Chi desidera realizzare il sogno di un’abitazione di proprietà e vuole costruirsene una, deve prendere molte decisioni. Una di queste, molto importante, va presa proprio all’inizio del progetto edile: i lavori di costruzione devono essere eseguiti da un architetto o da un appaltatore generale? Ciascuna variante presenta vantaggi e svantaggi.

Affidarsi a un appaltatore generale

L’appaltatore generale si occupa di tutto: progetta, organizza, assegna gli incarichi agli artigiani e realizza la casa dalla A alla Z. Se avete poco tempo e volete che la vostra abitazione di proprietà sia costruita chiavi in mano, l’appaltatore generale è l’opzione perfetta per voi. Ricordatevi però che vi sarà concesso un margine limitato di partecipazione alle decisioni.

Affidarsi a un architetto

Preferite una maggiore libertà di decisione nella realizzazione della vostra casa? Allora dovreste collaborare con un architetto. In questo caso però dovrete occuparvi di ben più dettagli e particolari, come provvedere direttamente al pagamento delle fatture degli artigiani.

Un’accurata riflessione prima di scegliere il partner

Che si tratti di un architetto o di un appaltatore generale, la scelta del partner deve essere ben ponderata e molto scrupolosa. Consultate il registro di commercio e chiedete informazioni sul vostro futuro partner presso l’ufficio di esecuzione. Potete anche procurarvi referenze dai committenti che hanno già lavorato con l’architetto o l’appaltatore generale in questione. Solo un’attenta verifica dei possibili partner può evitarvi brutte sorprese durante la realizzazione della vostra abitazione.

Importanza dell’ipoteca degli artigiani e imprenditori

Se optate per l’appaltatore generale, non dimenticate un altro aspetto importante: qualora l’appaltatore generale non potesse o non volesse pagare le fatture degli artigiani incaricati – come elettricisti, falegnami o costruttori di cucine – potete avvalervi entro un certo termine della cosiddetta ipoteca degli artigiani e imprenditori, che viene annotata nel registro fondiario. Se al termine dei lavori resteranno ancora delle fatture in sospeso che l’appaltatore generale non riesce a pagare per insolvibilità, nella peggiore delle ipotesi voi, in qualità di committente, dovrete pagare il doppio: la fattura dell’appaltatore generale e quelle degli artigiani.

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