Zurigo, 3 dicembre 2015 – Ancora una volta nella crisi si concretizza la tesi secondo cui in linea di principio le PMI sono meno soggette alle oscillazioni rispetto alle grandi imprese. Questo fatto è stato osservato sia nell'industria sia nelle società di servizi. Tra settembre e ottobre, il barometro delle PMI è migliorato di 0.25 punti attestandosi a -0.71 punti. Tra settembre e ottobre il barometro delle grandi imprese industriali è aumentato da -1.10 a -0.81 punti, pertanto il loro giudizio sulla situazione economica è peggiore di quello dato dalle PMI. Tuttavia, per le imprese di entrambe le dimensioni il valore del barometro continua a rimanere al di sotto della media pluriennale di 0.12 punti per le PMI e di 0.15 punti per le grandi imprese.

Le imprese industriali sembrano aver superato i valori minimi. Sebbene la maggioranza delle imprese del settore industriale continui a giudicare negativamente la propria situazione nel quarto trimestre, questa quota è lievemente diminuita sia fra le PMI che fra le grandi imprese. Quanto agli altri indicatori, la situazione è eterogenea. Ad esempio, mentre in ottobre le grandi imprese, dopo un miglioramento di breve durata negli ordinativi dall'estero, hanno nuovamente raggiunto all'incirca il livello visto poco dopo l'abolizione del limite minimo di cambio EUR/CHF, le PMI hanno valutato la loro situazione come leggermente migliorata.

Superato lo zenit nel settore edilizio
Per la maggioranza delle imprese del settore edilizio l'aspettativa della domanda è lievemente cresciuta, ciononostante sia per le PMI sia per le grandi imprese sembra lontano il boom del 2013. L'indebolimento della dinamica della domanda si evidenza anche nel giudizio della situazione economica. La dinamica in lieve calo nello sviluppo della domanda potrebbe inoltre abbassare lievemente il livello di occupazione, di conseguenza il livello di occupazione potrebbe essere considerato come troppo elevato nei prossimi mesi.

Un quadro analogo del quarto trimestre lo offrono gli studi di architettura e ingegneria. Anche in questo settore è calata l'aspettativa della domanda e non si sono osservate differenze fra le dimensioni delle imprese. Certamente le imprese di entrambe le dimensioni hanno giudicato peggiore la loro situazione reddituale nel quarto trimestre, ma le PMI si sono dimostrate meno pessimiste. Nonostante la stima peggiore fatta dalle grandi imprese su diversi indicatori, queste ultime hanno giudicato la propria situazione economica migliore rispetto a quella delle PMI.

Erosione della situazione reddituale dei grandi fornitori di servizi
Le società di servizi descrivono la situazione dei loro affari per il quarto trimestre ancora positivamente, ma vedono in netto peggioramento la situazione reddituale. Particolarmente negativa sembra la situazione delle grandi imprese, le quali soffrono di più per la situazione economica attuale. Le maggiori perdite di margine delle grandi società di servizi riflettono il calo della domanda atteso nel quarto trimestre e lo sviluppo dei prezzi di vendita atteso nel primo trimestre. Per entrambi gli indici, il risultato delle grandi imprese è stato inferiore a quello delle PMI.

Nel commercio al dettaglio le PMI hanno dato una valutazione peggiore di quella delle grandi imprese. I grandi rivenditori al dettaglio hanno descritto la situazione operativa per il quarto trimestre come soddisfacente, per contro il giudizio delle PMI è rimasto negativo. Questa valutazione delle PMI si è mantenuta stabile dall'abolizione del limite minimo di cambio EUR/CHF. Anche riguardo alla situazione reddituale, le attese delle PMI sono peggiori rispetto a quelle delle grandi imprese, tuttavia la tendenza ribassista ha rallentato per le imprese di entrambe le dimensioni. Per il futuro i grandi rivenditori al dettaglio sono più ottimisti. Mentre questi prevedono una crescita di fatturato nel primo trimestre 2016, le aspettative delle PMI vanno in direzione opposta. Poiché le imprese di entrambe le dimensioni hanno indicato che il loro livello di occupazione nel quarto trimestre è troppo alto, la disoccupazione nel commercio al dettaglio potrebbe ancora aumentare lievemente.

Barometro PMI di UBS

Calcolo del barometro PMI di UBS
Il barometro industriale UBS si basa sul sondaggio mensile condotto dal KOF nel settore industriale (senza il ramo edile). Viene calcolato come primo componente principale tra 17 sotto indicatori per l’intero settore industriale, suddividendo in PMI (fino a 200 collaboratori) e grandi aziende (a partire da 200 collaboratori). Viene graduato in modo tale che il suo valore medio è zero e la sua varianza 1.

Industria

Settore dei servizi

Importante
La valutazione avviene attraverso il cosiddetto indice di diffusione: il risultato corrisponde alla media della quota di aziende con trend «positivo» o «negativo». Pertanto, esso non fornisce tassi di variazione percentuali.

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