Colmare le lacune in modo mirato
Colmare le lacune in modo mirato
«In alcune circostanze, attuare misure isolate può comportare notevoli lacune nella situazione reddituale dopo il pensionamento. Per la pianificazione e l’attuazione di un pensionamento ben riuscito è necessaria una soluzione globale che prenda in considerazione quanti più elementi possibili», consiglia Diana De Luca Ferrari, esperta di pianificazione previdenziale di UBS Wealth Management Svizzera. Sono soprattutto le persone con un reddito annuo a sei cifre a doversi preparare al meglio. In linea di principio chi godeva di un reddito da attività lavorativa cospicuo si troverà con delle rendite previdenziali che copriranno circa due terzi del reddito percepito durante la fase lavorativa. Pertanto a dipendenza dell’entità dello stipendio la lacuna di reddito potrebbe anche essere importante.
«Le domande fondamentali vengono poste spesso solo durante un colloquio personale », constata la consulente. Poiché per la complessa tematica del pensionamento non esiste una formula universale, è opportuno affidarsi al parere di un esperto. L’esperta di pianificazione previdenziale, che offre consulenze indipendentemente dai prodotti d’investimento, inizia sempre con una domanda semplice ma essenziale: a prescindere dall’età, qual è l’importo di cui desidero disporre costantemente come reddito sicuro e garantito? «Le cifre chiave per un piano previdenziale sono il salario attuale, il reddito dopo il pensionamento, il patrimonio atteso all’età di 85 anni (aspettativa di vita media) e la risposta ad una domanda decisiva: di quanto capitale ho bisogno concretamente durante la vecchiaia?», spiega Diana De Luca Ferrari. In fin dei conti è il costo del tenore di vita auspicato a determinare il successo o il fallimento di un piano previdenziale.
Equilibrare il livello delle rendite
Come si presenta la soluzione globale per Paolo e Gemma? Con l’aiuto dell’esperta, hanno trovato una buona soluzione anche senza dover pensare al matrimonio. Il modo per ottenere una rendita più equilibrata è stato il prelievo di capitale da parte di Paolo di 650 000 franchi dalla sua cassa pensione. Ora può trasmettere questo patrimonio a Gemma tramite un’aggiunta al contratto di successione. Inoltre fino al pensionamento Gemma può effettuare dei riscatti nella cassa pensione, approfittando così di agevolazioni fiscali e aumentando la sua rendita di vecchiaia. Così facendo, circa l’80% delle spese saranno coperte con le rendite. «Anche i pensionati devono pagare le imposte ordinarie e di donazione/successione. È dunque importante tenere sempre conto delle conseguenze fiscali di ogni decisione, specialmente per le coppie di concubini», afferma la consulente previdenziale. La tassazione media del prelievo di capitale varia a seconda del cantone di residenza e dell’entità del capitale percepito, solitamente si attesta tra l’8% e il 12%. Oltre a una compensazione delle rendite, la coppia ha anche deciso di utilizzare il loro intero avere del pilastro 3a per ridurre l’ipoteca e aumentarne così la sostenibilità finanziaria.
«Infine, per una buona previdenza per la vecchiaia è importante organizzare in modo strutturato il patrimonio, ad esempio sotto forma di vari ‘salvadanai’ che vengono investiti diversamente a seconda degli obiettivi. Ciò consente una gestione efficace», consiglia Diana De Luca Ferrari. Paolo e Gemma hanno dunque versato 200 000 franchi sotto forma di liquidità nel primo salvadanaio per coprire le spese correnti dei primi cinque anni successivi al pensionamento. Questo importo include una somma di emergenza di 25 000 franchi più l’acquisto di un’auto. Nel secondo patrimonio strategico, che sarà disponibile a partire dai 70 anni, i due hanno versato altri 150 000 franchi investiti in modo diversificato con propensione al rischio medio-bassa. Infine, poiché il capitale servirà loro solo in un secondo momento, nel terzo salvadanaio la coppia ha investito 250 000 franchi con una propensione al rischio ed un’aspettativa di reddito più elevati. «La consulenza è indispensabile per una buona pianificazione. È tuttavia necessario essere soddisfatti della soluzione e bisogna ricordare che anche il migliore dei piani non serve a niente se non viene attuato», aggiunge Diana De Luca Ferrari. Paolo e Gemma hanno intenzione di implementare il loro al più presto e non vedono l’ora di cominciare questa nuova fase della loro vita.
Prima lo fate, meglio è
Circa dieci anni prima del pensionamento è importante:
- Fare una panoramica più trasparente possibile dei propri valori patrimoniali quali immobili, conti bancari e titoli, averi previdenziali del secondo e del terzo pilastro, assicurazioni sulla vita e diritti maturati;
- Fare una riflessione sul budget attuale e sul budget p - ost-pensionamento nonché informarsi sull’ammontare previsto del reddito del primo e del secondo pilastro. Questo calcolo evidenzia la presenza di lacune?
Circa cinque anni prima del pensionamento si consiglia di:
- Iniziare a pensare insieme al proprio partner al momento esatto in cui andare in pensione;
- Stabilire l’importo dell’avere della cassa pensione che si desidera prelevare sotto forma di capitale (questo può essere richiesto fino a tre anni in anticipo) e l’importo desiderato sotto forma di rendita;
- Pianificare anche le conseguenze fiscali e i possibili scaglionamenti dei prelievi degli averi previdenziali, tenendo conto anche della situazione personale del partner;
- Verificare la sostenibilità finanziaria di un’eventuale ipoteca dopo il pensionamento.
Pianificazione UBS
Con l’avvicinarsi del pensionamento si pongono numerose domande finanziarie. Nella fase di pianificazione tre elementi sono particolarmente importanti:
- Fare trasparenza sulla situazione previdenziale finanziaria e sulle esigenze individuali per il pensionamento.
- Elaborare un piano finanziario per ottimizzare gli averi previdenziali, ad esempio tramite riscatto nella cassa pensione, scaglionamento e scelta tra rendita e capitale.
- Elaborare una strategia di investimento individuale per gli averi previdenziali versati.
È molto importante anche attenersi al piano a verificarlo regolarmente. In tal modo, è possibile eseguire per tempo gli eventuali adattamenti necessari. UBS vanta una lunga esperienza nella pianificazione previdenziale e offre una consulenza accurata e competente.
Questo articolo è stato scritto da NZZ Content Solutions per conto di UBS.