Baxter Wasson e Rodrigo Trelles, i co-head di O’Connor Capital Solutions, intravedono delle opportunità interessanti nella concessione di prestiti più ridimensionati al segmento del mercato non sponsorizzato o dei sponsor più piccoli.

Mentre le banche si ritirano costantemente dal mercato dei prestiti, i fondi di private credit sono cresciuti sia in numero sia in scala per soddisfare le richieste di questo mercato. Tuttavia, con i flussi che si avviano sul private credit, alcuni investitori stanno esaminando se le principali dinamiche di domanda e offerta siano sostenibili.

Un recente articolo di Benefits and Pension Monitor dichiara che "il numero di fondi di private debt ha raggiunto il record, crescendo del 19% dal 2022 e arrivando a 1.080 alla fine del terzo trimestre del 2023, con un aumento di oltre il 40% del capitale in target per i nuovi fondi". 1 In termini di dimensioni, il rapporto Future of Alternatives 2028 di Preqin prevede che il private credit raddoppierà le sue dimensioni e raggiungerà i 2,8 trilioni di dollari entro la fine del 2028.2 Sebbene i dati di Preqin suggeriscano che la raccolta di fondi per il private debt lo scorso anno è stata relativamente piatta rispetto al 2022, questo potrebbe rappresentare un semplice ostacolo, poiché i livelli sono ancora piuttosto elevati rispetto ad altre asset class alternative.3

L’allontanamento sistematico dalle entità e dagli accordi bancari sembra destinato a persistere, probabilmente attribuibile all'aumento dei tassi d'interesse. Infatti, molti mutuatari apprezzano soprattutto la convenienza, la certezza e l'engagement diretto dei prestatori di private credit, che spesso portano a un'esperienza di prestito più soddisfacente rispetto alle banche tradizionali o ai mercati pubblici. Questo potrebbe aiutare a spiegare perché anche i mutuatari che storicamente dipendevano dai mercati dei prestiti a leva o delle obbligazioni ad alto rendimento sono stati attratti dal credito privato negli ultimi anni.

Inoltre, l'ascesa degli sponsor di private equity e l'espansione esponenziale dei segmenti ultra-high net worth (20+ milioni di dollari) e family office contribuiscono notevolmente alla crescente domanda, in quanto entrambi possiedono un'ampia gamma di imprese e beni che richiedono finanziamenti.

La concorrenza per la quota di mercato sul dry powder ovvero sulla liquidità 

L’istogramma mostra l'AUM e il valore non realizzato dei prestiti diretti dal 2006 al 2022, suggerendo che la concorrenza per la quota di mercato continuerà.

Il fascino a scala ridotta?

Non tutti i fondi private credit sono uguali. L'asset class comprende diverse sotto strategie, ognuna con dinamiche specifiche.

I prestiti del mercato medio-alto si sono evoluti in un asset class distinta, dominata da un numero crescente di gestori private credit, concentrati principalmente nella sottoscrizione di prestiti di dimensioni sostanziali (che vanno da 500 milioni di dollari a 2+ miliardi di dollari) a grandi imprese generalmente di proprietà di importanti sponsor di private equity. Come anticipato, la raccolta di fondi all'interno di questo segmento ha rappresentato una parte significativa del capitale recentemente raccolto nel private credit. I dati di Preqin confermano che gli investitori di private debt stanno allocando il capitale a un numero ristretto di fondi più grandi.4

Sebbene l'attenzione si sia concentrata prevalentemente sui prestiti diretti del mercato medio-alto, le sottostrategie e i segmenti meno noti meritano di essere presi in considerazione in quanto in questi mercati persiste uno squilibrio tra domanda e offerta. Altre strategie includono: non-sponsor-backed lending; asset-backed lending (che possono riguardare attività finanziarie e/o attività materiali come garanzia); mezzanine lending special situations o hybrid opportunities e distressed investing.

Storicamente, i prestiti al mercato non garantito da sponsor sono stati condotti da banche regionali e di medie dimensioni; la loro capacità di servire questi segmenti è diminuita a causa dei vincoli normativi e delle tensioni interne. Come ha evidenziato l'ultimo sondaggio Senior Loan Officer Opinion sulle pratiche di prestito bancario, "per quanto riguarda i prestiti alle imprese, gli intervistati, nel complesso, hanno segnalato standard più severi e una domanda più debole di prestiti commerciali e industriali (C&I) alle imprese di tutte le dimensioni nel quarto trimestre". 5

In particolare, l'approvvigionamento di opportunità nella parte del mercato non sostenuta da sponsor pone sfide a causa del gran numero di potenziali mutuatari che possiedono e gestiscono aziende di medie dimensioni che non dispongono di desk per i "mercati dei capitali". Questo ecosistema genera in genere un flusso di operazioni caratterizzato da prestiti più piccoli e relativamente complicati (da 25 milioni di dollari a 250 milioni di dollari) per aiutarli a trovare (e negoziare con) i finanziatori. Ciò richiede una sottoscrizione disciplinata e una strutturazione su misura per l'azienda o gli asset specifici da finanziare. Questo rappresenta un'opportunità significativa in quanto le piccole e medie imprese statunitensi superano significativamente le loro controparti di proprietà degli sponsor, creando una domanda persistente nonostante la limitata offerta di prestatori di credito non bancari/privati.

Implicazioni per gli investitori

Sebbene i dati relativi a questa parte del mercato siano relativamente scarsi, questi mostrano che la combinazione di questi fattori, ad esempio i prestiti non sponsorizzati o con sponsor più piccoli, consente prezzi più elevati, una leva finanziaria inferiore e covenant più favorevoli ai prestatori.6

È quindi possibile per gli investitori diversificare i loro portafogli di private credit incorporando tale esposizione; i rendimenti non sono generalmente correlati con altre partecipazioni creditizie e mostrano una minore sensibilità alle fluttuazioni dei tassi d'interesse.

Tuttavia, pochi gestori private credit sono in grado di fornire questo, poiché ciò richiede generalmente l'accesso a reti di approvvigionamento proprietarie e consolidate in grado di facilitare richieste costanti di operazioni attraverso diversi profili di mutuatari, strutture di prestito e tipi di garanzie, un esempio di dove essere affiliati a una banca globale e a un gestore patrimoniale può essere un notevole vantaggio. I gestori in grado di offrire questo capability possono sfruttare il premio di scarsità fornendo soluzioni di prestito su misura in mercati con una concorrenza limitata nel settore dei prestiti.

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