Appartamenti di proprietà nel distretto 3 di Zurigo
Immagine: UBS Sapere

L'articolo 712a del Codice civile svizzero è entrato in vigore il 1° gennaio 1965 e costituisce la base giuridica della proprietà per piani, ossia dell'appartamento in proprietà. Secondo l'Ufficio federale delle abitazioni, il fatto che la percentuale delle abitazioni in proprietà in Svizzera, piuttosto basso per gli standard internazionali (meno del 40%), sia aumentato continuamente è dovuto alla rapida crescita della proprietà per piani. Mentre il numero di appartamenti occupati dai proprietari nel 2010 ammontava a 373 474, nel 2019 era già di 446 373 secondo gli ultimi dati dell'Ufficio federale di statistica.

Le caratteristiche e i concetti importanti della proprietà per piani

Chi acquista una proprietà per piani lo fa per diversi motivi. Rispetto a una casa unifamiliare, i costi per il terreno e per altri elementi infrastrutturali (dal riscaldamento alla facciata, dalle scale al tetto) sono ripartiti tra più persone. Per la stessa somma di denaro, i proprietari di solito ottengono una superficie abitabile maggiore o uno standard più elevato rispetto alla proprietà di una casa. Anche i costi di manutenzione sono distribuiti tra più parti. La proprietà per piani è associata a una serie di regole e concetti che in qualità di acquirenti dovreste conoscere, e che potete consultare più avanti nel glossario.

Nel caso della proprietà per piani si acquista una quota di comproprietà del terreno e dell'edificio costruito su di esso. Associato all'acquisto è il cosiddetto diritto esclusivo, un concetto fondamentale nell'ambito della proprietà per piani: si tratta del diritto di utilizzare e di rifinire l'appartamento e altre parti chiuse dell'edificio come la cantina o la sala per gli hobby. Nel diritto esclusivo rientrano anche balconi o verande. Tale diritto non deve però pregiudicare gli interessi degli altri comproprietari.

Pianificare e decidere insieme

Tutti i comproprietari formano la comunione dei comproprietari per piani che utilizza, gestisce e mantiene l'immobile e il fondo. Sebbene tale comunione non sia una persona giuridica, può intentare cause e operare in modo indipendente, nonché essere citata in giudizio essa stessa. Si riunisce almeno una volta all'anno per l'assemblea dei comproprietari per piani, in cui fornisce informazioni sulle spese o prende decisioni sulle modifiche al regolamento, che disciplina la convivenza insieme alle norme condominiali.

Le decisioni vengono prese a maggioranza semplice. La legge prevede che, per poter avere un quorum, debba essere presente il 50 per cento dei comproprietari e che questi rappresentino almeno il 50 per cento delle quote di comproprietà. Le modifiche all'atto costitutivo, in cui sono riportate le quote di valore, ossia le quote delle singole unità nella proprietà comune, possono essere apportate solo se approvate all'unanimità.

Le decisioni dell'assemblea vengono scritte nel verbale. Questi fanno capire agli acquirenti interessati come sono i rapporti tra i vari comproprietari e come vengono gestiti i finanziamenti della manutenzione e i costi di ricorrenti dell'immobile. Se è presente un'amministrazione, è questa che si occupa del verbale.

Finanziamento, costi di manutenzione e fondo di rinnovazione

Quando si compra una proprietà per piani, si hanno fondamentalmente le stesse opzioni di finanziamento previste per l'acquisto di una casa. Che si tratti di prestiti privati, ipoteche, finanziamenti con capitale proprio o averi della cassa pensione, esaminate attentamente le diverse opzioni di finanziamento e i modelli ipotecari e scegliete la soluzione migliore per voi. Nella maggior parte dei casi, è consigliabile richiedere una consulenza professionale.

Se prima dell'acquisto conoscete i costi approssimativi che dovrete sostenere annualmente per l'abitazione di proprietà, a livello finanziario siete al sicuro. Il consulente alla clientela UBS sarà lieto di assistervi. Il costo comprende gli interessi sul mutuo e gli ammortamenti prescritti. Al fine di garantire un margine di sicurezza sufficiente, la sostenibilità finanziaria viene calcolata con un tasso di interesse figurativo del cinque per cento sull'importo totale del finanziamento.

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Inoltre, ci sono le spese accessorie e di manutenzione. Il singolo proprietario deve essere in grado di sostenere, proporzionalmente alla quota di valore, tutte le spese per riparazioni, manutenzione, lavori di verniciatura, e così via sulla sua unità di piano. L'importo di tali spese dipende in gran parte dall'età e dalle condizioni dell'appartamento. Come base per il calcolo, potete considerare l'uno per cento del valore dell'immobile. Spesso è difficile stimare tutte le spese accessorie e amministrative, soprattutto nel caso di un nuovo edificio. "È consigliabile chiederlo al venditore o all'impresa generale", afferma Michel de Roche, avvocato di Basilea e Presidente della Camera professionale della proprietà per piani.

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Per le riparazioni delle proprietà per piani, gli esperti raccomandano di costituire un fondo di rinnovazione in cui effettuare regolari versamenti. È importante che le riserve siano sufficienti. "Nella nostra esperienza, i fondi di rinnovazione nelle comunioni dei comproprietari per piani sono spesso insufficienti", afferma Michel de Roche. E le ripercussioni non mancano: in assenza di riserve necessarie per successive ristrutturazioni, ad esempio per l'efficientamento energetico o il rifacimento di un tetto, possono insorgere conflitti tra i comproprietari.

Proprietà per piani e tasse

Come per altri immobili, anche per la proprietà per piani è possibile detrarre gli interessi ipotecari nella dichiarazione dei redditi. Inoltre, anche i costi di manutenzione che preservano il valore dell'immobile sono detraibili, come i lavori di verniciatura, la sostituzione di elettrodomestici o la ristrutturazione dei pavimenti. Lo stesso vale per le spese per l'amministrazione e la manutenzione da parte di terzi; i dettagli sono disponibili nelle direttive delle autorità fiscali cantonali. Nella dichiarazione d'imposta potete elencare i versamenti nel fondo di rinnovazione, a condizione che il denaro in seguito venga effettivamente utilizzato per la manutenzione dell'edificio e non in altro modo. Ultimo ma non meno importante: le misure attuate per la tutela dell'ambiente (fotovoltaico, finestre a risparmio energetico, ecc.) sono di norma completamente detraibili. Al contrario, non è possibile detrarre investimenti che aumentano il valore dell'immobile e spese che fanno parte del costo della vita, come ad esempio i premi dell'assicurazione mobilia domestica e i costi di elettricità, acqua calda e riscaldamento.

A seconda della situazione iniziale, può convenire pagare gli ammortamenti indirettamente. L'ipoteca rimane invariata (il che è un vantaggio fiscale) e i pagamenti dell'ammortamento vanno poi, ad esempio, su un conto del pilastro 3a presso la banca.

Amministrazione esterna

In linea di principio, la comunione dei comproprietari per piani può farsi carico dell'amministrazione. È però consigliabile e sempre più comune, soprattutto quando i comproprietari sono molti, affidarla a un gestore immobiliare professionista. In questo caso, il gestore immobiliare è scelto dalla comunione dei comproprietari per piani.

Il gestore svolge un ruolo di grande importanza. Di norma, i relativi obblighi sono definiti nel contratto di amministrazione e in parte anche nel regolamento. Questi includono, tra l'altro, la gestione e la contabilità (premi assicurativi, il portinaio,i costi per riscaldamento e acqua calda), la preparazione del rendiconto annuale, la manutenzione e la gestione dell'edificio, nonché la rappresentanza della comunione nei confronti di terzi. Se l'edificio viene rinnovato, si aggiungono l'analisi dell'edificio, la redazione del budget e il conferimento degli incarichi degli architetti.

L'esperto di proprietà per piani de Roche illustra un altro aspetto: "Il gestore immobiliare ha anche il compito di far rispettare le normative" e richiama coloro che non aderiscono alle regole all'interno delle proprie quattro mura o nella parte comune dell'edificio. Se gli ammonimenti del gestore si rivelano inutili, l'argomento deve essere affrontato in una riunione annuale. Facciamo un esempio: se una comproprietaria, a dispetto del regolamento, adibisce il suo appartamento a salone di bellezza o a studio dentistico, è possibile con una delibera a maggioranza vietarle di utilizzare l’abitazione a tali scopi. Se si giungesse a querela per la non osservanza del regolamento, sarà poi un tribunale a dover giudicare il caso. "Il gestore", dice de Roche, "opera in un campo minato in cui possono nascere tensioni. È necessario avere molto tatto". A differenza del caso di appartamenti in affitto, infatti, in determinate situazioni il gestore deve agire contro i propri clienti.

Proprietà per piani - Glossario dei concetti più importanti

  • Proprietà per piani: è una quota di comproprietà di un terreno edificato. Associato all'acquisto di un appartamento è il cosiddetto diritto esclusivo di utilizzare alcune parti dell'edificio e di gestirle secondo i propri desideri , senza tuttavia compromettere il diritto esclusivo degli altri comproprietari.
  • Comunione dei comproprietari per piani: è composta da tutti i proprietari per piani del fondo edificato, che gestisce e mantiene congiuntamente. Sebbene la comunione non sia una persona giuridica, può intentare cause e operare in modo indipendente, nonché essere citata in giudizio essa stessa.
  • Assemblea dei comproprietari per piani: si riunisce almeno una volta all'anno. Affinché raggiunga un quorum, secondo la legge deve essere rappresentata o presente la metà di tutti i comproprietari (almeno due) e la metà di tutte le quote di valore. Il regolamento può prevedere un quorum diverso.
  • Regolamento: il regolamento della proprietà per piani definisce lo stato giuridico dei comproprietari e delle comproprietarie della comunione ed elenca regole di comportamento e disposizioni.
  • Fondo di rinnovazione: per futuri lavori di ristrutturazione e rinnovo è consigliabile creare un fondo apposito, in cui ciascuna parte versa regolarmente un importo deciso dall'assemblea dei comproprietari per piani.
  • Amministrazione: la comunione può incaricare un'impresa specializzata per la gestione delle parti comuni dell'immobile e delle operazioni quotidiane. I compiti e gli obblighi dell'impresa sono definiti nell'assemblea dei comproprietari per piani e riportati nel contratto di amministrazione.
  • Quota di valore: la quota di valore nella proprietà per piani riflette la quota di un'unità abitativa rispetto al valore complessivo dell'immobile. Le quote di valore delle diverse unità sono determinate nell'atto costitutivo.
  • Spese comuni: le spese per le riparazioni e le ristrutturazioni delle parti comuni del fondo e dell'edificio, per il compenso del gestore e per la manutenzione devono essere sostenute congiuntamente dai comproprietari e dalle comproprietarie secondo le rispettive quote di valore.
  • Proprietà comune: include il terreno e tutte le componenti necessarie per l'esistenza e la stabilità dell'edificio, nonché per determinarne la forma esterna e l'aspetto. La proprietà comune comprende inoltre scale, corridoi esterni, ascensore, riscaldamento e garage sotterraneo. Giardini e terrazze possono fare parte della proprietà comune o essere utilizzate con diritto esclusivo.
  • Unanimità: è il regolamento a stabilire se una decisione deve essere approvata all'unanimità nell'assemblea dei comproprietari per piani. Spesso, l'unanimità è prevista per modifiche di lusso. La maggioranza semplice si riferisce alle persone presenti, mentre nel caso della maggioranza qualificata le decisioni sono prese dalla maggioranza delle persone e delle quote di valore.

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