Divorzio: che ne sarà della cassa pensioni?
In qualità di coniuge avete diritto alla metà dell’importo versato nella cassa pensioni durante il matrimonio fino al momento dell’avvio delle pratiche di divorzio.

Il divorzio rappresenta spesso un momento difficile e solleva molte incertezze. La ripartizione del patrimonio generato congiuntamente è in genere la principale fonte di conflitti e incomprensioni, ma anche la suddivisione degli averi della previdenza professionale può rivelarsi un tema spinoso.

Questa tematica è rilevante soprattutto per le donne, poiché sono esse, molto più degli uomini, a occupare posizioni a tempo parziale. Inoltre, un quarto delle svizzere non è affiliata a una cassa pensioni, il che contribuisce in maniera negativa alla previdenza per la vecchiaia. Al tempo stesso, 3 donne su 4 ritengono la pianificazione dell’assistenza in vecchiaia un importante tema finanziario a lungo termine. Per saperne di più leggete l’articolo Cure in tarda età: centrali per il 75%.

Proseguendo, scoprite come viene ripartito tra i coniugi l’avere della cassa pensioni in caso di divorzio.

Che cosa succede all’avere della cassa pensioni in caso di divorzio?

Fondamentalmente, entrambi i partner hanno diritto a metà dell’importo versato durante gli anni di matrimonio fino al momento dell’avvio delle pratiche di divorzio. Questo vale indipendentemente dal caso in cui i propri contributi della cassa pensione siano minori rispetto a quelli del partner, o se uno dei due partner ha rinunciato in parte o in toto all’attività lucrativa per prendersi cura dei figli, o se a causa di una malattia non ha potuto effettuare versamenti per un certo periodo nella propria cassa pensioni.

Per il calcolo della compensazione della previdenza all’interno del 2° pilastro vengono considerati gli averi previdenziali di entrambi i partner, così come eventuali prelievi effettuati per l’acquisto di un immobile a uso proprio e i riscatti volontari nella cassa pensioni.

Una volta determinato l’ammontare della compensazione previdenziale del 2° pilastro, questo viene inserito nell’accordo di separazione. Dopo il divorzio, l’importo viene accreditato dalla cassa pensioni del coniuge tenuto alla compensazione alla cassa pensioni del coniuge ricevente, senza essere sottoposto a tassazione. Se al momento della compensazione della previdenza il coniuge soggetto a compensazione non è affiliato a una cassa pensioni, allora l’ammontare viene accreditato su un conto di libero passaggio già esistente o creato appositamente. Per saperne di più leggete l’articolo Conto di libero passaggio – l’avere della cassa pensioni al sicuro.

Utilizzare il patrimonio della cassa pensioni per l’acquisto di un’abitazione di proprietà: quali sono le conseguenze?

Gli importi prelevati per finanziare l’acquisto di un immobile a uso proprio sono considerati al 50% nelle basi di calcolo. In questo contesto, per il calcolo della compensazione previdenziale è importante considerare se uno dei due partner mantiene la proprietà dell’immobile dopo il divorzio. Trovate ulteriori informazioni a riguardo nell’articolo Separazione o divorzio – e l’abitazione di proprietà?

La convenzione matrimoniale prevede la separazione dei beni. Che cosa significa ciò per la ripartizione della cassa pensioni?

Gli accordi tra i coniugi nel regime dei beni non influenzano la suddivisione del capitale della cassa pensioni. Il diritto alla compensazione previdenziale nel 2° pilastro rimane invariato e mantiene inalterata la sua validità.

How can I best prepare for retirement?

Un divorzio può causare lacune nella cassa pensioni, le quali si traducono poi in prestazioni di vecchiaia inferiori durante il pensionamento. A seconda della situazione personale, la futura prestazione di vecchiaia delle donne può essere ulteriormente aggravata dall’aspettativa di vita più lunga, così come da contributi di risparmio inferiori nel 2° pilastro, per via di stipendi mediamente più bassi o impieghi a tempo parziale.

Per poter mantenere lo stile di vita desiderato anche durante il pensionamento, le donne dovrebbero dedicarsi per tempo alla pianificazione del proprio pensionamento, sfruttando ognuno dei tre pilastri previdenziali, ovvero l’AVS, la cassa pensioni e la previdenza per la vecchiaia privata. L’articolo Così pianificate la pensione in quanto donne fornisce ulteriori informazioni, oppure richiedete una consulenza ai nostri esperti. Saremo lieti di assistervi.

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