Nell’industria la situazione degli affari nel complesso è un po’ migliorata, ma le differenze tra le grandi aziende e le piccole e medie imprese sono aumentate. Nel settore dei servizi la situazione economica si è stabilizzata su livelli elevati nonostante la flessione dei ricavi.

Egli ultimi mesi l’economia svizzera ha evidenziato crescenti divergenze: da un lato, a causa del calo della domanda dall’estero, l’industria è sempre più sotto pressione, mentre dall’altro le imprese di servizi traggono profitto da una solida domanda interna. Attualmente si moltiplicano tuttavia le avvisaglie che indicano il raggiungimento del punto più basso nel settore dell’industria e il raggiungimento di una stabilizzazione su livelli elevati della situazione economica per le aziende di servizi. Rimaniamo pertanto relativamente ottimisti sull’economia svizzera e prevediamo una crescita dell’1,1 percento del PIL per l’anno corrente.

Nonostante la stabilizzazione dell’industria, negli ultimi mesi il barometro per entrambe le categorie di imprese ha fatto registrare un calo. Per le PMI, nel mese di agosto, ha segnato -0,94 punti, notevolmente al di sotto del suo valore medio di 1,30. Anche per le grandi aziende il barometro è peggiorato nei due mesi passati registrando valori al di sotto della media pluriennale.

Crescenti differenze tra PMI e grandi aziende nell’industria

Secondo il sondaggio, all’interno dell’industria molti indicatori evidenziano una differenza sempre più marcata tra grandi aziende e PMI. Le prime valutano la situazione degli affari come soddisfacente, mentre le seconde continuano a valutarla negativamente. Ciò è dovuto con molta probabilità alla migliore situazione reddituale delle grandi aziende. Anche il portafoglio ordini dall’estero ha avuto una ripresa per le grandi aziende, mentre per le PMI ha continuato a diminuire. Per quanto riguarda i prezzi non è stata invece rilevata alcuna differenza tra le due categorie aziendali.

Nonostante il leggero peggioramento della situazione degli affari sia per le PMI che per le grandi aziende del settore edile, la maggior parte delle aziende valuta la propria situazione economica come ancora positiva. Le grandi aziende sono tuttavia posizionate leggermente meglio rispetto alle PMI. Diversa è la situazione per quanto riguarda l’andamento dei prezzi, che sono cresciuti negli ultimi mesi per le PMI. Sia le PMI che le grandi aziende hanno valutato positivamente la loro situazione reddituale. Per gli studi di architettura e ingegneria, che sono considerati come gli indicatori anticipatori nel settore edile, la soddisfazione relativa alla situazione economica ha segnato ancora una volta un forte aumento negli ultimi mesi. Tale valutazione positiva potrebbe essere ricondotta all’ulteriore miglioramento dei ricavi grazie all’aumento dei prezzi nel terzo trimestre.

Domanda in crescita nel settore dei servizi per le grandi aziende

Analogamente all’industria, le due categorie aziendali hanno registrato grosse differenze anche nel settore dei servizi. Le grandi aziende prevedono per i prossimi tre mesi anche un aumento dei prezzi, mentre le PMI prevedono una diminuzione. Anche per quanto riguarda la domanda, negli ultimi mesi le grandi aziende hanno una valutazione migliore rispetto alle PMI. Tale andamento si riflette anche sulla situazione occupazionale; le grandi imprese hanno considerato il numero attuale degli occupati come troppo basso, mentre le PMI come troppo alto.

Nel commercio al dettaglio la situazione reddituale delle PMI è migliorata grazie a un fatturato più elevato, contrariamente alle grandi aziende che continuano ad avere previsioni negative per l’andamento dei ricavi. Molto probabilmente le grandi aziende hanno valutato per tale motivo la situazione dei loro affari come negativa, mentre la maggior parte delle PMI l’hanno valutata positivamente.

Nel settore turistico la situazione continua ad essere fosca. Nonostante essa sia migliorata lievemente per tutti gli indicatori, nella maggior parte delle aziende, indipendentemente dalla loro dimensione, la domanda, i fatturati e i ricavi sono ancora diminuiti. Inoltre la maggior parte delle aziende ha classificato l’organico attuale come troppo elevato.

Barometro PMI di UBS

Calcolo dell’indicatore UBS dei consumi

Il barometro industriale UBS si basa sul sondaggio mensile condotto da KOF nel settore industriale (senza il ramo edile). Viene calcolato come primo componente principale tra 17 sottoindicatori per l’intero settore industriale, suddividendo in PMI (fino a 200 collaboratori) e grandi aziende (a partire da 200 collaboratori). Viene talmente graduato che il suo valore medio è zero e la sua varianza 1.

Industria

Settore dei servizi

Importante

La valutazione avviene attraverso il cosiddetto indice di diffusione: il risultato corrisponde alla media della quota di aziende con trend positivo' o 'negativo'. Pertanto, esso non fornisce tassi di variazione percentuali.

UBS AG

Contatti

Daniel Kalt, Capo economista UBS Svizzera
Tel. +41 44 234 25 60, daniel.kalt@ubs.com

Sibille Duss, UBS CIO Wealth Management Research
Tel. +41 44 235 69 54, sibille.duss@ubs.com

UBS outlook Svizzera: www.ubs.com/research
Pubblicazioni UBS e previsioni relative alla Svizzera disponibili sul sito: www.ubs.com/economicresearch
www.ubs.com/wmr-swiss-research