La crescita economica mondiale registrerà un’accelerazione nel 2014 grazie al sostegno fornito dalle banche centrali. Pertanto, le azioni e i titoli di credito saranno le aree d’investimento preferite l’anno prossimo e oltre, secondo le previsioni per il 2014 illustrate nel CIO Year Ahead del Chief Investment Office (CIO) di UBS Wealth Management.

Il CIO Year Ahead aiuta gli investitori a capire quali andamenti ci si debba attendere per l’economia e i mercati nei prossimi 12 mesi e inquadra le prospettive per il 2014 nel contesto delle strategie d’investimento del CIO a più lungo termine, le cosiddette asset allocation strategiche (SAA).

Il CIO ha in parte modificato i profili delle SAA per meglio rispecchiare le prospettive dei mercati nei prossimi cinque-sette anni, privilegiando gli investimenti in azioni, titoli di credito e posizioni diversificate di hedge fund rispetto alla liquidità e alle obbligazioni di alta qualità.

Zurigo/Basilea, 11 dicembre 2013 – Secondo il CIO Year Ahead, l’analisi delle prospettive per l’anno entrante pubblicata dal Chief Investment Office (CIO) di UBS Wealth Management, la ripresa economica mondiale registrerà un’accelerazione nel 2014, con una crescita del PIL globale pari al 3,4%. I rendimenti dei titoli di Stato e di altre obbligazioni di alta qualità dei mercati sviluppati, che negli ultimi anni si sono attestati ai minimi storici, dovrebbero iniziare a normalizzarsi via via che le economie riprenderanno a crescere.

Alexander S. Friedman, Global Chief Investment Officer di UBS Wealth Management, afferma: «Il contesto per l’anno prossimo dovrebbe essere nel complesso positivo per gli investitori alla ricerca di rendimento. In vista del 2014, l’esposizione tattica in cui riponiamo più fiducia è il sovrappeso nelle classi di attivi con un maggiore potenziale di rendimento, incluse le azioni e le obbligazioni ad alto rendimento statunitensi».

Altri punti salienti del rapporto:

  • Gli Stati Uniti detteranno il passo dei paesi sviluppati, poiché si trovano in una fase più avanzata del processo di riduzione dell’indebitamento.
  • Dopo l’uscita dalla recessione nel 2013, l’Eurozona dovrebbe continuare a crescere, anche se a un ritmo inferiore rispetto agli Stati Uniti. Prevediamo inoltre un incremento degli utili aziendali in questa regione.
  • In Giappone verrà presto messa alla prova l’efficacia dell’«Abenomics», il programma di stimolo del primo ministro Shinzo Abe. È probabile che ulteriori interventi di allentamento quantitativo da parte della Bank of Japan indeboliscano ulteriormente lo yen.
  • La crescita del PIL dei mercati emergenti dovrebbe registrare una lieve accelerazione dal 4,5% al 5%, nonostante il persistere dei rischi per i paesi colpiti da un disavanzo delle partite correnti.

Asset allocation strategiche: una visione di più lungo periodo
Il CIO Year Ahead fornisce anche informazioni dettagliate in merito alle indicazioni del CIO per le asset allocation strategiche (SAA). Le SAA rappresentano le allocazioni fondamentali del CIO in varie classi di attivi nei prossimi cinque-sette anni e si prefiggono di aiutare i clienti a raggiungere i propri obiettivi d’investimento a lungo termine.

Come sostiene il Global Chief Investment Officer Alexander S. Friedman, «può essere opportuno che gli investitori prendano atto di alcuni dei cambiamenti strutturali in corso e provvedano a riorientare di conseguenza le proprie posizioni strategiche di portafoglio».

Nell’ambito delle SAA, oggetto di revisioni periodiche, viene incrementata la ponderazione dei titoli di credito, comprese le obbligazioni ad alto rendimento e quelle sovrane e societarie dei mercati emergenti, e viene effettuata un’allocazione consistente in hedge fund, in misura differente a seconda della singola SAA.

«L’inizio della fine dell’allentamento quantitativo farà salire i tassi obbligazionari, riducendo sicuramente il rendimento prodotto dai titoli di alta qualità dei paesi sviluppati» spiega Friedman. «Riteniamo che i titoli di credito debbano rivestire un ruolo di maggior peso nell’ambito delle allocazioni strategiche degli investitori rispetto agli ultimi anni.»

Uno degli elementi chiave nell’approccio del CIO è la diversificazione, che può essere apportata da alcuni hedge fund selezionati in cambio di una liquidità leggermente ridotta. Secondo il CIO, un’esposizione diversificata in hedge fund dovrebbe sovraperformare rispetto agli investimenti tradizionali in un orizzonte di cinque anni grazie alla minore volatilità media e alla maggiore capacità di proteggere gli investitori dalle perdite.

Il complesso delle materie prime dovrebbe risentire della debole domanda e di rendimenti leggermente negativi nel 2014 e oltre. Benché l’oro, ad esempio, funga da «assicurazione» di lungo periodo contro rischi estremi come l’iperinflazione, il CIO non inserisce né il metallo giallo né altre materie prime nelle SAA, anche se gli investitori possono comunque sfruttare le opportunità di breve periodo mediante l’allocazione tattica. Il CIO preferisce inoltre coprire l’esposizione ai cambi, ove opportuno, su base strategica a lungo termine e cogliere le occasioni offerte dalla classe di attivi in chiave tattica a più breve termine.

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