Zurigo/Basilea, 4 settembre 2014 – Dopo che la situazione economica, sia per quanto riguarda le grandi imprese sia per quanto riguarda le piccole e medie imprese (PMI), era nettamente migliorata nel secondo trimestre, già all'inizio del terzo trimestre le imprese industriali hanno subito una nuova flessione. In luglio, sia gli indici delle grandi imprese con -0,02 punti sia quelli delle PMI con -0,09 punti sono stati lievemente al di sotto della media di lungo periodo con un valore di zero punti. Sia per le PMI sia per le grandi imprese, da aprile a luglio il barometro è peggiorato di 0,42 punti. Il peggioramento della situazione economica delle imprese sia grandi sia piccole e medie è stato determinato soprattutto dagli indicatori della produzione e del flusso di ordinativi.

Le imprese industriali alle prese con proventi in calo

Oltre alla flessione dei due indicatori della produzione e del flusso di ordinativi, le imprese industriali hanno subito un ulteriore peggioramento della situazione reddituale, fermo restando che la situazione delle grandi imprese è stata più tesa rispetto a quella delle PMI. Nonostante l'attenuarsi della maggior parte degli indicatori, le PMI e le grandi imprese hanno comunque giudicato il loro andamento generale degli affari ancora soddisfacente. Per le grandi imprese questo però rappresenta un peggioramento dopo che avevano giudicato ancora buona la situazione economica all'inizio dell'anno. Per le PMI, la situazione economica da alcuni mesi era stabile. Prima, per due anni, le PMI avevano definito cattivo l'andamento degli affari.

Continua ad andare meglio alle imprese di servizi, che sono maggiormente orientate al mercato interno. Le imprese di servizi giudicano l'andamento generale degli affari buono anche all'inizio del trimestre, e in questo quadro le grandi imprese hanno una tendenza lievemente peggiore rispetto alle PMI. Oltre alla domanda interna sempre alta, anche la situazione reddituale potrebbe avere contribuito al buon andamento degli affari delle imprese di servizi. Mentre questo dato è costantemente migliorato dall'inizio del 2013 per quanto riguarda le grandi imprese, gli utili delle PMI sono ritornati in positivo solo all'inizio del terzo trimestre dell'anno in corso.

Dinamica in calo nell'edilizia

Il settore dell'edilizia, preminentemente orientato verso il mercato interno, continua a trarre vantaggio dai tassi di interesse bassi e dal flusso migratorio, fermo restando che le incertezze per le imprese sono aumentate negli ultimi tempi. La dinamica si è ridimensionata in modo sensibile, tuttavia, sia le grandi imprese sia le PMI hanno giudicato buono l'andamento degli affari. Le imprese edili hanno comunque giudicato ancora negativamente i loro utili, fermo restando che negli ultimi mesi, a un basso livello, si è potuto apprezzare una lieve distensione.

Soprattutto le PMI del commercio al dettaglio si confrontano con proventi in calo, mentre per le grandi imprese di vendita al dettaglio, essi si sono stabilizzati al livello del trimestre. Certamente anche il commercio al dettaglio è orientato al mercato interno ma, a causa della forza del Franco svizzero, continua a perdere numerosi clienti nei paesi esteri vicini e nel commercio online. In generale, le grandi imprese nel commercio al dettaglio mostrano meno difficoltà nella situazione economica attuale rispetto alle PMI. Le grandi imprese continuano a puntare su cifre di fatturato in crescita per il quarto trimestre, il che potrebbe essere uno dei motivi della valutazione buona dell'andamento generale degli affari. Nel caso delle PMI, invece, gli utili sono calati e anche l'andamento degli affari è stato giudicato negativo.

Il settore del turismo in sofferenza

Il settore del turismo si trova ad affrontare problemi simili a quelli incontrati dal commercio al dettaglio. La forte valuta nazionale continua ad avere un impatto negativo sulle presenze di ospiti stranieri, mentre i vacanzieri svizzeri sono attratti all'estero. Così le cifre di fatturato sono peggiorate nel terzo trimestre sia per le PMI sia per le grandi imprese. Anche gli utili sono stati peggiori rispetto al trimestre precedente. Questo trend negativo dei due indicatori ha influito negativamente sull'andamento degli affari delle imprese del settore turistico, che ha avuto nuovamente una valutazione negativa.

In linea di principio, il solco che segna l'economia svizzera non divide le grandi imprese dalle PMI, quanto piuttosto i settori orientati alle esportazioni da quelli orientati al mercato interno. Mentre i settori orientati al mercato interno, come l'edilizia, hanno potuto affermarsi bene nel contesto economico attuale, i settori orientati alle esportazioni continuano a soffrire a causa della debole domanda dall'estero.

 


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