L’essenziale in breve: 

  • La verifica dell√azienda (in linguaggio tecnico due diligence) va organizzata prima della vendita della società. 
  • Preparatevi raccogliendo in anticipo tutti i documenti pertinenti e archiviandoli in maniera strutturata e in digitale. 
  • Servitevi di un supporto professionale sotto forma di consulenza M&A che vi assista nella valutazione e nella vendita dell’azienda.

La due diligence, che altro non è che il termine tecnico per una verifica dell’azienda, è forse una delle fasi più laboriose del processo di vendita. Analizzare tutti i dati in anticipo in modo tale da farli poi visionare a potenziali acquirenti richiede moltissimo lavoro. Alla fine, però, il vantaggio derivante dalla due diligence compensa appieno il grande dispendio di tempo. Grazie alla due diligence, offrite a potenziali acquirenti la massima trasparenza e comodità, riducendo al minimo il loro rischio nell’acquisto; ciò può avere un’influenza positiva sulla decisione di acquisto e sull’impostazione del relativo contratto. 

Preparandovi per tempo ed effettuando un’analisi accurata, intercetterete i possibili rischi in anticipo, evitando che emergano proprio durante la verifica da parte di potenziali acquirenti. Se presenterete dei dati completi e coerenti, rafforzerete il rapporto di fiducia nella negoziazione con partner. Preparandovi alla due diligence in maniera adeguata, migliorerete le probabilità di raggiungere un accordo soddisfacente per entrambe le parti. Di seguito vi sveliamo cinque consigli per aiutarvi a fare la differenza nella preparazione della due diligence.

Impulse Newsletter per imprese

Analisi accurate sull’economia e sui mercati nonché i migliori consigli di business direttamente nella vostra mailbox.

1. Raccogliete tutti i documenti necessari per tempo

Siccome la due diligence è un processo che richiede molto tempo e lavoro, si consiglia di iniziare a raccogliere, archiviare in modo sistematico e analizzare i documenti già cinque anni prima di dare avvio all’effettivo processo di vendita. In questo modo avrete la certezza di poter destinare continuativamente alcune risorse interne al processo di due diligence. Per non sovraccaricare ulteriormente la vostra agenda già piena di appuntamenti, dovreste delegare i compiti meno complessi ma più dispendiosi in termini di tempo. In questo caso può per esempio essere di aiuto una persona in apprendistato o stage che si occupi dell’intera digitalizzazione di tutti i documenti di rilevanza commerciale.

Oltre a essere estremamente utile nell’ottica della due diligence, la digitalizzazione dei vostri archivi rappresenta anche un prezioso strumento per preparare l’azienda al futuro. Pertanto, è consigliabile sfruttare il processo di due diligence per avviare un programma completo di digitalizzazione interna. Destinate alcuni collaboratori a questo progetto e definite la quantità di tempo da dedicare a tale scopo.

Consiglio: se saprete coniugare il lavoro per la due diligence con qualche aperitivo, contribuirete anche a rafforzare ulteriormente il vostro team.

Lead Magnet

Check per la successione: a che punto siete con la successione della vostra PMI?

Scoprite se la vostra azienda è pronta per una successione. Grazie al nostro check della durata di 7 minuti saprete a che punto siete e a cosa dovreste prestare particolare attenzione – nella pianificazione e nell’implementazione.

2. Ricorrete a fonti esterne per preparare i documenti

Nel corso del processo di due diligence vengono continuamente richiesti dei documenti che non sono sempre a portata di mano. Se non dovessero ancora essere disponibili in formato digitale, dovrete rivolgervi ad autorità, partner o ad altre aziende soggette ai relativi obblighi di conservazione.

Di seguito vi riportiamo i principali canali di contatto.

3. Archiviate i documenti digitali con un preciso ordine

Adottate la buona pratica di eseguire una copia elettronica del documento firmato dopo aver concluso un nuovo contratto: vi sarà utile in seguito. Ciò vale per qualsiasi tipo di contratto, sia esso relativo a dipendenti, provider Internet, banche, assicurazioni o ulteriori partner commerciali. Una o due volte l’anno, controllate che i contratti archiviati in formato elettronico siano ancora validi e spostate quelli scaduti in una cartella di archiviazione.

Per prepararsi alla due diligence, è fondamentale avere un archivio digitale dove salvare tutti i documenti nella loro versione più recente. In questo modo tutti i vostri documenti saranno a portata di mano e facilmente reperibili nell’eventualità di una verifica o un’analisi. Due ulteriori consigli per semplificare la procedura:

  • Chiedete alla vostra società fiduciaria di mettervi a disposizione tutti i documenti contabili sotto forma di file Excel o PDF. L’archiviazione dei documenti in formato elettronico non richiede più di 30 minuti all’anno e vi permette di avere a disposizione una panoramica completa in qualunque momento.
  • Prendete parte regolarmente ai corsi offerti dalla vostra azienda fornitrice di software per migliorare così le vostre competenze nell’utilizzo dei sistemi per la contabilità finanziaria, la gestione del personale o del magazzino. Così facendo imparerete a utilizzare questi strumenti in maniera efficiente e a reperire velocemente le informazioni necessarie alla due diligence.

4. Conservate i documenti oltre il termine previsto per legge

Nella pratica lavorativa, i termini e gli obblighi di conservazione sono regolati dal Codice delle obbligazioni. Questo vale ad esempio per i protocolli dell’assemblea generale o del consiglio di amministrazione.

Ad ogni modo, nell’ottica della due diligence può essere opportuno conservare determinate informazioni oltre il termine legale, così da ridurre al minimo i rischi legati al processo di due diligence e al contempo trasmettere a chi acquista un’immagine di massima trasparenza. La revisione dei conti annuali ne è un esempio. I conti revisionati sono visti da potenziali acquirenti molto meglio di quelli non revisionati.

5. Non fate affidamento solo sulle checklist

Su Internet si possono trovare numerose checklist che danno un’idea dei documenti da mettere a disposizione per una due diligence. Sebbene queste liste diano un buon orientamento e forniscano un primo quadro generale del lavoro da svolgere, non possono comunque tener conto delle peculiarità della vostra azienda. I requisiti in termini di documentazione dipendono dalla forma societaria, dal settore e dal contesto di mercato. Avvaletevi quindi per tempo di un servizio di consulenza con esperienza in M&A che vi consigli e vi assista lungo l’intero processo di vendita aziendale.

Quando la verifica della due diligence si avvicina, si consiglia di interpellare anche ulteriori consulenti, ad esempio in ambito fiduciario o legale, con competenze specifiche, che vi aiutino a preparare tempestivamente i documenti necessari semplificandovi sensibilmente l’intero processo.

Vito Gigante

Vito Gigante

Consulenza M&A e successione UBS

Nella sua funzione di consulente M&A presso UBS, Vito Gigante sostiene e fornisce assistenza ai/alle titolari di PMI svizzere in tutte le questioni riguardanti la vendita dell’azienda.

Scoprire di più