Le donne devono affrontare sfide particolari in merito alla previdenza e al pensionamento.

In Svizzera, le donne vivono in media quattro anni in più degli uomini. Ciò significa che per le donne la previdenza per la vecchiaia comporta una sfida in più, dato che saranno in pensione per un periodo più lungo. Inoltre, il loro salario medio è inferiore e lavorano più spesso a tempo parziale. Ne consegue che la situazione iniziale a livello di previdenza è per molte donne molto diversa da quella degli uomini, per cui è bene analizzarla.

Per mantenere il tenore di vita abituale anche durante la vecchiaia, le donne devono occuparsi per tempo della pianificazione del proprio pensionamento. A tal fine è necessario sfruttare tutti e tre i pilastri della previdenza per la vecchiaia, ovvero AVS, cassa pensioni e previdenza privata.

In questo articolo vi aiutiamo a farlo e rispondiamo alle principali domande sull’AVS e la rendita AVS, sulla cassa pensioni e la sua rendita, sulla vostra età pensionabile, sul pensionamento anticipato, posticipato e molto altro.

Età pensionabile: quando vanno in pensione le donne in Svizzera?

Al momento l’età pensionabile femminile nella Confederazione è ancora stabilita a 64 anni, mentre il pensionamento ordinario degli uomini arriva a 65 anni. L’adozione della riforma AVS 21 tiene conto della pressione finanziaria sull’AVS.

Quest’ultima è finanziata con un sistema di ripartizione, in base al quale sono principalmente le persone che svolgono un’attività lavorativa e i loro datori di lavoro a pagare le rendite AVS degli attuali pensionati, mediante detrazioni salariali. Questo sistema si basa su una situazione demografica che ormai appartiene al passato, quando la nostra speranza di vita era ben più bassa.

L’adozione della riforma AVS 21 ha un effetto positivo sulla stabilità finanziaria del 1° pilastro. Per tale motivo, il fulcro della riforma è l’armonizzazione dell’età pensionabile in Svizzera a 65 anni per uomini e donne. Il disegno di legge entrerà in vigore nel 2024. L’età pensionabile per le donne sarà gradualmente aumentata di tre mesi all’anno. Il primo aumento dell’età pensionabile sarà effettuato nel 2025. Le donne nate nel 1964 saranno le prime ad andare in pensione nel 2029 con l’età di riferimento ordinaria di 65 anni. Potete leggere tutti i dettagli sulla riforma AVS 21 nel nostro articolo «Accettata l’AVS 21 – resta ancora molto da fare».

Speranza di vita: come pianificare la pensione

Ecco consigli e azioni da intraprendere che vi aiuteranno a mantenere il tenore di vita a cui siete abituate anche durante la vecchiaia.

  • Iniziate il prima possibile: idealmente dovreste occuparvi della vostra rendita di vecchiaia già da giovani, sfruttando tutti e tre i pilastri, vale a dire AVS, cassa pensioni e previdenza per la vecchiaia privata. Trovate spunti concreti su come rafforzare i singoli pilastri nel nostro articolo Fidarsi è bene, controllare è meglio.
  • Motivatevi con la consapevolezza che potete approfittarne già oggi: i vantaggi della previdenza non iniziano con la rendita di vecchiaia dopo il pensionamento, ma possono essere sfruttati già oggi sotto forma di risparmi fiscali. Infatti, i versamenti nel pilastro 3a sono interamente detraibili in Svizzera dal reddito imponibile, fino a un importo massimo annuale di 7056 franchi (dato aggiornato al 2024). Trovate ulteriori consigli nel nostro articolo Come risparmiare sulle imposte.
  • Investite nella vostra previdenza per la vecchiaia privata: oltre a vantaggi fiscali, la previdenza vincolata consente di investire gli averi del pilastro 3a in fondi previdenziali, che offrono ulteriori opportunità di rendimento. Volete rafforzare la vostra previdenza privata e fare qualcosa per società e ambiente? Scoprite come riuscirci nel nostro articolo Investimenti sostenibili e risparmio previdenziale.

Lacune previdenziali: ecco come porvi rimedio

Le donne lavorano molto più spesso degli uomini a tempo parziale e mediamente guadagnano meno, il che impedisce l’accumulo di sufficiente capitale nella cassa pensioni e diminuisce considerevolmente l’importo della rendita di vecchiaia. Sapevate che durante la vecchiaia una donna su quattro non può fare affidamento sulla cassa pensioni? Scoprite di più nel nostro articolo 1 donna su 4 non ha una cassa pensioni.

Ecco cosa potete fare al riguardo:

  • In aggiunta al pilastro 3a, investite in modo diversificato l’importo che dedichereste alla previdenza in caso di un impiego a tempo pieno, ad esempio con fondi d’investimento. Con un conto fondi approfittate di opportunità di rendimento maggiori rispetto a quelle di un conto di risparmio, mentre il rischio di eventuali oscillazioni di mercato viene ridotto grazie alla diversificazione del rischio su titoli differenti.
  • Iniziate a investire il prima possibile nella previdenza, per sfruttare l’effetto degli interessi composti. In caso di interruzioni nell’attività lavorativa o di lavoro a tempo parziale, dovreste continuare a risparmiare per la previdenza, preferibilmente senza diminuire gli importi.
  • Non fate affidamento sulla rendita del partner. Di base ogni persona assicurata riceve una rendita di vecchiaia AVS individuale, solitamente molto più elevata per gli uomini che per le donne. Molte donne, poi, non si rendono neanche conto della rendita significativamente inferiore, perché vengono sostenute finanziariamente dal proprio partner. Anche se al momento vi sembra inconcepibile, la persona che avete accanto potrebbe un giorno non esserci più, ragion per cui è bene non farvi completo affidamento.

Pensionamento anticipato o rinvio: le varie possibilità

Finalmente più tempo per la famiglia e i progetti importanti! Molte donne, infatti, nutrono il desiderio di un pensionamento anticipato. Allo stesso tempo esistono donne per le quali l’attività lavorativa rappresenta la principale fonte di gioia e motivazione e che quindi preferirebbero continuare a lavorare, anche dopo l’età pensionabile. Con la giusta pianificazione entrambe le possibilità possono essere realizzate.

  • Pensionamento anticipato: rivolgetevi alla vostra cassa di compensazione AVS per chiarire le vostre possibilità di un prelievo anticipato della rendita AVS e organizzare il vostro pensionamento anticipato. Valutate con la vostra cassa pensioni l’eventualità di un pensionamento anticipato o parziale e richiedete una previsione delle prestazioni, in modo da poter stimare se siete in grado di permettervi di andare in pensione in anticipo. Potete riscuotere il credito della previdenza privata (3° pilastro) al massimo cinque anni prima del raggiungimento dell’età ordinaria di pensionamento, sotto forma di liquidazione unica in capitale.
  • Leggete di più sul tema del pensionamento anticipato nel nostro articolo Pensionamento in anticipo? Ecco come.
  • Rinvio: se continuate a lavorare anche dopo aver raggiunto l’età ordinaria di pensionamento, non smettete di pagare i contributi all’AVS, a partire da una franchigia di 16 800 franchi all’anno o 1400 franchi al mese. Non siete però più tenute a corrispondere i contributi per l’assicurazione contro la disoccupazione (AD). Un rinvio dell’AVS è possibile per un periodo non superiore a cinque anni. A seconda della durata del posticipo, potete beneficiare di un supplemento di rendita presso l’AVS. Per tutto il tempo in cui continuate a lavorare potete anche versare i contributi 3a, nonché rimandare il prelievo degli averi previdenziali fino a massimo cinque anni dopo l’età ordinaria di pensionamento. Con la riforma AVS 21, la cassa pensioni deve inoltre permettere la proroga dell’assicurazione fino all’età di 70 anni.

A un passo dal pensionamento: come ci si deve comportare

Manca poco al raggiungimento della pensione? Ecco alcune azioni da intraprendere per ottenere la vostra rendita AVS (1° pilastro) e le prestazioni della vostra previdenza professionale (2° pilastro) e privata (3° pilastro).

  • Richiedere la rendita AVS all’AVS (1° pilastro): la rendita AVS non vi viene versata automaticamente dall’AVS, ma dovete prima farne richiesta per iscritto alla cassa di compensazione AVS presso cui avete versato gli ultimi contributi.
  • Prelievo delle prestazioni della previdenza professionale (2° pilastro): in questo caso bisogna scegliere se si preferisce ottenere il capitale di previdenza come rendita, capitale o in forma mista. In genere le prestazioni del secondo pilastro vengono corrisposte come rendita, ma potreste preferire ricevere una parte del vostro avere di vecchiaia sotto forma di capitale. Rivolgetevi al vostro istituto di previdenza per chiarire meglio le modalità. Entrambe le possibilità (rendita o prelievo di capitale) hanno vantaggi e svantaggi: la scelta dipende dalla vostra situazione personale e dalle vostre esigenze previdenziali, per cui spesso viene scelta la forma mista.
  • Inoltre, informatevi per tempo presso la vostra cassa pensioni per sapere con quanto anticipo sul momento del pensionamento va richiesto un prelievo di capitale (intero o parziale).
  • Prestazioni della previdenza privata (3° pilastro): il capitale del pilastro 3a è bloccato fino a cinque anni prima del pensionamento ordinario. In questo caso conviene uno scaglionamento dei prelievi dell’avere 3a, in modo da interrompere la progressione fiscale, purché abbiate distribuito il vostro capitale del pilastro 3a su diversi conti.

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