Michael Baldinger, Head of Sustainable and Impact Investing
  • Shenzhen è emersa come prima città della Cina per le politiche di sostenibilità eliminando le industrie inquinanti, imponendo nuovi severi standard ambientali, incoraggiando le imprese attente al clima, sostenendo lo sviluppo dell’alta tecnologia e rigenerando le aree urbane. 
  • Storicamente, Shenzhen è stata terreno di prova di nuove riforme e crediamo che le politiche sostenibili applicate nella città per ridurre l’inquinamento dell’aria e dell’acqua saranno estese in Cina anche su scala nazionale, come parte dello sforzo concertato dell’intero Paese per affrontare il cambiamento climatico.

Shenzhen: un microcosmo della storia dello sviluppo cinese

Quarant’anni fa1 Shenzhen era un villaggio di pescatori con meno di 30.000 residenti.

Saltando al 2019, oggi ospita 12 milioni di persone2, vanta alcune delle imprese cinesi più innovative e la sua economia supera quella di molte delle nazioni più sviluppate del mondo.  

Comparazione del PIL di Shenzhen, 2018 (USD mld, a parità di potere d’acquisto)

Ace approach to china
Fondo Monetario Internazionale, World Cities Culture Forum, 2019

All’interno di questa transizione c’è una storia, ed è la versione in scala ridotta del boom della Cina negli ultimi quarant’anni.

Durante questo periodo, Shenzhen ha visto infatti la caduta e la ripresa dell’industria manifatturiera a basso costo e ad alta intensità lavorativa, una rapida urbanizzazione, l’espansione nel settore immobiliare e la transizione verso un modello economico guidato da una produzione industriale di fascia alta, dai servizi e dalla domanda dei consumatori.

Il successo di Shenzhen è in parte dovuto alla sua posizione.

A 27,4 chilometri dal centro di Hong Kong3, la vicinanza di Shenzhen al centro finanziario e commerciale internazionale più grande dell’Asia ne ha fatto un punto di accesso alla Cina per gli investimenti stranieri e per il capitale intellettuale e un punto di uscita per l’ampia gamma di esportazioni cinesi in continuo sviluppo.  

Ma anche la politica ha avuto il suo ruolo. Punto focale delle cruciali riforme economiche di Deng Xiaoping dalla fine degli anni 70, Shenzhen è sempre stata terreno di prova per altre riforme commerciali, come la prima zona economica speciale in Cina nel 1980, la deregolamentazione dei controlli sugli investimenti stranieri e l’apertura delle norme sulla residenza urbana.

E mentre la Cina accelera i suoi sforzi per affrontare il cambiamento climatico con politiche di sostenibilità per rispettare i suoi elevati impegni verso l’accordo di Parigi, Shenzhen è all’avanguardia come banco di prova per una miriade di politiche per lo sviluppo sostenibile e attento al clima, che saranno lanciate più ampiamente in tutta la Cina.  

Shenzhen è all’avanguardia come banco di prova per una miriade di politiche per lo sviluppo sostenibile e attento al clima che saranno lanciate più ampiamente in tutta la Cina.

Queste politiche comprendono:

  • Lo sviluppo di veicoli elettrici: generose sovvenzioni, ampi investimenti e innovazione da parte delle industrie leader locali, come BYD, hanno portato Shenzhen a essere il centro dell’industria cinese dei veicoli elettrici, con una unità prodotta ogni 90 secondi nella principale industria della città4. Ma non si tratta solo di produrre automobili: l’amministrazione della città ha costruito anche l’infrastruttura, aggiungendo 8000 pali per illuminazione che, negli ultimi anni5, hanno iniziato a svolgere anche la funzione di stazioni di ricarica per auto elettriche. 
  • L’adozione di autobus e taxi elettrici a basse emissioni: Shenzhen è diventata la prima città al mondo a rendere completamente elettrica la sua flotta di mezzi pubblici, con la gestione di un numero di autobus elettrici6 stimato in 16000 unità. E sono in arrivo anche i taxi interamente elettrici: nel 2018 era elettrico il 62,5% dei taxi cittadini e l’obiettivo è di arrivare al 100% entro il 20207. L’avanzamento degli autobus e dei taxi elettrici è potenzialmente uno dei motivi per cui i livelli di inquinamento atmosferico di Shenzhen si sono gradualmente ridotti tra il 2015 e il 2019. 
  • La chiusura delle fabbriche inquinanti: nell’ambito della campagna contro l’inquinamento, le autorità locali di Shenzhen hanno lanciato un attacco deciso alle industrie a sfruttamento intensivo della manodopera e delle risorse, adottando misure politiche quali l’aumento dei prezzi per le forniture di acqua ed elettricità, l’obbligo di aumentare i salari minimi e l’imposizione di nuove norme per eliminare le vecchie fabbriche inquinanti. 

Shenzhen: andamento della qualità dell’aria, gennaio 2015 - marzo 2019 (rilevamento del PM2,5)

Shenzhen: andamento della qualità dell’aria, gennaio 2015 - marzo 2019 (rilevamento del PM2,5)
  • La rigenerazione delle aree urbane: Shenzhen ha introdotto in modo aggressivo i progetti di rigenerazione urbana per modernizzare i vecchi spazi industriali e gli edifici residenziali abbandonati, nel tentativo di ampliare lo stock immobiliare in modo più sostenibile8. L’urbanizzazione rapida e sostenuta aveva fatto impennare i prezzi immobiliari a Shenzhen, creando pressioni sugli scarsi terreni disponibili in città9.
  • Il sostegno alle start up e alle industrie con agevolazioni fiscali e politiche per le persone di talento: l’amministrazione della città di Shenzhen sta sostenendo attivamente le nuove imprese nei settori dell’alta tecnologia, così come le università e gli istituti di ricerca, con sovvenzioni, investimenti in ricerca e sviluppo, politiche di semplificazione dei visti per esperti stranieri e piani di incentivazione per i cinesi che hanno studiato all’estero10
Se guardiamo all’innovazione e alle nuove tecnologie che si stanno formando, ci sono solo due posti ai quali guardare davvero. Uno è la Silicon Valley e l’altro è Shenzhen in Cina
Geoffrey Wong, Head of Emerging Markets and Asia Pacific Equities, UBS Asset Management

Tuttavia, nonostante tutti questi cambiamenti, è importante ricordare che queste politiche sono più un obbligo che una scelta.

Shenzhen deve creare un futuro sostenibile perché l’ambiente circostante è stato riempito di asfalto da anni di sviluppo pericoloso che ha inquinato i fiumi, sporcato l’aria e degradato le risorse del territorio.

E Shenzhen ha grandi ambizioni, perché sarà esattamente al centro della prevista Great Bay Area, una mega regione comprendente 69 milioni di persone, e questo significa creare un futuro sostenibile per i suoi cittadini.

Ciò che è vero per Shenzhen vale, in senso più generale, anche per la Cina. Le sfide sono le stesse, ma il prezzo dell’insuccesso, attraverso il deterioramento del clima, l’inquinamento esteso, l’impatto sulla salute pubblica e verosimilmente la stabilità sociale, è troppo grande.

Ma la Cina si adatta a queste sfide di sostenibilità e le affronta: vedremo emergere idee innovative, crescere nuovi settori e presentarsi soluzioni sostenibili ed è per questo che riteniamo che Shenzhen e la Cina saranno uno luogo fondamentale da tenere d’occhio e una probabile fonte di idee innovative nel campo degli investimenti sostenibili per il futuro.


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