. Vale in particolare la pena fare un confronto delle aliquote di conversione delle prestazioni per superstiti in caso di decesso e infine dello stato di salute generale dell’istituto di previdenza. «Una regola d’oro è quella di coprire la maggior parte delle spese correnti con entrate quali rendite, redditi patrimoniali e altri redditi regolari e di investire il capitale per spese straordinarie e a lungo termine», afferma la consulente Diana De Luca Ferrari. Inoltre, un vantaggio non trascurabile di un prelievo di capitale parziale, è che in caso di decesso, i superstiti hanno diritto all’eredità mentre una rendita esclude tale opzione.

La giusta combinazione fa la differenza

Qual è stata la soluzione finale per i coniugi Rossi? Anche per loro non si è trattato di scegliere l’una o l’altra, ma di trovare la giusta combinazione. Hanno deciso di seguire la regola d’oro e di coprire i loro costi fissi annuali di 110 000 franchi con la rendita per coniugi dell’AVS e con una rendita parziale della cassa pensione di Luca. «Grazie alla pianificazione della cassa pensione e del capitale 3a abbiamo trovato una soluzione ottimale», spiega Diana De Luca Ferrari. Il presupposto era che i Rossi iniziassero a risparmiare per tempo in maniera efficiente, vale a dire a partire dai 50 anni di età. I coniugi hanno organizzato concretamente le loro rendite e i loro risparmi in tre «salvadanai», che rispondono alle diverse esigenze in momenti differenti. Il primo salvadanaio è quello dedicato alle spese correnti.

Con i rendimenti e il consumo del secondo salvadanaio, i coniugi Rossi intendono principalmente finanziare viaggi pianificati e in seguito possibili costi sanitari più elevati. A questo scopo, il secondo salvadanaio comprende un capitale d’investimento di circa 400 000 franchi. Nel terzo salvadanaio, infine, i coniugi hanno investito 300 000 a lungo termine e con un profilo di rischio maggiore. Ciò che ha reso Luca Rossi particolarmente felice è stato il fatto che, al termine della riorganizzazione, è stato anche possibile fare una donazione di 150 000 franchi ai loro figli, attingendo dall’avere della cassa pensione e dall’avere di risparmio. Il previdente chimico Luca Rossi era pienamente soddisfatto di questa soluzione e ha potuto così riporre il dossier «Pensionamento» sullo scaffale della sua ordinata scrivania di casa.

La combinazione perfetta

Chiunque debba decidere quale scelta operare tra il versamento della rendita o il prelievo di capitale deve innanzitutto rispondere a queste domande:

  • Quali sono le spese e le entrate sinora affrontate (basi del budget)?
  • Qual è la mia speranza di vita dopo il pensionamento? Saranno necessari più o meno mezzi per finanziarla (estrapolazione dei dati dal budget)?
  • Quali sono i regolamenti delle casse pensioni dei due coniugi, ad esempio per quanto riguarda le prestazioni in caso di decesso o altri dettagli importanti (è necessario avere il regolamento della cassa pensione)?
  • Quanto sono importanti la sicurezza ed il rendimento atteso dei miei investimenti (propensione al rischio personale)?
  • Quali sono i termini di preavviso per il prelievo di capitale dalla cassa pensione (pianificazione della previdenza)?

Pianificazione UBS

Con l’avvicinarsi del pensionamento si pongono numerose domande finanziarie. Nella fase di pianificazione tre elementi sono particolarmente importanti:

  1. Fare trasparenza sulla situazione previdenziale finanziaria e sulle esigenze individuali per il pensionamento.
  2. Elaborare un piano finanziario per ottimizzare gli averi previdenziali, ad esempio tramite riscatto nella cassa pensione, scaglionamento e scelta tra rendita e capitale.
  3. Elaborare una strategia di investimento individuale per gli averi previdenziali versati.

È molto importante anche attenersi al piano a verificarlo regolarmente. In tal modo, è possibile eseguire per tempo gli eventuali adattamenti necessari. UBS vanta una lunga esperienza nella pianificazione previdenziale e offre una consulenza accurata e competente.

Questo articolo è stato scritto da NZZ Content Solutions per conto di UBS.