La riforma Previdenza per la vecchiaia 2020 ridurrebbe la lacuna del finanziamento della previdenza per la vecchiaia da 173,4% a 82% del prodotto interno lordo. Per quanto riguarda la previdenza professionale obbligatoria, gli obblighi di prestazione non coperti verranno ridotti fino al 30 punti percentuali. I costi del risanamento, tuttavia, ricadono tutti sulle spalle delle giovani generazioni e di quelle a venire.

Zurigo/Basilea, 19 gennaio 2015 – «La riforma Previdenza per la vecchiaia 2020 rappresenta un importante passo nella giusta direzione, poiché stabilizza temporaneamente il finanziamento del 1° e 2° pilastro», ha dichiarato Andreas Schlatter, membro della Commissione federale della previdenza professionale e Global Head of Distribution UBS Global Asset Management. È quanto emerge dai risultati di un nuovo studio UBS presentato in occasione del terzo Forum Previdenza UBS tenutosi a Berna.

Nello studio gli economisti di UBS Chief Investment Office Wealth Management e i ricercatori dell’Università di Friburgo in Brisgovia hanno analizzato le prospettive a lungo termine del sistema di previdenza di vecchiaia svizzero con e senza riforma. Secondo i loro calcoli la riforma proposta riduce considerevolmente la lacuna di finanziamento a lungo termine dell’AVS, dal 173,4 attuale all’82 percento del prodotto interno lordo.

Di seguito le principali misure:

  • l’effetto finanziario più significativo viene esplicato dall’aumento massimo dell’imposta sul valore aggiunto, pari all’1,5 punti percentuali: l’aumento riduce la lacuna di finanziamento dell’AVS di 72 punti percentuali in termini di PIL. Questa misura ricade perlopiù sulle spalle delle giovani generazioni e di quelle future.
  • L’armonizzazione dell’età di pensionamento di uomini e donne riduce la lacuna di finanziamento di 15,1 punti percentuali del PIL.
  • Il nuovo orientamento delle rendite vedovili in merito all’accudimento dei figli contribuisce a una riduzione di 10,2 punti percentuali del PIL.
  • Per contro, la maggiore flessibilità del pensionamento, la semplificazione dei flussi finanziari tra Confederazione e AVS e le disposizioni particolari di agevolazione della riscossione anticipata della rendita per le persone con redditi bassi, incidono sull’AVS a lungo termine per 9,6 punti percentuali del PIL.

Secondo lo studio UBS, la riforma migliorerà anche la sostenibilità del 2° pilastro. Tuttavia, la proposta di abbassamento dell’aliquota minima di conversione nel regime obbligatorio LPP dal 6,8 al 6 percento verrà presto superata dall’aumento dell’aspettativa di vita. La riforma riduce gli obblighi di prestazione non coperti nel 2° pilastro tra lo 0 e il 30 percento.

In ogni caso la riforma Previdenza per la vecchiaia 2020 ripristinerebbe solo in maniera provvisoria e non completamente la stabilità finanziaria del 1° e 2° pilastro. Per garantire il finanziamento da medio a lungo termine della previdenza per la vecchiaia, in futuro la riforma dovrebbe essere integrata da ulteriori misure. «La sostenibilità del sistema previdenziale verrà raggiunta quando i fattori attuariali e demografici verranno presi in considerazione in modo apolitico dal nostro sistema di previdenza, e la riforma Previdenza per la vecchiaia 2020 non ci è ancora riuscita», ha affermato Veronica Weisser, economista ed esperta di questioni previdenziali di UBS. Misure integrative, come ad esempio l’agganciamento dell’età di pensionamento all’aspettativa di vita o una sospensione temporanea dell’adeguamento delle rendite AVS all’evoluzione dei salari e dell’inflazione, concorrerebbero a distribuire un po’ più equamente tra le generazioni l’onere del risanamento.

In ogni caso le generazioni future devono rassegnarsi a maggiori aggravi. «Con il tempo è inevitabile che anche in Svizzera l’età di pensionamento e le imposte dovranno essere innalzate al fine di consentire il finanziamento dei sistemi sociali», ha aggiunto il prof. Bernd Raffelhüschen, direttore del Forschungszentrum Generationenverträge presso l’Università di Friburgo e co-autore dello studio. 

La versione integrale dello studio «Previdenza per la vecchiaia 2020: primi passi di un lungo cammino» può essere scaricata in internet al link www.ubs.com/vorsorgeforum.

 

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