Ancora capaci di discernimento o già poco lucidi?
Che cosa succede al patrimonio in caso di demenza? Meglio agire per tempo. (Illustrazione: Alexander Glandien)

Fino a pochi anni fa, nel mondo della finanza si diceva che gli assicuratori erano gli uccelli del malaugurio, mentre i consulenti alla clientela in banca vedevano la vita in rosa. Tuttavia, la situazione è cambiata con la legge sulla protezione dei minori e degli adulti, entrata in vigore nel 2013. Sebbene non tutte le banche informino già di prassi i loro clienti, a tutti gli istituti bancari conviene decisamente che tali clienti adottino misure preventive qualora non possano più occuparsi in prima persona delle proprie questioni finanziarie.

Infatti, «è sempre complicato quando entra in gioco l’APMA», afferma un bancario, aggiungendo, però, che l’Autorità di protezione dei minori e degli adulti (APMA) ha un incarico diverso rispetto a quello di un rappresentante scelto privatamente: il suo scopo è proteggere d’ufficio il patrimonio, mentre un privato può proseguire con molto più margine d’azione la strategia d’investimento in essere. D’altro canto, l’APMA sostiene che le banche complichino spesso la vita, poiché si vogliono tutelare eccessivamente da un punto di vista giuridico. Per i clienti, questo si traduce nella necessità di adottare misure preventive, legalmente vincolanti, senza aspettare la vecchiaia e di verificarne regolarmente l’adeguatezza.

I propri interessi come criterio

La capacità di discernimento è una vera e propria sofferenza a livello di questioni finanziarie. La perdita di capacità di discernimento tra i giovani si verifica, di solito, rapidamente, per esempio a causa di un incidente. Nelle persone più anziane, invece, la perdita è perlopiù graduale. Così, chi è colpito da demenza attraversa momenti in cui è più o meno lucido, ma con il tempo le fasi di confusione diventano più frequenti e più lunghe. La definizione giuridica di "incapacità di discernimento" è sempre legata a un determinato momento e a una circostanza. Perciò, per i giuristi presso le banche, nonché per l’APMA, vale quanto segue: si può contestare la capacità di agire di qualcuno in materia di questioni finanziarie solo se tale persona inizia a prendere decisioni apertamente contro i suoi stessi interessi.

Oggigiorno, la maggior parte delle banche forma i consulenti alla clientela e i collaboratori allo sportello in merito a questi temi, a maggior ragione perché sono possibili anche attività fraudolente, come le truffe dei "falsi nipoti". L’IT di UBS controlla, in aggiunta, tutte le transazioni di pagamento definibili come “outlier”, le quali vengono discusse in seguito con i clienti prima di essere eseguite. In banche più piccole, come la banca privata zurighese Rahn + Bodmer, si fa affidamento sull’esperienza e la sensibilità dei collaboratori. «Non esitiamo minimamente a bloccare un conto fino al ricevimento di chiarimenti, in caso di sospetto. La maggior parte dei clienti apprezza questa procedura», spiega Thomas Steinebrunner del servizio giuridico.

Molte banche hanno sviluppato, insieme al loro servizio giuridico e di sicurezza interno, un dispositivo in caso di sospetta truffa dei "falsi nipoti" (i truffatori si spacciano per nipoti o altri parenti delle persone anziane chiedendo loro somme di denaro). Credit Suisse dichiara di aver già collaborato all’arresto di truffatori. Ma come dovrebbe comportarsi un consulente alla clientela se comincia a dubitare della capacità di discernimento di un cliente in circostanze del tutto normali? In questi casi, per una banca privata la situazione è più semplice rispetto a una banca universale come la Zürcher Kantonalbank, in cui alcuni clienti spesso usano soltanto l’online banking.

Se un consulente alla clientela si rende conto che qualcosa non funziona a dovere nelle operazioni di un cliente, si chiede l’intervento del servizio giuridico. Tutti sperano, dunque, che esistano deleghe sul conto, perché i procuratori sono i primi interlocutori con i quali la banca può discutere in modo informale della situazione. In assenza di procure, occorre, in casi estremi, segnalare l’esposizione al pericolo all’APMA. Questo, però, accade di rado (anche nelle banche di grandi dimensioni è più probabile una volta all’anno piuttosto che tre). In seguito, l’APMA parla con tutti gli interessati e, in genere, chiede un consulto medico.

«Troppi curatori»

Se viene accertata un’incapacità di discernimento in questioni finanziarie, alla persona interessata è assegnato un curatore in base alle sue problematiche di vita. Una curatela "leggera" può essere attribuita anche a persone capaci di discernimento, ma che sono oberate. In generale, gli interessati hanno autorità nella scelta del curatore. Yvo Biderbost dell’APMA della città di Zurigo lamenta il fatto che troppo spesso le banche non accettano più procure esistenti su conti in caso di incapacità di discernimento, sebbene queste siano state emesse espressamente per casi di questo genere. Ciò vale spesso anche per la rappresentanza da parte del coniuge. Dal punto di vista giuridico non è obbligatorio istituire una curatela.

Al giorno d’oggi, però, la soluzione migliore per tutte le parti interessate è la seguente: i clienti della banca non solo dovrebbero avere una o due procure sui loro conti, ma avere redatto anche un mandato precauzionale, nel quale è menzionata una persona in grado di rappresentare il titolare dei conti divenuto incapace di discernimento (nel summenzionato mandato si consiglia di nominare anche alcuni supplenti). Tale funzione di rappresentanza può anche essere assunta da un professionista, se all’interno della famiglia nessuno è idoneo all’espletamento di questa funzione. Così la posizione legale è chiara e si pone "soltanto" ancora la domanda sul momento in cui il mandato precauzionale debba entrare in vigore. Di questo si occupa l’APMA, su richiesta, per esempio, dei parenti, in seguito a chiarimenti con l’interessato e con un medico.

Oggi, perciò, una consulenza previdenziale e successoria completa presso una banca non riguarda soltanto la stesura di un testamento in caso di decesso. È fondamentale, al contempo, discutere dell’eventualità di un’incapacità di discernimento, dalla quale ci si può tutelare mediante procure e un mandato precauzionale.

La sola procura spesso non è più sufficiente

La nuova legge sulla protezione dei minori e degli adulti (in vigore dal 2013) permette a tutti di decidere in autonomia come gestire le operazioni finanziarie in caso di incapacità di discernimento. È opportuno considerare i seguenti elementi:

  • procure su tutti i conti bancari per almeno una persona di fiducia. Tali procure possono essere conferite in modo relativamente libero ed essere anche vincolate a condizioni, o impostate "per gradi" (ad esempio, «se l’avente procura X non può agire, allora subentra l’avente procura Y»). Prima del 2013, le procure conferite specificamente in caso di un’eventuale incapacità di discernimento erano l’unica misura preventiva possibile. Attenzione: alcune banche non riconoscono in parte le procure in sé. Talune non riconoscono in automatico neppure le facoltà di rappresentanza del coniuge previste per legge in presenza di un partner incapace di discernimento.
  • mandato precauzionale, nel quale è nominata almeno una persona delegata per le questioni finanziarie in caso di incapacità di discernimento. Anche in questa circostanza è consigliabile menzionare alcune persone supplenti. Modelli di mandati precauzionali sono disponibili presso autorità di protezione dei minori e degli adulti (APMA), ma solitamente anche presso banche, uffici notarili, centri Pro Senectute, ecc. È opportuno che anche le persone delegate ricevano una copia del mandato precauzionale, che può essere depositato nella maggior parte dei Cantoni presso l’APMA competente. A livello nazionale è possibile annunciare, presso l’ufficio di stato civile, il luogo in cui è conservato tale documento. Se subentra un’incapacità di discernimento, presso l’APMA si può richiedere l’entrata in vigore del mandato precauzionale. Tale autorità verifica da un lato l’incapacità di discernimento della persona in questione e dall’altro l’idoneità degli incaricati del mandato precauzionale. Una ricusa è possibile solo se sussistono motivi fondati (per esempio pene inflitte per appropriazione indebita).

Per gentile concessione del quotidiano Neue Zürcher Zeitung. Traduzione a cura di UBS Switzerland Marketing Translation Services.