Probabilmente nessuno oserà negare che l’attenzione dei mercati finanziari nei trimestri scorsi si è concentrata quasi esclusivamente sulle tanto citate magnifiche sette protagoniste statunitensi. L’altra sponda dell’Atlantico sembrava relegata a un ruolo da comprimaria. A uno sguardo attento si nota però che la performance degli indici azionari MSCI per gli USA e l’Europa nell’anno in corso è praticamente identica. Alla chiusura redazionale, entrambi i mercati avevano messo a segno un rialzo intorno al 15 percento. Il mercato azionario svizzero rimane invece un passo indietro, innanzitutto perché la forza del franco svizzero ha penalizzato gli utili societari alla fine dell’anno scorso e poi a causa del marcato apprezzamento dell’euro e del dollaro nel corso di quest’anno rispetto al franco.
Sui mercati azionari europei, qualche settimana fa abbiamo identificato un gruppo di azioni che abbiamo chiamato le «magnifiche» sette. Guardando oltre l’anno in corso, la nostra selezione dei «Magnifici sette» d’Europa può vantare prospettive di crescita analoghe o migliori rispetto ai suoi omologhi a stelle e strisce. L’anno scorso le quotazioni di questi titoli non hanno tenuto il passo dei «Magnifici sette» statunitensi, ma negli ultimi tre anni li hanno battuti per distacco. A nostro giudizio si tratta di leader di mercato globali nel proprio settore, innovativi e altamente redditizi, con flussi di cassa liberi e utili consistenti e sostenibili.
Agli investitori e alle investitrici che si concentrano sull’Europa consigliamo di cogliere le opportunità al di fuori del settore tecnologico, come le società europee di qualità: per superare indenni l’attuale fase caratterizzata da sfide geopolitiche e incertezza economica privilegiamo le azioni di alta qualità. Anche a confronto con le controparti statunitensi, le valutazioni attuali offrono un interessante punto d’ingresso per gli investitori che mirano a partecipazioni durature in società europee di qualità. Inoltre esprimiamo una preferenza per le società europee con una solida crescita dell’utile. Nell’anno in corso ci aspettiamo che l’indice azionario MSCI EMU (Eurozona) registri una crescita dell’utile del 3 percento. In questo contesto e alla luce della flessione dei tassi, vediamo possibilità interessanti nelle società che vantano un andamento positivo dell’utile. Questi e altri temi d’investimento sono analizzati nell’ultima edizione della nostra pubblicazione Equity Radar.
Ultimo ma non ultimo, in fondo anche la Svizzera fa parte dell’Europa e i titoli azionari elvetici sono più vicini al nostro pubblico nazionale. Nel nostro paese puntiamo sui leader nella crescita dell’utile. Per questo tema selezioniamo le azioni svizzere che dovrebbero conseguire una crescita dell’utile per azione almeno pari al 10 percento sia quest’anno che il prossimo. A nostro giudizio, tutte le azioni in questo paniere presentano dati fondamentali robusti e valutazioni interessanti. Per gli investitori interessati non solo alle azioni, ma anche ad altre classi di attivi come le obbligazioni o gli immobili abbiamo raccolto ulteriori raccomandazioni di investimento nell’ultima edizione della nostra pubblicazione Investire in Svizzera – lasciandoci guidare dal motto ispirato a Johann Wolfgang von Goethe: “Guarda: il buono si trova così vicino”. Anche a Investire in Svizzera vi potete abbonare via e-mail, come a tutte le nostre pubblicazioni di ricerca.
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