Nicola Bianchi (nome di fantasia), nonno ed ex proprietario di un’azienda, per la prima volta nella sua vita brancolava nel buio: era seriamente preoccupato che il suo notevole patrimonio familiare potesse svanire.
Cos’era successo? L’intento del signor Bianchi era quello di trasmettere i suoi averi ai tre figli, ma in quella situazione erano molte le emozioni in gioco ed era quasi impossibile intrattenere una conversazione ragionevole. Il dilemma era iniziato molto prima, quando il figlio maggiore si era rifiutato di rilevare l’impresa di impianti domestici e sanitari. Aveva infatti preferito studiare storia dell’arte e aveva ottenuto, in seguito, una nomina a vicedirettore di un rinomato museo all’estero. Dopo un management buyout fallito e un tentativo di vendita altrettanto inconcludente, il signor Bianchi, a malincuore, aveva messo in liquidazione la società. La situazione si complicò ulteriormente quando il secondogenito e la figlia iniziarono ad accapigliarsi per la sua amata collezione di monete.
Tutelati ma non ancora tranquilli
Sembrava di essere quasi arrivati a una soluzione definitiva. Il signor Bianchi, infatti, aveva diviso gli immobili familiari mediante donazioni. Inoltre, aveva garantito a sé e a sua moglie l’usufrutto a vita sulla loro casa plurifamiliare preferita. Per di più, il consulente alla clientela della sua banca gli aveva presentato un piano d’investimento per la copertura dei loro bisogni di liquidità per i successivi cinque anni. Il piano completo comprendeva anche la pianificazione previdenziale e una proposta per le loro riserve rispettivamente per i dieci anni e quindici anni successivi. Le decisioni d’investimento per questo terzo portafoglio dovevano essere prese insieme ai due figli maschi.
Tuttavia, questi ultimi non avevano mai trovato un accordo sulla scelta degli investimenti. L’Avv. Giorgio Falconi, Responsabile Wealth Planning UBS Regione Ticino, spiega: «La generazione più anziana investe spesso il proprio denaro come se non ci fosse un domani. Di fatto, la parsimonia tipica dell’anzianità, unita ai tassi d’interesse costantemente bassi e alle imposte sul patrimonio, porta all’erosione patrimoniale che, a sua volta, crea grandi tensioni in molte famiglie. Inoltre, se c’è di mezzo anche una successione aziendale fallita, il rischio di mandare a monte la pace familiare – e con essa la trasmissione patrimoniale alla prossima generazione – è particolarmente elevato.
I nipoti: la chiave per il successo
Qual è stata la soluzione al problema della famiglia Bianchi? «Affinché una trasmissione patrimoniale riesca bene, è fondamentale ridurre le distanze con la generazione a venire e magari anche con quella successiva», spiega Falconi. Nel caso del signor Bianchi sono stati i nipoti a ridargli l’entusiasmo per investire a lungo termine nelle azioni dei settori di robotica, e-commerce e private equity. Il piano con i diversi orizzonti d’investimento, proposto da Falconi, si basa sulla convinzione che le strategie d’investimento a lungo termine, con una quota azionaria più elevata, offrano i rendimenti necessari per garantire il patrimonio familiare nel lungo periodo.
Alla luce dei tassi bassi e della potenziale inflazione – che minacciano i valori nominali sotto forma di obbligazioni o averi di risparmio – gli investimenti in valori reali, azioni o immobili, saranno importanti anche in futuro. Secondo Giorgio Falconi gli investimenti a lungo termine riducono i rischi e aumentano le opportunità di rendimento. Soprattutto da un punto di vista transgenerazionale si possono investire a lungo termine quote dei propri averi. Il consulente finanziario di UBS raccomanda a tutte le famiglie: «È meglio prevenire, ovvero regolamentare in maniera sistematica una trasmissione patrimoniale quando si è in vita; in seguito è quasi impossibile ».
Nel caso della famiglia Bianchi le frequenti conversazioni, la costruzione della fiducia transgenerazionale e la rinuncia all’azienda da parte del proprietario, hanno portato al mantenimento dei valori patrimoniali per generazioni.
La checklist della previdenza
La checklist della previdenza
Un mandato precauzionale aiuta in modo mirato a evitare problemi quando si vogliono mantenere i valori patrimoniali per generazioni.
- Quando arriva il momento di tutelare i valori familiari per generazioni, l’intera famiglia dovrebbe riunirsi una o due volte l’anno e discutere della validità della soluzione esistente.
- Dal 2013 si può disporre del mandato precauzionale. Un nuovo strumento che permette alle famiglie di adottare misure preventive in caso di incapacità di discernimento della generazione più anziana, prendendo accordi relativi agli interessi personali e patrimoniali ed esercitando la rappresentanza nelle questioni giuridiche. Grazie alle procure la generazione successiva può quindi avere accesso ai conti e ad altri strumenti tramite e-banking.
UBS Family Banking
UBS Family Banking
UBS Family Banking mette in evidenza due aspetti principali nel delicato tema della successione.
Equa ripartizione del patrimonio familiare
- Sviluppo di una comprensione comune dei propri desideri ed esigenze, includendo la generazione successiva.
- Preparazione della pianificazione finanziaria e panoramica dei valori patrimoniali.
- Elaborazione e revisione regolare della soluzione successoria.
Conservare i valori in famiglia per generazioni
- Elaborazione del proprio concetto d’investimento.
- Discussione e scelta di una strategia d’investimento adeguata.
- Coinvolgimento della generazione successiva nel processo d’investimento
Questo articolo è stato scritto da NZZ Content Solutions per conto di UBS.