Una volta, un’azienda svizzera produttrice di impianti per bevande, con un organico di 50 persone, aveva ottenuto l’incarico di costruire un impianto di imbottigliamento del valore di 1,5 milioni di euro in Spagna. Le spese per il materiale e i costi di produzione venivano sostenuti in franchi svizzeri. Il prezzo di vendita, invece, era stato concordato in euro. Per aggiudicarsi la commessa, l’imprenditore aveva calcolato il prezzo con un margine di guadagno piuttosto risicato, contando sul fatto che la valuta si sarebbe indebolita al massimo del 5 percento. Ogni punto percentuale in più avrebbe ridotto significativamente il suo margine. In sostanza, una flessione del tasso di cambio sarebbe stata deleteria.