Zurigo, 27 gennaio 2016 – A inizio anno la fiducia dei consumatori dovrebbe rimanere buona, nonostante il fatto che a dicembre il tasso di disoccupazione sia cresciuto a causa di fattori stagionali. Questo grazie ai bassi tassi d'interesse, che scoraggiano il risparmio e favoriscono i consumi. I prezzi al consumo sono sempre in picchiata e gran parte del ribasso dei prezzi è da attribuire al costo dell'energia, in particolare del petrolio. Grazie alle minori spese per l'energia il reddito disponibile aumenta, il che dovrebbe risultare in maggiori consumi.

Secondo i valori rilevati nel corso del sondaggio condotto dal Centro di ricerche congiunturali del Politecnico federale di Zurigo (KOF), per dicembre, nel commercio al dettaglio si attende un andamento degli affari peggiore rispetto al mese precedente. I venditori al dettaglio sono partiti dal presupposto che i consumatori avrebbero acquistato per lo più all'estero e in generale avrebbero speso meno a causa della situazione economica. Le prime dichiarazioni dei commercianti lasciano tuttavia intendere che a Natale gli affari sono andati meglio di quanto previsto.

Fonti: Seco; UBS

 

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